Feticisti fotografi … attenti!

Piazza San Marco a Venezia. – Il fotografo ha naturalmente voluto fotografare il colombo …. altrimenti in galera finisce

Ancora sventure per i feticisti che riprendono con telefonini le parti intime di ignare passanti.
Me ne ero occupato qui sul Blog il 15 e 27 agosto. Vi avevo aggiunto qualche dissertazione giuridica in quello del 27 agosto a margine di una denuncia che un padovano si era preso in piazza San Marco a Venezia.
Fosse l’unico! Negli ultimi mesi sono stati vari feticisti delle mutandine o feticisti del piede ad essere denunciati come un pensionato di 59 anni, di Treviglio (Bergamo) e al primo di settembre un invalido in carrozzina sorpreso a fotografare con cellulare sotto le gonne una turista su un vaporetto di Venezia.
Su quest’ultimo caso la notizia dice:
“”VENEZIA – Seduto su una carrozzella ha filmato indisturbato con il cellulare le parti intime delle turiste che lo affiancavano nel vaporetto, ma è stato sorpreso e denunciato. E’ accaduto a Venezia, a bordo di un mezzo acqueo dell’Actv che proveniva dal Bacino di San Marco. Ad accorgersi degli strani movimenti dell’uomo, un veneziano di 45 anni, è stato il marito della turista oggetto di tanta morbosa curiosità.
L’uomo ha chiamato la Polizia che ha bloccato il guardone alla fermata di San Tomà, trovandolo in possesso di un telefono cellulare in cui erano conservate varie foto e filmati che ritraevano parti
intime di ignare passeggere. Agli agenti non è rimasto che denunciarlo per il reato di interferenze illecite nella vita privata.””
Molto salaci i commenti del locale giornale “Il Gazzettino” che commenta:
..Un vizio, questo del filmare le parti nascoste delle signore in gonna, più diffuso di quel che si immagini. Su Internet, manco a dirlo, esistono circuiti dove gli appassionati del genere possono scambiarsi” ...>>
Ahh questo internet …!!
Ahh questi feticisti viziosi …!!
Ahh quanta ignorantia legis …!! – aggiungo io – da parte dei tutori dell’ordine visto che anche per loro dovrebbe valere (o no?) il principio che “ignorantia legis non excusat”.
Se nel caso citato il 27 agosto non poteva scattare – a mio giudizio – l’applicazione dell’invocato art. 615 bis cod. pen.(interferenze illecite nella vita privata) per mancanza di querela di parte, qui la querela di parte c’è.
Però manca il requisito di cui l’art. 614 parla (richiamato espressamente dall’art. 615bis) e cioè che l’azione avvenga nella ”abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze..”.
Anche se la Cassazione ha dato interpretazione estensiva al concetto di privata dimora facendovi rientrare “anche qualsiasi luogo destinato permanentemente o transitoriamente all’esplicazione della vita privata o di attività lavorativa .. anche .. diverso dalla casa di abitazione …” mi pare molto difficile che un vaporetto di Venezia possa essere … privata dimora.
Ma tant’è che il povero invalido ha ora la sua vita rovinata anche! sotto questo profilo: invalido e pervertito. (ma io mi chiedo perché, visto come si mettevano le cose, non ha gettato in acqua il cellulare)
Andava sicuramente smascherato e sotto la minaccia di chiamare la polizia, gli si facevano cancellare tutte le foto.
Così non è stato fatto. L’onore della coppia è salvo e potranno rientrare nella loro dimora felici e contenti di avere assicurato alla giustizia un pericoloso delinquente.

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