Il caning per tutti senza temere danni.

Foto 3

Scrivo queste poche righe sollecitato dalla visione di alcune foto comparse in rete a proposito del caning, che possono essere di cattivo esempio o di cattiva comprensione per chi voglia avvicinarsi a questa tecnica senza averne ancora esperienza.
A mio avviso non basta avere comperato una bacchetta di rattan e far piegare a 90 gradi il sub per iniziare una esperienza egualmente eccitante per il Dom che per il sub senza fare danni.
La suggestione deriva generalmente dalla visione di alcuni video che capita di notare in rete, dai sadici ed esagerati di Elite Pain, da non imitare, ai più sensati e riproducibili di Spankingserver che pubblica sempre qualche clip scaricabile gratuitamente, o di quelli pubblicati gratuitamente di Xamster o Redtube o Xvideos e dei tanti omologhi.
Perché faccio caning ?  Perché è un gioco molto eccitante e che dispensa forti emozioni sia a chi lo somministra che a chi lo subisce, e lascia dei segni “piacevoli” anche per il sub che ne terrà memoria per qualche giorno.
Il caning piacerà soprattutto ai Dominanti più amanti della disciplina, quelli a cui la sculacciata sembra un gioco troppo tenero, a cui piace avere un potere sadico più spinto sul proprio sub, ed a quei sub che sono più masochisti, che aspirano ad una umiliazione più cocente ed ad un certo dolore.
Nelle me esperienze ho usato canes di molti materiali, da diversi tipi di legno ai materiali sintetici più disparati, ma mi soffermerei su questo punto solo per dire che è sempre meglio iniziare con l’attrezzo giusto: una bacchetta di rattan comperata in un sexy shop è la scelta migliore, purtroppo non è sempre facile da trovare. Quindi se siete all’inizio e non volete sofisticare troppo la ricerca, una bacchetta di legno duro (faggio o ancor meglio samba) del diametro di 6/8 millimetri comperata in qualunque centro fai-da-tè per pochi euro va benissimo, con la raccomandazione di tagliarla ad una lunghezza di 80 centimetri e di verificare che la superficie e i terminali siano ben lisci e levigati e non presentino schegge di nessun tipo, usando eventualmente della carta vetrata fine per ottenere il risultato. I rischi che si rompa o si scheggi sono reali e perciò, se il gioco vi piace vi consiglio quanto prima di passare al rattan o a bacchette naturali di salice o betulla che potete staccare direttamente dall’albero, se sapete dove trovarli. Un’altra ottima scelta può essere una bacchetta per direttore d’orchestra in fiberglass (bianca con l’impugnatura in legno nella foto 1) o una bacchetta plastica (carbonio, plexiglass o delrin) che potete sempre trovare in centri fai-da-te (attenti che non sia troppo rigida o farà veramente male).

Foto 1

Per chi è più esperto, la scelta del materiale è legata alla flessibilità della bacchetta : sostanzialmente un colpo di cane produce due sensazioni, il “thud” (= botta) che fa sentire la forza d’impatto del colpo, e lo “sting” (= puntura) che sollecita il punto colpito con un senso di puntura, pizzicore. Un materiale più duro e meno flessibile unito ad un diametro maggiore aumenterà la sensazione di “thud”, mentre uno più flessibile e sottile aumenterà la sensazione di “sting”.

Foto 2

Per ottenere i migliori risultati di sensibilità e minor danno è necessario che il sedere del sub sia rilassato, che i muscoli non siano in tensione, quindi la classica posizione piegata in avanti con le mani a stringere le caviglie (difficile da ottenere se non si è ottimi ginnasti) è certamente eccitante e coreografica, ma non è molto adatta (figura 2).
La posizione migliore è quella stesa con la pancia ben appoggiata su una superficie piana, come il bordo del letto , o un tavolo, o il bracciolo di un divano, con un paio di cuscini sotto lo stomaco per rialzare il sedere ma mantenendo tutto il corpo in una posizione comoda e rilassata. Naturalmente ho dato per scontato che il sub debba essere nudo o almeno con il sedere completamente scoperto: sarebbe pericoloso non osservare il risultato dopo ciascun colpo inferto.

Figura 4

In questa posizione il sub può godersi fino in fondo la sensazione con il suo momento di panico/dolore quando arriva il colpo (thud), un momento di blackout mentre il

Foto 5

sangue viene allontanato dal punto colpito, e il senso di calore/pizzicore (sting) quando il sangue ritorna al suo posto. Tutto questo ha una trasmissione sensuale che si sente nella colonna vertebrale fino al collo se si è nella posizione giusta e rilassati (figure 3-all’inizio dell’articolo-,4,5,6).

