Le 18 candeline dell’ULTIMO LUNEDI

Sottotitolo: maggiorenni non si nasce, ma si diventa.

Potrei terminare qui questo articolo perché nel sottotitolo è già detto tutto.
Vi è dentro la fatica del crescere di una festa così come per un individuo.
Vi è dentro il piacere di avere raggiunto un traguardo importante.

Molto potrei dire su queste fatiche e su questo piacere, ma oggi voglio semplicemente raccontare un po di aneddoti, così come mi vengono in mente.

Una notte in corso Lodi
Un giorno, anzi una notte, ero in una traversa di corso Lodi a Milano dove, in un locale, conobbi il fotografo Mangano che assieme alla sua compagna mi propose di

usare la sua discoteca per feste SM.
Colpo di culo. Sono anni che penso ad un posto di aggregazione dove tutti possano andare per parlare, conoscere altre persone, giocare.
Negli anni precedenti ho organizzato varie feste private ad inviti. Ma una festa pubblica – come ci sono in altri Paesi – è ben altro.
L’avventura inizia.

Ore 23
E’ lunedì 30 novembre 1998, sono le 23 e ormai non arriva più nessuno.
Tramite le gettonate riviste SM delle Ediz Moderne ho fatto ampio lancio pubblicitario per questa nuova iniziativa delle Feste SM.
La prima sera una folla immensa rompe i cancelli ed entra esultante. Behhh non proprio immensa perché me compreso siamo in 5. Quattro uomini e una transgender.
Si chiacchiera seduti al bar ospiti del locale.
Ma l’impegno è rivedersi il mese seguente.
Ho messo molto tempo a decidere se fare o non fare. Ora che ho deciso si va avanti e non si torna indietro.
Con fatica ho ragione.

La formula magica
Chiacchiere, conoscenze e …. poco più.
Questo lo slogan che ho coniato per rappresentare la festa.
Non parlo esplicitamente di gioco ma uso quei …. puntini ed un vago “poco più”.
La Festa come luogo di aggregazione e non solo di colpi di frusta o leccate di piedi.
Questo è quello che voglio.
E poi meglio non allarmare troppo le c.d. autorità stante che nulla si sa delle possibili reazioni a questo tipo di eventi.
Gli anni diranno: nessuna reazione.

Seduti sul marciapiede una sera di mezza estate
La discoteca Metropolis che ci ospita chiude dopo meno di 1 anno. La coppia proprietaria si è separata. Io lo so un paio di giorni prima della festa di giugno 1999. Nel frattempo i 5 iniziali sono diventati una quarantina. Avverto chi posso avvertire e gli altri arrivano puntuali e vogliosi.
Tutti tristi ed io il più triste sul marciapiede di fronte ad un cancello chiuso mentre il sole dell’estate è da poco scomparso tra le case di via Ripamonti. Preoccupato ma ancora fiducioso. Le buone idee non possono morire cosi banalmente.
Li saluto con un “da qualche parte ci vediamo a settembre”.

Spunta un sottomarino
Nelle mie ricerche dentro il mondo dei locali di cui io nulla so, mi imbatto nel Nautilus, nome che riporta al sottomarino di Verne. Alfredo è di poche parole, idee chiare come si addice ad un Comandante di sottomarino.
Anche lui come i titolari del Metropolis non mi assilla con questioni di cassa e le competenze sono chiare. Ad Alfredo tutta la parte amministrativa e a me la parte di gestione della festa.

Fuoco a volontà
Gli arditi come quei 5 della prima sera e gli altri pian piano arrivati fanno gruppone.
Della Festa in Italia se ne parla, eccome. Ma per dire solo male sul nascente internet. Non ne parla male chi è venuto, ma sui forum i filosofi teorizzano.
Le critiche sono principalmente due. Di speculare sulle debolezze (“debolezze”) degli altri per guadagnare soldi e poi quella di fare selezione alla porta e non consentire a tutti – in base al principio di eguaglianza emerso dalla rivoluzione francese – di entrare.
Rispondere? Ma siamo matti?! E poi la seconda obiezione è …più che mai vera.

Curiosi all’assalto
Con il diffondersi della notizia di questa festa arrivano in tanti, ma molti di essi sono uomini semplicemente curiosi in cerca di immagini “strane”.
La cassa gioirebbe se tutti entrassero, ma se tutti fossero entrati oggi non ci sarebbe più alcun compleanno perché chi di noi sarebbe contento di un simile ambiente? Nel giro di breve tempo una morte la cui causa sarebbero stata la paura di prendere il coraggio di dire “no, tu no”. E di fregarsene delle critiche.

Un saluto a chi non c’è
La prima ad andare fu Luciana.
Anche Codino.
Anche Re Franco.
Anche Calcabrina.
I tre uomini tutti con una donna più che giusta al loro fianco.
Re Franco e Calcabrina, persone di azione e anche di grandi lettere per tutto quello che hanno scritto sul nostro mondo SM.
Uno scrivere non da virtuali ma da uomini di azione. Ed un po della loro azione anche dentro la festa.

Ancora orfani
“Fulvio, chiudo, mi dispiace, ma non ce la faccio più”
Questo mi sento dire un giorno da Alfredo che per una sommatoria di cause, comprese vicende molto personali, getta la spugna.
Per una seconda volta … oddio e ora cosa faccio ?
Gli dei dall’alto dell’Olimpo ci aiutano e due miei cari amici di vecchissima data – Luca e Diego – prendono il comando. Rinnovate forze e tanti investimenti. Ma ciò che vale di più è il loro piacere di fare ed il crederci. Elementi assolutamente essenziali.

18 candeline
E così l’ULTIMO LUNEDI arriva al compleanno dei 18 anni.
Una vita con alcuni ostacoli da superare come in ogni umana vita, ma in verità felice e piena di soddisfazioni.
E io arrivo a questo compleanno non più solo così come ero partito, ma con un gruppo di amici. Ognuno sa cosa può fare, cosa è utile alla Festa. E questo è oro.

Come sempre troppo ho scritto, ma di certo traspare che questa è vita vissuta con quella fregatura della vita che si chiama passione.
Dovevo fermarmi al sottotitolo che ho scritto più sopra ed era detto tutto.
E poi Blue Deep già aveva scritto sulla Community facendo una serie di pertinenti considerazioni che vale la pena leggere.
http://community.gabbia.com/blogs/entry/Buon-Compleanno-Ultimo-Luned%C3%AC-del-Mese-2016-11-24

Qui solo qualche aneddoto. O come dice Frassica … qui solo qualche nanetto.

 

 

 

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