Bondage 5000 anni fa’

Bassorilievi sul tempio di Kom Ombo

Gli antichi egizi maestri nel costruire templi colossali e nel celare al loro interno segreti che l’uomo d’oggi sta ancora tentando faticosamente di capire. Egizi sorprendenti maestri di astronomia. Egizi prodigiosi maestri di ingegneria idraulica.
Antichi egizi maestri di bondage. Sì, anche di bondage!
Si è sempre pensato che i giapponesi fossero quelli che per primi avessero studiato le corde applicate al corpo umano per legature di prigionieri.
Temo che questa credenza sia ben errata perché numerosi bassorilievi su templi dell’antico Egitto mostrano una precisa arte nel legare.
Voglio andare rapidamente al sodo dicendo che disegni di hogtie così come lo facciamo noi si vedono sulla facciata di un tempio a Kom Ombo sulle rive del Nilo nei pressi di Assuan. Su questi bassorilievi ci sono prigionieri legati esattamente nella posizione dell’hogtie. Con l’aggiunta di una sbarra che consente di sospendere il prigioniero oppure di tenerlo in una posizione verticale. La foto che propongo mi pare molto esplicita e non lascia dubbi.
Anche sul tempio di Abou Simbel costruito al tempo di Ramses II si ci sono bassorilievi che raffigurano prigionieri . Si vede, praticamente in grandezza naturale, una scena di prigionieri inginocchiati davanti al Faraone dove le corde sono messe alle braccia indietro all’altezza dei gomiti.
Atre scene di legature sono raffigurate sui bassorilievi del tempio di Medinet-Habou vicino Louxor.
Dunque ora è chiaro perché DrFatso va sempre in Egitto.

Bassorilievi sul tempio di Abou Simbel
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