Prostituzione – Deboli con i forti e forti con i deboli.


Questo è il comportamento di molti individui, di molti gruppi sociali, di molti capi, di alcuni governi.
Non voglio incorrere nelle ire di chi gentilmente mette a disposizione questo spazio web che chiede a tutti noi di non toccare temi politici o religiosi.
Lascerò stare la politica, ma sul sociale ci vado, eccome!
Rendere illegale la prostituzione? Punire i clienti? Copiare ciò dalla legislazione svedese del 1999?
Giuliano Amato, nonché Ministro dell’Interno, rilascia una intervista a titolo personale dove propone di “rendere illegale la prostituzione sulle strade … così diventa possibile perseguire sia i gestori, sia i clienti ..”
Molti avranno letto le sue dichiarazioni di cui qui ho citato solo i punti nodali. Molti di noi, popolo SM, avranno pensato che la cosa non ci riguarda o riguarda solo coloro che si servono dei servizi delle Prodomme.
Temo che non sia così.
Una manifestazione plateale e palese del “deboli con i forti e forti con i deboli” riguarda tutti i cittadini.
Questa è anche una ulteriore prova di moralismo e di un pericoloso trend antisesso che da alcuni anni sta diventando sempre più manifesto e che dunque ci riguarda

Oui Maitresse – Un dialogo

Avevo salvato questo dialogo in una cartella. Non so da dove provenga, forse da uno schiavo che conosce bene la psicologia delle Padrone, forse da una Padrona che conosce bene la psicologia degli schiavi, forse da un libro di Sacher Von Masoch che conosceva una e l’altra
– Padrona, ho troppa voglia.
– Voglia di disobbedirmi e di carezzarti ?
– Sì o mia Padrona.
– Ebbene cosa aspetti? Fallo.
– Ma Voi poi mi punirete duramente.
– O certamente! Tu conosci bene il prezzo della tua disobbedienza, però almeno prima avrai goduto.
– Voi, o mia Padrona, mi state forse tentando?
– Proprio sì.
– Ma perché mia Padrona?
– Adoro quando tu sei disobbediente.
– Ma io non Vi capisco.
– Io mi nutro della tua frustrazione, ma mi diletto ancor più di punirti quando tu violi un mio ordine.
– Oh come siete macchiavellica e crudele.
– Certo, ma non eri tu che dicevi di amare le donne di questa natura?
– Si, è vero mia Padrona.
– Accarezzati. Offrimi il piacere di punirti. Sarò crudele più che mai.
– Ohh sì, mia Divina Padrona.

Flagellazione

Tarquinia, necropoli di Monterozzi. – Tomba della Fustigazione, visione del particolare.
Foto di Fulvio Brumatti che ringrazio per avermela fornita assieme alle altre 2

La ricerca di usanze di flagellazione nell’antichità ci porta a scoprire anche quanto antiche siano le origini dell’SM.
Accanto ad un uso della flagellazione come supplizio e anche pena di morte, troviamo una flagellazione erotica, un uso dei flagelli per risvegliare sensi sopiti o per facilitare addirittura la procreazione.
Tarquinia, città etrusca, in pieno splendore tra il VII e II secolo prima di Cristo. Oggi sono visitabili tantissime tombe (necropoli di Monterozzi) che contengono oggetti e hanno le pareti affrescate con scene volute in vita da chi sarebbe andato ad occuparla da morto. Sono testimonianze precise della antica civiltà etrusca di cui così poco sappiamo.
In una di queste tombe c’è una splendida scena di flagellazione erotica che vede una donna in piedi e piegata a 90 gradi mentre è intenta ad una fellatio (ahimé il

Motivazioni

Nel forum di questo sito, mi sembra alla voce “Autotorture” ( ma non ne sono sicuro), si è parlato tempo fa di farsi pungere da api piuttosto che fa formiche. Molti si indignarono trovando l’idea della puntura di api rischiosa e estrema.
L’Ansa di ieri pubblica la seguente notizia: “Londra, 22 maggio 2007 – Mick Jagger, nel tentativo di aumentare le dimensioni del suo pene, infilò il membro in una canna di bambù piena di api . Adottando un metodo degli indios dell’Amazzonia, il cantante si è sottoposto alle punture degli insetti che avrebbero fatto crescere le dimensioni del pene. La rivelazione, pubblicata dal Sun, è stata fatta dal regista Julian Temple, per il quale Jagger si sottopose al rituale indio durante le riprese del film Fizcarraldo, nel 1981 in Perù”.
La mia opinione è che se non dovessi essere contento delle dimensioni del mio pene, non lo metterei in pasto alle api. Brrrr.
Ma siamo sicuri che la motivazione di Mick Jagger fosse proprio quella del pene piccolo ?????? L’Ansa sa tante cose, ma certe forse no.

