Una volta si chiamava dildo e non si fissava alla mutandina. Entrava nell’ano, ben lubrificato, scivolando su e giù maneggiato da mani esperte. Le proprie oppure quelle del partner.
Lo strapon rappresenta una rivoluzione epocale nella storia delle inculate. Chi pensa che un fallo che entra sia la stessa cosa se rappresentato da un dildo o uno strapon, pensa in modo molto superficiale.
Cambia tutto per la donna che con lo strapon si sente uomo o se non uomo sente di avere in mano un potere diverso. Cambia il suo sentire, il suo percepire il rapporto. Anche se non è una Dom e non sa cosa sia la Dominazione, avere una mutandina con il fallo attaccato e possedere un uomo, le da un senso di supremazia. E’ lei che lo scopa, è lei che lo possiede e che comanda il gioco.
Per questa ragione io consiglio agli uomini che vogliono portare la loro donna a divenire la loro Padrona di partire dallo strapon. E’ una scuola dove la donna affina
“De Masturbatione”
Ieri sera, 25 gennaio, alla libreria Calusca City Light di Milano, c’è stata la presentazione del libello di Michele Capozzi intitolato “De Masturbatione” edito da Malatempora.
Come nella tradizione di molti libri di Malatempora le citazioni di persone famose opportunamente ed accuratamente scelte sono il centro del lavoro stesso. In uno dei passi scritti dall’autore cito a mia volta Michele Capozzi: “La masturbazione è la continua storia di amore che ognuno di noi ha con se stesso durante tutta la sua vita”.
Emerge in questa frase tutto l’ottimismo e la visione in positivo che egli ha della vita, la sua carica di energia che è così forte da fargli ritenere che tutti al mondo ce l’abbiano. Ma forse non è così e la sua frase io la correggerei in : “La masturbazione è la continua storia di amore che ognuno di noi dovrebbe avere con se stesso durante tutta la sua vita”.
Quante persone non si vogliono bene. Quante persone non amano il proprio corpo. Quante persone non si masturbano.
Chissà se leggendo questo libro dotto si masturberanno. Masturbandosi ameranno il proprio corpo. Amando il proprio corpo si vorranno bene.
Ho detto libro “dotto” perché vi contiene l’ottimismo di Capozzi + 57 (tanti ne ho contati) passi di personaggi che vanno da Rousseau, a Freud, a Verlaine, a Lucio
Elogio della sculacciata (nel cinema)
Rubo spudoratamente il titolo di questo intervento a Jacques Serguine, che ha scritto quel libello divenuto giustamente famoso e che porta, appunto, il titolo di “Eloge de la fessée.”
Mi pare adatto al videoclip di questo intervento e che trovo semplicemente stupendo. Una carrellata di foto, di disegni di varia natura sul tema della sculacciata. Molte tratte da celebri riviste come Janus, Kane, Fessée. Dentro il videoclip anche alcuni pezzi di film storici come il primo che vediamo e che è tratto dal film di Pasquale Festa Campanile dal titolo esplicitissimo “ La sculacciata” con una bella e disponibile Sidney Rome, che recita molto bene o se non recita vuol dire che apprezza.
La filmografia è ricca di pellicole dove in qualche scena è entrata la sculacciata. Vi sono alcuni film però dove le scene di sculacciata o di correzione sono più d’una denotando così nel regista una particolare attenzione verso questo aspetto.
Fra questo tipo di film una menzione speciale va fatta al film “La Fessée” di Burd Tranbaree con Antoine Fontane, Emmanuelle Parèze nella parte di Germane e Olivier Mathot nella parte del Direttore. Uscì con successo nel 1976 in Francia e lì lo vidi. Parecchie le scene di sculacciata e tutte fatte con molta competenza.
Anche il film “Lady Libertine” (titolo in inglese “Frank and I” ed ahimé nessun titolo in italiano!) ha più scene e se non ricordo male ben tre. La protagonista femminile la bella Jennifer Inch nei panni di un ragazzo che nel corso di una punizione viene scoperto dal Tutore essere una bellissima ragazza.