Foto 6

Foto 7

Una posizione che mi sento di consigliare dopo le prime esperienze, per il suo significato di forte umiliazione e assoluta soggezione, ma facile da ottenere, è quella in cui si fa piegare il sub fino a fargli tenere la testa sottosopra e si fanno alzare le braccia verso l’alto legandole anche solo ad uno schienale di sedia o allo schienale ai piedi di un letto in ferro battuto: non si può sostenere per lungo tempo, ma la sensazione di costrizione è straordinaria ed ogni colpo farà un effetto piacevolmente dirompente (figura 7,8).

Foto 8

Pochi secondi dopo il colpo, la pelle si tumefa nel caratteristico segno “a binario”, con due righe rosse parallele in rilievo.
E’ bene distanziare ogni colpo di diversi secondi, per permettere al sub di godersi la sensazione del singolo colpo e permettere al Dom di vederne i risultati per considerare se la forza applicata va bene o è poca/troppa per proseguire nel migliore dei modi.
E’ consigliabile che i colpi siano inferti in numero uguale di diritto e di rovescio, cioè da ciascuna parte del soggetto ricevente per bilanciare il risultato, perché per quanto si tenga la bacchetta parallela al suolo e centrata sul solco, si colpisce più forte sempre la parte dove la bacchetta termina nel vuoto, perciò i colpi inferti da sinistra saranno prolungati più a destra e viceversa. Se la bacchetta non è tenuta bene parallela al suolo la parte dove termina la bacchetta può segnare anche il fianco in maniera forte e dolorosa: in questo caso correggere la posizione.
Essendo un’invenzione inglese, il caning viene tradizionalmente somministrato in multipli di 6 e 12 colpi: un caning non particolarmente severo non dovrebbe superare i 36 colpi, aumentando gradatamente la forza dei colpi si fanno entrare in circolo le endorfine che danno l’impressione di trasformare la sensazione dolorosa in piacevole. Questo è il numero massimo che a mia esperienza si riesce a somministrare senza sovrapporre i colpi e quindi senza eccedere nel dolore che il sub deve sopportare e senza conseguenze per la pelle. Se un colpo è stato particolarmente doloroso, sfregando subito la pelle con delicatezza si ottiene una più rapida redistribuzione del flusso sanguigno che lenisce il dolore.

Foto 9

Foto 10

Nelle foto 9 e 10 le tumefazioni mostrate sono quelle che si ottengono in una sessione particolarmente sadica che stimo in non meno di 50/70 colpi forti e sbilanciati. Se vi accostate a questa tecnica, non è certo questo un esempio da seguire: i colpi sono troppi e sono stati dati troppo forte e senza fare attenzione di non sovrapporli, causando in alcuni punti la rottura della pelle che può anche guarire in più di 15 giorni. Si nota anche che la lunghezza dei segni non è uguale su entrambe le natiche, a significare che i colpi sono stati inferti solo di diritto, cioè come nella foto da sinistra, mentre per fare meno danni e bilanciare i segni è necessario che siano inferti lo stesso numero di colpi anche di rovescio, cioè dalla destra nella foto. Naturalmente non si può dare una valutazione esatta della durata dei segni perché la pelle di ognuno può avere una sensibilità differente e lo stesso trattamento può svanire in tre giorni come in nove a seconda del soggetto.

Foto 11

Foto 12

Le foto 11 e 12 mostrano invece un caning decisamente severo, ma effettuato con il dovuto bilanciamento: questi segni dovrebbero sparire nel giro di quindici giorni.

Foto 13

La foto 13 infine mostra il risultato di una sessione bilanciata abbastanza forte di una ventina di colpi, ma sopportabile senza danni anche da un sub che non abbia ancora provato tale tecnica. Per assurdo un simile trattamento può risultare più doloroso di uno apparentemente più severo di 36 colpi, perché il sub con 20 colpi non ha sempre il tempo di sviluppare le endorfine che trasformino il dolore in piacere masochistico.
Si notano i caratteristici segni paralleli e diversi colpi sono molto arrossati, ma non ci sono tumefazioni sovrapposte e comunque i colpi più forti si possono contare in non più di sei. I segni sono specularmente abbastanza distribuiti sulle natiche a significare che sono stati inferti circa nello stesso numero sia di diritto che di rovescio.
Questi segni possono durare per due/tre giorni lasciando una sensazione molto gradevole al sub senza costringerlo a sedersi con attenzione per evitare il dolore.
Come sempre un poco di tecnica e tanto buonsenso sono la base di ogni gioco BDSM.
Sir Stroke

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