Spesso mi domando che ampiezza abbia il mercato di utenza sm. Non è una domanda teorica e buona per analisi sociologiche, bensì pratica per stabilire quanti “primi contatti” ci si possa attendere di avere in una città grande come Roma. Mi è capitato spesso di essere contattato più volte a distanza di tempo dal medesimo aspirante allievo, da due email diverse. Ultimamente è successo pure che io abbia risposto a tre separati annunci nello stesso giorno, per scoprire che si trattava sempre della stessa persona. Questo accade perché sia i sub che i dom postano con più di un indirizzo email. Io ne ho tre, c’è chi ne ha cinque. In pratica, su 100 annunci è più che probabile che i postatori siano la metà.
Il motivo principale per indirizzi diversi è che diverse sono le richieste, cui corrispondono diverse personalità. Il “corrigendo segaiolo” spesso si offre altrove anche come “domestica”; quello che in una sezione si propone come “27enne vergine” poi risulta in un’altra “troia esperta 35enne” (molti hanno età ed esperienza variabili come le fasi lunari). Ho accumulato un database di più di 1.000 messaggi, che copre 5 anni, e ogni volta che ricevo una richiesta di correzione controllo se sia la prima. Il più delle volte, no. Ma non posso verificare altrettanto facilmente se magari Schiavototale del 2013 non sia anche Trav_Lulù del 2015.
Il tutto sarebbe divertente, non fosse anche spiazzante.
L’altro giorno ho risposto all’annuncio di un “remissivo, docile, sottomesso, servo e schiavo per indole, mentalmente e psicologicamente predisposto, totalmente passivo …” che cercava “un… Signore, ospitale, nobile, molto autoritario, severo, amante della ferrea e dura disciplina corporale correttiva, esigente, inflessibile, villoso, narciso, egoista, prepotente e arrogante…”. Poiché sono severo, esigente, inflessibile, prepotente e arrogante, mi sono offerto, per poi scoprire che il postatore era un mio ex allievo. Non solo: era uno su cui avevo già scritto un articolo (“Richiesta di riammissione di un allievo”). C’è voluto qualche scambio per chiarirsi su sparizioni e ipotesi di recupero. Mi ha scritto due cose che piuttosto ovviamente mi hanno fatto piacere:
1) “per quel che concerne la disciplina corporale correttiva, Lei per me rappresenta il top”;
2) “Lo sa che Lei è stato il primo a disciplinarmi forte e a rendermi il fondo schiena un ammasso di vesciche violacee e striature rosse? Certo ho molto praticato l’autocorrezione, ma non è la stessa cosa”.
Sì, questo ex allievo ha un aspetto davvero encomiabile: mi permette di esprimere tutta la mia naturale severità nelle punizioni corporali, durante le quali non mi è necessario trattenermi in alcun modo. Posso picchiare a tutto braccio e a lungo. Nell’articolo, che lo ritrae nelle vecchie sessioni, avete l’illustrazione di quanto intendo.
In futuro voglio superarmi.
Sicuramente Educatore Severo è il massimo che si possa avere per una sessione educativa seria ed efficace. Io purtroppo sono un allievo mai ammesso anche se chiedo sempre da anni di poter avere l’onore di ricevere una lezione di quelle descritte che mi possa essere di insegnamento.
marco
Non ci si può mai complimentare abbastanza con Educatore Severo. Le natiche in foto segnate dai 71 colpi di scudiscio sono il documento più eloquente della sua abilità.
Solo una curiosità: in alcune foto il punito è legato al cavalletto di punizione. Qual è la sua politica riguardo al legare il punito?
Ho già spiegato negli articoli che a volte legare il corrigendo è opportuno, ma non lo si può mai imporre data la delicatezza della cosa. Serve un alto grado di fiducia formale (contrapposto a “emotiva”) da parte del corrigendo, che si ottiene solo dopo una certa conoscenza reciproca. Quella delle foto era la quarta o quinta sessione, e al termine della sessione precedente avevo chiesto all’allievo se sarebbe stato disposto a farsi legare.
Sempre negli articoli spiego che il judicial punishment praticamente RICHIEDE – per principio – la legatura.
