Coricata oziosa nell’ombra al caldo d’agosto.
Sulla pelle il salmastro del mare si mischia alle perle di sudore che diventan rivoli.
Tra le gambe oscenamente molli le mie labbra si nutrono di te, dei tuoi sapori, dei tuoi fremiti.
Quel solo contatto, già è tropop il caldo penetrate che scioglie le ossa.
Sulla punta della mia lingua il tuo piacere cresce, inesorabile il tuo respiro si fa affannoso, la mia bocca sugge il tuo liquore.
Godi!
Come tuono improvviso d’un temporale estivo…