Comincio dall’inferno, un inferno che è fatto di fantasmi e di corse pazze per fuggire da un’ombra….un’ombra che ha l’immagine della donna che hai visto in me, che hai amato in me, che ti ha adorato ancor prima di conoscerti, della donna che tu richiami a te ma che non sempre riesco a trovare
maschera di me stessa mi chiami e mi pugnali oltre queste facce, oltre queste difese, ferisci là dove vorresti essere, ferisci colei che vorresti amare…
dov’è il nostro pezzo di paradiso? quel paradiso che ha i tuoi occhi, quel paradiso che ha il tuo profumo e il tuo calore….quel paradiso in cui il tempo salta con i sussulti che provochi al mio corpo..in quel paradiso dove il ritmo è scandito dagli schiaffi e dalle carezze date col contagocce…pezzo di paradiso…frammento di un sogno….
era tutto quello che avevamo o potevamo avere…in momenti come questi non sono più nemmeno certa che sia mai esistito…eppure non riesco ancora a smettere di adorarti…soffoco allora un ‘ti odio’ … perchè odio adorarti così.
Un senso a me
Sembra che l’uomo sia condannato a cercare un senso ad ogni cosa, una logica o un sentire che possano giustificare un’azione o un desiderio o semplicemente una vita, la propria vita… e arriva anche il momento che si trova il Senso in un amore e può darsi che l’averlo finalmente trovato sotto questa forma possa infastidire perchè prende le sembianze di una dipendenza, ed è a questa che ci si ribella, forse perchè l’essere così arrendevole a quest’amore coglie tanto di sorpresa.
Quando L’ho amato Lo sentivo invadere ogni piccola porzione della mia vita, e ne era diventato il Senso e pensavo che questo fosse il paradiso mentre vivevo col terrore dell’inferno che la sua assenza avrebbe causato… mi sono dovuta ricredere.
E’ successo il giorno che l’ho adorato come un dio, è il giorno che mi sono ritrovata sua schiava, è ogni attimo che con un fare altalenante riesco a sentirmi sua ed è in questi momenti che capisco… capisco che Lui NON dà un senso alla mia vita, per la vita posso trovare mille sensi e controsensi, mille ragioni valide e superarle velocemente perchè mai abbastanza convincenti o perchè semplicemente sono ragioni incapaci di trovare il sinigifcato nel verbo stesso: ‘vivere’, così banalmente autosufficiente. No, Lui NON dà un senso alla mia vita … Lui dà un senso a me e cos’è la mia vita difronte al mio essere? cos’è il mio vissuto, la mia storia, le mie ambizioni, i miei progetti difronte al mio essere significato della mia vita? e Lui sa donarmelo.
tutto quello che riman
Apatica. Giorni felici, notizie entusiasmanti, mani che accarezzano, che mi invitano ad entrare, a fare, a essere…e io sono apatica e nemmeno me ne rendo conto. Cos’è un’adorante che non riesce a sentire il piacere e il dolore, che non riesce ad andare incontro … un’adorante che galleggia su acque calme, e va avanti così in attesa di nuovo di qualcosa…di nuovo in attesa…di nuovo, non può essere.
Mi hai detto che ho parlato di tutto quello che non c’è e di tutto quello che non sei, tre giorni per pensare al contrario invece. A volte mi sembra crudele vedere che per guarire la mancanza usi proprio la lontananza, ma mi guarisci con i controsensi, sai usarli bene. i tre giorni sono passati…
bozza
I miei capricci li pago sempre … magari fossero le tue mani a riscattarne il prezzo. Mi mancavi, ero fuori di me, mi manchi, ho paura di non essere stata all’altezza, mi manchi, mi manca il mio dio….e una credente lontana dal suo dio cos’è? Adorante strappa il suo dio dalla sua anima, adorante cancella i segni lasciati sul suo corpo e rancorosa lo ricorda in sè….
lei
Mi hai regalato parole, baci, mani strette…ma soprattutto sei riuscita a tenermi per mano mentre mi allontanavo, a tenermi stretta per lasciare che passasse l’ira del nostro padrone…e mi hai regalato una poesia,un sorriso, una certezza, una carezza.
Sei la donna che mi ha causato gelosie, insofferenze, paure quando eri un’immagine sfuocata, e anch’io a te, eppure anche allora ci volevamo bene nonostante le contraddizioni…ora schiave del nostro padrone, amanti noi e complici nelle gioie e dolori…parole banali ti dedico, forse, ma ti amo…e mai avrei pensato di poter dire quello che ora per me è certezza, riempiendomi di una commossa gioia mi dico che sei la mia famiglia.
Adorante
Adorante, è così che comincerò a scrivere …Adorante, è così che mi specchierò nei tuoi occhi….Adorante, è così che in ginocchio ti aspetterò…. Adorante, così bramerò la temuta mano che mi strapperà un’altra lacrima…. Adorante, è così che mi chiamerò