Salve Edicatore Severo.
Leggendo i Suoi articoli precedenti sempre molto interessanti, mi sarei aspettato di vedere risultati molto più” hard” sul punito.
Comunque non che si possano definire sezioni soft!
Come ho detto spesso, i “risultati” dipendono da una serie di fattori: forza e numero dei colpi, caratteristiche della pelle, strumento usato. Non sempre lo strumento che fa più male è quello che lascia più segni (Histoire d’O docet). Se guardi le foto di un articolo precedente, c’è stato un ragazzo che con 12 colpi si è segnato molto più che quest’altro – cui ti riferisci – con 71. A me importa soprattutto che li sentano per bene.
Credo di avere molte colpe e mancanze da scontare nella mia vita e penso che la via giusta sarebbe un incontro con lei. i suoi metodi mi sembrano quelli giusti.
Bene. Colgo l’occasione per ribadire che io sono per l’appunto un educatore/punitore e che quindi per non scadere nel ridicolo chi si rivolge a me deve volere esattamente quello. Recentemente mi ha scritto il solito schizoide: “Padrone eccellentissimo etc.etc.”. Dopo un paio di mail, visto che non lo volevo (era un semplice masochista) ha cominciato a ricoprirmi di improperi, concludendo con un “Tu non sai chi sono io!”. In effetti non lo sapevo e quindi gliel’ho chiesto. Risposta: “Ti sei perso l’unica occasione di avere forse l’unico vero spankee italiano”. Meno male – ho pensato – anche stavolta m’è andata bene 😀
Padrone un umile masochista si presenta Davvero eloquente quello che si vede Nulla a che fare di fronte alle mie 4 sessioni praticate Queste foto dimostrano che il culo deve bruciare davvero ed io mai lo sentito come davvero volevo MI faccia questo regalo Grazie
Padrone un umile masochista si presenta Davvero eloquente quello che si vede Nulla a che fare di fronte alle mie 4 sessioni praticate Queste foto dimostrano che il culo deve bruciare davvero ed io mai lo sentito come davvero volevo MI faccia questo regalo Grazie
Salve Padrone ho letto con molto interesse quanto ha scritto. Sono uno schiavo sottomesso corrigendo, cinquantenne, 1.81 x 82. Abito a Roma in centro ma non posso ospitare, mi offro per essere adeguatamente corretto e punito a dovere accettando incondizionatamente quanto il Padrone vorrà somministrare: bondage, spanking, flogging, caning, frusta, cinghia, su glutei, petto, torace, interno cosce, genitali; bastinado, sospensione, cera, elettro, eccetera.
La saluto rispettosamente,
schiavo carlo
Hai “letto con molto interesse” ma non hai capito praticamente niente.
1) non sono un padrone (né tantomeno un Padrone);
2) le mie sessioni non sono una rassegna di tecniche – quali tu elenchi;
3) non cerco schiavi;
4) ho fondati motivi (sempre più fondati, man mano che mi scrivete) per guardare con immenso sospetto i troppo giovani e i troppo maturi.
bene, chiedo scusa per essermi espresso inappropriatamente; lasciamo stare schiavi e padroni; le mie mancanze costituirebbero una ragione in più per essere adeguatamente punito e corretto, Educatore Severo, secondo la Sua volontà. Forse un adeguato trattamento potrebbe farla ricredere sugli “immensi sospetti” con cui guarda i troppo maturi: maturità può anche essere convinzione, dedizione, esperienza.
Io non so se ti sei espresso inappropriatamente o meno (questo lo sai solo tu): uno sceglie le parole che gli sembrano più vicine a sé, e io di padroni o schiavi non voglio neanche sentir parlare (niente di male, ma non mi riguarda). Quanto all’età… non dico sia impossibile, ma ormai lo ritengo estremamente improbabile, vista l’esperienza maturata. E non ho nessuna voglia di continuare a far prove, dopo 6 anni di over che vogliono convincermi a vedere le cose come le vedono loro. Questo lo dico sin dal PRIMO articolo, e da allora sono passati 4 anni senza che nulla mi facesse cambiare idea (anzi!…). Tu sei l’eccezione? Può essere, ma non ho più voglia di verificarlo. Ringrazia i molti mister-so-tutto-io che mi hanno contattato prima di te.
