Con la coda dell’occhio, nel passare veloce per una lunga strada in una Milano ancora deserta di fine agosto, vedo qualcosa. Ho visto bene oppure un riflesso del sole … ??
Inverto la marcia e torno sul luogo del delitto. Una Mistress conun frustino tra i denti dall’alto mi guarda. Per mia fortuna ho con me la macchina fotografica ed immortalo questo angolo che la dice lunga su quanto i nostri frustini, i nostri stivali passino con disinvoltura da simboli della perversione a utili strumenti di commercio.
Lo sappiamo da tempo perché i giornali da anni ci hanno abituato a foto che sembrano uscire da questo sito. Però vederlo in gigantografia su un muro di una città è ancora diverso.
Rientrando dalle vacanze d’agosto, sulla A14 viaggiando verso nord, avevo modo di guardarmi in giro e perdermi nei miei pensieri (guidavano altri).
Di tanto in tanto, un cartellone pubblicitario.
Uno in particolare mi colpisce: E’ di una marca di abbigliamento maschile. Si vede un uomo in primo piano, ripreso di tre quarti, quasi di spalle, nell’atto di slacciare la cinta dei pantaloni e sfilarla. Di fronte a lui, una donna con bustino e calze autoreggenti nere, seduta su una sedia a gambe divaricate e viso distolto, completamente girato verso destra.
Molto d’effetto e d’atmosfera, vi assicuro…