Cerco babbo (o nonno) severo che mi impartisca il castigo che avrei spesso meritato da ragazzino: una lunga battitura a base di sculaccioni e cinghiate, di quelle che fanno abbassare la cresta. Vorrei trasformarmi in un ragazzino che si dimena sulle ginocchia paterne, con il viso rosso per la vergogna, le lacrime agli occhi, la bocca spalancata e i piedi che battono in aria per il bruciore delle chiappe nude, roventi e rosso peperone, ben segnate dagli sculaccioni e dalle cinghiate.