prendo atto. Grazie comunque per aver risposto.
quella persona sempre la stessa forse era quella giusta, chi mette annunci vuole la persona perfetta, giovane palestrato efebico acculturato ecc., e guai a non soddisfare tutte le richieste, quando invece le qualità che contano sono serieta determinazione fiducia correttezza, eh si, perché per fare bdsm vero ci vogliono persone vere e non pupazzi
chi mette annunci vuole la persona perfetta, giovane palestrato efebico acculturato ecc., e guai a non soddisfare tutte le richieste, quando invece le qualità che contano sono serieta determinazione fiducia correttezza, eh si, perché per fare bdsm vero ci vogliono persone vere e non persone che hanno poi paura di fare sul serio, e questo per tutti dom o sub uomini o donne
Credo che nessuno possa sindacare su ciò che uno chiede in un annuncio, purché quanto è scritto non sia contro la legge e logicamente coerente (nel qual caso si contesta la contraddizione, non il diritto).
Perché non ci può essere chi vuole “giovane biondo naturale di 1.72, glabro e con labbra pronunciate, con cazzo di 15.4 cm e sopracciglia di 1.4 cm, piede 41 ½, amante degli Oasis e della techno anni ’90, passivo tranne il giovedì”? Le qualità che contano chi le stabilisce, chi posta o chi risponde? Direi il primo, no?
Decisione, correttezza etc. possono essere prerequisiti, ma anche questo non è scritto sulla pietra: a qualcuno possono piacere anche i cazzari lunatici (anzi, credo sia così, visto quanti ne prosperano nel mondo bdsm).
Quindi, mauro, non capisco con chi te la stai prendendo. Non vorrai mica dire che un panzone peloso e pelato è equivalente a un palestrato depilato, no? A chi piacerà l’uno, a chi l’altro.
In secondo luogo, i pupazzi esistono in tutte le categorie fisiche e a tutte le età.
No, proprio non capisco cosa ti disturbi.
SIETE TUTTI DEI MALATI DI MENTE DA MANICOMIO!
“Più fesso del pescatore che non prende pesci è solo lo spettatore che lo guarda”.
Meditaci sopra, fer.
mi spiego meglio, tu avevi parlato di una persona sempre la stessa che metteva annunci simili ma diversi, forse quella persona era giusta nonostante tutto, l’hai incontrata e ci hai parlato?
per quello che riguarda le esigenze fisiche non mi riferivo tanto a te ma ai master in genere che cercano la persona giovane efebica o palestrata, comunque dal fisico perfetto, il punto è che non si puo avere la botte piena e la moglie ubriaca, io preferisco puntare sulle qualità della persona e non del suo fisico, per esperienza mia so che le persone migliori per fare bdsm sono quelle che nella vita di tutti i giorni sono persone normalissime che passano inosservate, perché sono loro le persone che poi tirano fuori le qualità necessarie per costruire un rapporto sia umano che bdsm che finzioni
Ho parlato di DIVERSE persone che postano annunci diversi con nick diversi.
Qualcuno l’ho incontrato, altri no: quello dell’articolo è abbastanza ovviamente uno che ho incontrato.
Non so cosa vogliano i “master in genere”: non sono un loro partner e non mi considero neanche un loro simile (per restare a quelli “in genere”). Se vogliono il giovinetto palestrato e carino, mi auguro per loro di trovarlo. Io ho esigenze del tutto diverse.
Non capisco bene come tu possa dire “le persone migliori per fare bdsm sono quelle che nella vita di tutti i giorni sono persone normalissime che passano inosservate, perché sono loro le persone che poi tirano fuori le qualità necessarie per costruire un rapporto sia umano che bdsm che funzioni”. Io conosco vere checche che hanno tutte le qualità.
