sul mio letto d’ottone, legata mani e piedi, alla mia gogna, a 90, nuda, i vestiti strappati nelle mie mani, tu ansimi tachicardica, con la coda dell’occhio mi cerchi, mi osservi alle tue spalle mentre ti monto a bestia, tu di dimeni, i tuoi polsi bloccati, godi e tremi.
Pensi già a cosa faremo domani insieme, dove ti porterò, come sarai eccitata mentre scenderai i gradini freddi dello scantinato a piedi nudi. Oppure dove ti possderò la prossima volta. Se vuoi emozioni e privazioni, scrivimi