Altro pregevole film è “Fantasmes” con attori cinesi, regista cinese. La bella coppia si dedica con passione a sculacciata e soprattutto caning. Lui su di lei e lei su di lui. Scene molto belle con un dialogo efficace che fa comprendere gli stati d’animo di chi subisce. Anche questo film non è arrivato in Italia fermandosi oltre le Alpi.
Un tempo si dava colpa alla censura e oggi a chi ?? Ai distributori. E se fosse che i distributori hanno ragione perché sono le persone a disertare questi film??
Per fortuna almeno “Secretary” con la sua memorabile sculacciata di Maggie Gyllenhaal mentre legge la lettera all’avvocato è stato visto da vasto pubblico ed anche apprezzato dalla critica.
Anche oggi mi sono dilungato in chiacchiere. Il videoclip attende e non è breve.
Folsom Street 2
Le feste SM, in qualsiasi parte del mondo e in qualsiasi forma siano fatte, raccolgono sempre consensi e anche tanti dissensi. C’è chi si diverte dando sfoggio anche alla sua vena esibizionista e c’è chi trova tutto questo molto kitch, un mettere in piazza (è il caso di dirlo) modi di essere che attengono alla sfera personale e che lì dovrebbero restare.
Tesi contrapposte. Ma nel campo SM le tesi sono quasi sempre contrapposte. Però si vive e ci si rispetta. Anche nei commenti a Folsom Street 1 queste tesi diverse emergono bene.
Va tenuto conto che chi partecipa ad una festa non obbliga nessuno ad andarci e dunque chi non ama atmosfere pubbliche può continuare ad amare solo quelle privatissime. Del resto in una cosa chiassosa e ampiamente reclamizzata come un Pride di Londra o Berlino o un Folsom
Kissing Girls
Donne che si baciano.
Tema maschilista, tema da lesbiche, tema SM e tema anche che riguarda, nella versione bisex, un buon 80% delle donne giovani.
Tema maschilista. Due donne che lesbicano o che anche solo si baciano, è uno spettacolo appetibile per tutti gli uomini. Non è un mistero che la grande produzione di video porno-lesbo non è per le donne lesbiche ma per gli uomini.
Un mio caro amico, Claudio da Rimini, ogni tanto mi passa qualche DVD giapponese di ore ed ore di ragazze che si baciano. Ce ne saranno dentro molte centinaia.
Solo baci tra ragazze con lingue che si arrotolano una con l’altra.
Un bacio tra due donne è profondamente diverso da quello tra un uomo e una donna. Molto diverso e nei prossimi giorni, quando metterò qui alcuni videoclip di baci tra ragazze, ne parlerò.
Tema lesbico, ovviamente. Baci privati ma che affiorano ogni tanto anche in pubblico e allora suscitano scandalo. Rammento il bacio sul palco del Festivalbar di
Esibizionismo 2
“Mettiti una gonna cortissima e andiamo a fare una passeggiata, ci sarà anche qualche scala da salire, forse chi ci segue vedrà tutto”
“Vai a sederti su quei gradini e lascia aperte le gambe”
“Andiamo a sederci a quel caffè e non accavallare le gambe”
“Tira su la gonna, sfila le mutandine a mezza coscia. Ora sorpasserò i camion lentamente. Ti vedranno e anche il casellante ti vedrà”
Queste possono essere richieste che una schiava può sentirsi fare e lei deve solo ubbidire, mostrarsi contenta che il suo Padrone sia fiero di lei e voglia che anche altri ammirino la sua bellezza.
Esibirsi, mostrarsi per obbedire, per fare contento il Padrone. E se questo non è un obbedire, ma un dare corso anche alle proprie voglie di mostrasi, meglio non farglielo capire.
Perché ci sono, e sono tante che desiderano provocare, attirare sguardi di ammirazione, esibirsi in giochi di vedo e non vedo che sono poi quelli che più oggi sono stuzzichevoli.