La bontà dello sperma

Capita spesso che un Padrone imponga alla propria schiava un adempimento particolare quale quello della fellatio, alias pompino. Basta leggere sulle inserzioni dei Master per capire quanto questa fantasia sia ricorrente e come l’ingoio più o meno imposto sia parte non secondaria di questa fantasia.
Si sa però quanti falsi Padroni si celino sotto il mantello SM per soddisfare solo voglie sessuali o di predominio sessuale senza una reale vocazione SM. Ma non è di questo che qui voglio accennare.
Oggi faccio cenno alle grandi virtù che questo importante liquido possiede e che lo rende un bene

Feticismo del piede nella pittura

Betsabea dipinta da Hayez

Numerosi artisti, come Altdorfer. Rembrant, Gentileschi, Hayez, Cranach si sono cimentati nel tema di Betsabea al bagno, ottima occasione di rappresentare una bagnante nuda in un’opera a sfondo sacro.
Come mostrano le raffigurazioni che presento, alcuni come Hayez o Lucas Cranach sono andati oltre e qualche particolare – lascio indovinare quale – dei loro dipinti ha sempre affascinato i feticisti del piede che hanno così potuto dimostrare l’esistenza di illustri predecessori.

Cuckold

Moda? Non so, ma il cuckoldismo da un po’ di tempo sta andando forte. E se qualcuno o qualcuna non sa cosa sia, vedo di accennare brevemente a questa forma di sessualità.
E’ ben noto chi sia un cornuto. Di solito il cornuto non sa o se scopre di essere tradito, questo gli arreca dolore, rabbia e tutte quei sentimenti che sappiamo.
Il marito cuckold è invece un marito tradito e … contento. La coppia in questo caso si definisce coppia cuckold ed il terzo è chiamato bull (toro).
Le sfumature che questa forma di sesso assume sono varie. Va precisato comunque che siamo lontani dallo scambismo perché nel cuckoldismo il marito cuckold non partecipa ed il rapporto è solo tra la moglie e il bull.
Tutto può partire dal marito che spinge progressivamente la moglie ad avere rapporti

Pioggia dorata 2

L’amore per il pissing si perde nella notte dei tempi, ma solo verso il ‘700 è iniziata una vera erotizzazione di questo liquido. Prima era solo un elemento molto … naturale, molto più naturale dei giorni nostri. Fra i tanti usi fuori dall’eros ma curioso cito l’impiego dell’urina come test di gravidanza nell’antico Egitto. Dunque anche in questo gli antichi egiziani avevano visto giusto. Non c’era la provetta da comperare (chi con ansia e chi con aspettativa) in farmacia, ma farla su dei semi d’orzo e di frumento. Se in breve germogliavano, la donna era incinta. Se non germogliavano la donna non era incinta. Rispetto la provetta attuale della farmacia, il test di 5 mila anni fa’ prevedeva anche il sesso del nascituro. Se a germogliare erano prima i semi d’orzo era un maschio e se quelli di frumento il nascituro era femmina. Altro che attendere qualche mese per l’ecografia!
Nel ‘700, soprattutto il Francia inizia una svolta e le signore di corte trovano questo liquido pieno di virtù erotiche. Nei Palazzi Reali ad es i gabinetti erano pochi e scomodi da raggiungere. Pitali, ma anche valletti o amanti erano più comodi e dopo l’abbondante pipì fatta direttamente in bocca, era facile che scaturisse qualche … divertimento.
Letteratura così ci racconta e anche numerose stampe d’epoca.
Qui ve ne presento alcune stampe molto esplicite. (cliccca su “continua”)

Pioggia dorata 1

Amore e repulsione è ciò che accompagna il destino della pipì. Liquido agognato e sognato. Liquido schifoso e repellente.
“Lavati le mani dopo aver fatto la pipì” – riecheggia ancora nelle mie orecchie di bambino. Abitudine che ho presto perso per lavarmi le mani – se posso – prima di farla. “Farla”, gesto sacro, puro.
Dal libello dal titolo inequivocabile “Pissing, una pratica erotica” edito da Malatempora leggo e qui riporto due “scene”. Il Michele cui si fa riferimento non può che essere Michele Capozzi, pornologo e libertino di professione.
In un’epoca in cui il libertinaggio non è più di moda l’unico vero libertino che io oggi conosca in

L'8 marzo


L’8 marzo
Tra 7 giorni è l’8 marzo, data storica, data discussa, contestata, difesa, amata, derisa, abbracciata, ridicolizzata, osannata.
Sentimenti e opinioni diverse anche proprio tra le donne. Una data forse da ristudiare per capire quale significato darle nel 2007, al di là delle mimose.
Se il Natale è occasione per pensare a chi non ha, ben venga il Natale.
Se l’8 marzo è occasione per la donna di essere più se stessa indipendentemente dall’uomo, ben venga l’8 marzo. Questa ricorrenza è anche un modo per sentirsi più libere, per essere e sentirsi più spregiudicate e molte donne la colgono per approfittare di festeggiare in modi in cui l’uomo non c’è proprio oppure è solo un oggetto e strumento di piacere. (si vedano le foto)
Anche una uscita trasgressiva va infatti, secondo me, nella direzione giusta. E un appropriarsi di spazi di svago, di divertimento autonomo, di non dipendenza dall’uomo. Da “lui” – come sempre viene definito nel chiacchiericcio femminile.
Capire che se lui c’è, è un pari grado. Metabolizzare questa convinzione. Farla capire a lui. Fargliela metabolizzare. E se non capisce e non metabolizza … un forte ball busting. Molto forte.
E tutto questo indipendentemente da ruoli, siano essi vanilla, da Mistress o anche – et a maggior ragione – da slave.
Temo che molti 8 marzo debbano ancora passare.
Ben buffo che questo sia pensato e detto da un Master convinto, non vi pare?