La mia visione è un Padrone che protegga e non solo sottometta la sua slave, che la coccoli così come la punisca. Un Padrone che guidi la slave verso una crescita, verso i suoi limiti, verso l’obbedienza, ma stimolandone le capacità, ascoltandola e portandola verso nuovi obiettivi, stimolarla e renderla così dipendente dalla mente del Padrone oltre che dalle sue mani. Che la punisca quando serva, che la faccia sentire protetta ma al tempo stesso inferiore, usata talvolta, posseduta.