Posso chiedere in cosa consiste il judicial punishment?Grazie
E’ una punizione corporale stabilita ed eseguita da un’autorità (di solito giudiziaria), che si basa su regole di giudizio e di sanzione indipendenti dall’arbitrio del giudice e/o punitore. È quindi molto ritualizzata, perché ha procedure fisse e rigide, valide in ogni occasione e per ogni soggetto corrigendo. Ci sono casi storici e documentati di judicial punishment nelle carceri e nelle working house, nei Paesi in cui è previsto e ammesso. Anche al giorno d’oggi in molti Paesi (es: Indonesia, Pakistan…) il judicial punishment è in vigore. Nelle foto e nelle descrizioni ho sempre visto il corrigendo legato (a un palo, a un cavalletto, a un trapezio…). Solitamente è pubblica, per dare l’esempio. La caratteristica per me più importante è che crea un’ulteriore distanza relazionale tra correttore (puro esecutore strumentale) e corrigendo, rispetto al consueto distacco che si ha con un educatore (che ti conosce): l’esecutore di un judicial punishment è una sorta di boia, che a differenza dell’educatore può non averti mai visto e non avere alcun giudizio personale sul tuo comportamento.
ES… Sono felice di leggerti di nuovo e sapere che quello che proponi ha sempre un fondo di verità… anke a me capita spesse volte di avere piu risposte dalla/o stesso Alunno che in alcuni casi è la moglie sfrontats o la nipotina… oppurr sissy da addomesticare , in altri un Alunno bisognoso delle mie cure…
È il finale dell’articolo che mi lascia perplesso…
Buona sera
Leggo con sommo piacere il suo scritto
Sono una donna e auspicherei ad essere sottoposta agli stessi trattamenti riservati agli uomini
Porgo le mie scuse e saluto cordialmente
Risposto in privato, grazie.
Volevo complimentarmi per il suo lavoro. Seguo spesso e volentieri il suo blog e trovo che il suo metodo sia complementare nella esperienza di sottomissione ( se così possiamo chiamarla 🙂 ). Io purtroppo non ho molta resistenza al dolore e reggo poco il cane e la frusta ( che ho comunque provato ) ma comunque mi farebbe piacere approfondire i suoi metodi. Un saluto.
Buon giorno Educatore Severo
siamo una coppia di 40 enni, insieme da 7 anni, molto innamorati e complici, siamo entrambi switch, pratichiamo tra di noi, “giochi di ruolo” incentrati sulle punizioni corporali, spesso con situazioni ambientate in immaginari carceri, scuole o pubbliche piazze che prevedano una fustigazione o una sculacciatura da ricevere di fronte a un altrettanto immaginario pubblico; cerchiamo di essere severi ma non cruenti però ci piacerebbe arrivare a segni e lividi più pesanti e duraturi; la nostra domanda è anche un po’ ingenua ma sincera… ci piacerebbe arrivare ai livelli dei corrigendi di cui ci mostra le foto però vorremmo sapere come “curare” al meglio schiene e natiche dopo i castighi… per poter ricominciare al più presto nuovi giochi.
Sperando di non averLa annoiata o infastidita La salutiamo.
Enrico e Paola
il Castigo E’Davvero Una Cosa Buona,Io Ore Sono x il Castigo Corporale(Scullacciate).W il Castigo Corporale Vecchio Stile Colleggio.
molto molto significativo
Molto interessante… Quindi valuta la punizione secondo la capacità di resistenza della persona. Io ho scarsa resistenza al dolore e ho sempre pensato che un crescendo di colpi ( 5 la prima sessione 10 la seconda ect ect ) aiuti la sopportazione. O forse il penitente non deve aspettarsi niente e deve subire la punizione secondo l’estro del punitore ?
Io PUNISCO chi sente il bisogno di essere punito, perciò l’unica cosa che conta è che l’allievo percepisca la punizione come tale, cioè dolorosa secondo i SUOI parametri, che possono essere anche molto distanti da quelli di altri allievi. In altre parole, il mio servizio consiste nel far sentire l’allievo PUNITO (corporalmente): se gli accade dopo 10 colpi invece che 100, quello sarà lo standard per lui.
Non faccio gare di resistenza, non voglio battere record, non uso gli allievi per mie fantasie personali. L’unica cosa che mi interessa è che la situazione risulti REALE nella percezione dell’allievo. “Che ci guadagno” io? Che è tutto VERO, e non un teatrino.