Se c’è chi mostra c’è sempre chi guarda e se c’è chi guarda c’è sempre chi mostra.
Folsom Street 1
Una volta all’anno, a San Francisco, si svolge una festa che nell’ultima edizione
del settembre 2006 ha avuto qualcosa come 300 / 400 mila presenze!
Si svolge prevalentemente in una grande strada che è la Folsom Street da cui prende il nome.
Gli Usa ora non brillano per aperture e libertà; basti pensare al giro di vite che c’è stato a New York per tutto ciò che riguarda il sesso. Il film-documentario di Michele Capozzi, film ahimè proiettato solo in pochissime sale d’essai, illustra con un linguaggio crudo ed efficace questa situazione.
( già … perché non parlare di questo film? Lo farò a giorni)
Dunque solo in California si può immaginare che possa avvenire un fatto simile che implica grande libertà e grande libertà in campo sessuale.
Qui pubblicamente si mostrano gay, transessuali, lesbiche, persone SM e manifestano, seppure
Pioggia dorata
Pioggia dorata, pissing, water sport, frutto della vita, champagne, acqua santa, elisir di lunga vita, acqua d’oro, nettare celeste, rugiada del cielo. Sicuramente mi sono perso per strada una serie di altri modi di dire per indicare il gioco con la pipì.
Quanto è diffuso il Italia il gioco del pissing? Poco se ci paragoniamo con altri Paesi come la Germania dove il pissing è lo sport erotico per eccellenza.
Noi siamo puliti e la pipì è sporca ed anche puzza – sembra venire fuori come motivazione per non provare nemmeno una volta.
L’educazione cui siamo soggetti da piccoli ci inculca il rifiuto di questo liquido visto come sporco e di cui vergognarsi.
Era mia intenzione parlare in questi giorni di pioggia dorata e la mail di Sandra di Verbania mi ha solo dato una spinta ulteriore a mettere questo primo intervento.
… “è una grave mancanza che il Blog non si sia ancora occupato di pioggia dorata. Io amo il
Esibizionismo 1
Contiguo all’SM c’è l’esibizionismo. Anzi per molti è dentro. Una schiava può ricevere ordini di mettere da parte il suo pudore e di farsi vedere da estranei, in posti normali, per attirare su di sé sguardi morbosi.
Questo può essere fonte di umiliazione per una schiava pudica ed invece solo un’occasione di un gioco eccitante per una dal temperamento esibizionista.
Ma comunque sia, molti Padroni e Padrone si divertono nell’inventare modi e situazioni ispirate all’esibizionismo.
Va prestata attenzione a non infrangere leggi per non incorrere in guai. In Italia … massima prudenza e poi Paese che vai usanza che trovi.
Nella breve rassegna di foto, molti scatti sono stati fatti in Paesi del nord Europa, dove la gente non
Claudine, ragazza dei nostri giorni, scrive a De Sade
Mi fa piacere pubblicare un contributo di Claudine di Ginevra che mostra di sentire così fortemente la persona di De Sade. Certamente quanto ho scritto qui sul Blog l’11 dicembre, ha dato una spinta a Claudine per uscire con questo scritto così originale indirizzato proprio a lui: il Marchese De Sade in persona.
Questa lettera parla unicamente del mio percorso personale e soggettivo di lettrice del Marchese De Sade tra fascino e repulsione. Io non sono una pro Sade nè una contro Sade. Parlo unicamente del mio vissuto di lettrice … e mi sento molto lontana da tutti questi dibattiti psico-esoterico-femminino-letterario che circondano la lettura di Sade. Ho soltanto voglia di dire: leggete Sade! E per leggerlo, staccatevi da tutto ciò che è stato scritto su di lui (come ho fatto io) leggetelo e sarete certamente attraversati da sentimenti ambivalenti, finirete a volte in un vicolo cieco, cadrete in un abisso, ma leggetelo e fatevi una idea vostra !
Caro Marchese,
vi leggo e non so cosa pensare!
Come molti altri vi ho letto la prima volta, durante la notte, alla luce di una candela.
Man Ray (1938)