…come un ragazzino disubbidiente, fino a quando non avrò imparato la lezione e calato la cresta.
Vorrei provare una sculacciata di quelle che si ricordano: via i calzoni, sulle ginocchia dell’educatore, slippino ben calato, culo nudo all’aria. E poi, mentre vengo sgridato per le mie mancanze, sculaccioni, sculaccioni e ancora sculaccioni punitivi, calati con forza, fino a quando non avrò il culo rosso rosso e in fiamme e sgambetterò frignando con le lacrime agli occhi.