Questa è stata una settimana di quelle frenetiche, la pioggia non ha fatto che peggiorare le cose.
L’altro ieri, sotto un temporale di quelli seri, uscivo con un mio carissimo amico -solito cinema serale tra feticisti- avevo promesso che avrei messo i miei sandali nuovi, e si sa che le promesse vanno mantenute.
I sandali in questione sono delle meraviglie tacco dodici, di un colore metalico e brunito, con una elegante allaciatura che da delle sensazioni molto belle alla caviglia ed una forma magnifica.
Sono molto comodi, a me piace molto portare questo tipo di scarpa.
Non sotto la pioggia però, si sa che i tacchi a spillo ed il ciotolato bagnato non vanno molto d’accordo. Però quei sandali sono gli unici che vanno bene con il mio fantastico abito nero -molto anni cinquanta- e comunque non dovevo camminare dei km.
Mi ero dimenticata quanto fosse bello, camminare sotto la pioggia. Mi ero anche domenticata quanto fosse bella la sensazione delle gocce fresche sul piede nudo, che goduria.
Tornati dal cinema … si sa come sono i feticisti. Avevo bisogno di un massaggio e di riprendere una temperatura umana -avere i piedi freddi mi mette di cattivissimo umore.
I miei piedi hanno finito la serata con felicità, e come potete vedere dalla foto non solo loro.
Luce
Trampling
Mi piace calpestare.
Lo faccio da prima di sapere cosa fosse, e non l’ho mai visto -in se- come una forma di dominazione. Almeno non allora, tanto tempo fa.
Mi piace sentire i muscoli che si rilassano, mi piace sentire la pelle che si scalda, mi piace sentire i miei di piedi, che si rilassano.
E’ diverso quando lo si fa con gli stivali, o le scarpe. Bisogna fare più atenzione, ma cambia anche l’atmosfera, calpestare con le scarpe è un qualcosa che sento come dominazione, e credo venga così percepito anche dalle persone che guardano -e sicurramente viene così percepito dal sub- cambiano le sensazioni, non solo per chi sta sotto: cambiano per me.
Questa foto l’ho fatta in una sessione poco tempo fa, spero vi piaccia.
Luce
Rapporti verticali
Quanto può essere complicato tenere su una relazione BDSM?
Io credo sia complicato quanto lo è in genere tenere su una relazione di qualunque tipo. In tempi nei quali tutto viene liofilizzato, congelato, surgelato o precotto sembra si sia perso il concetto di vecchio e duro lavoro, il tipo di impegno che ci vuole per tenere su i rapporti.
Il punto è che le relazioni non vengono vendute preconfezionate, bisogna sforzarsi per costruire qualcosa che vada oltre l’intesa fisica, intesa che non è sufficiente da sola a sostenere una relazione. Il punto è -Come cavolo si costruisce? Quali sono i presupposti di una relazione? Come si fa ad integrare la verticalità del rapporto nella vita quotidiana senza che questo stressi i vincoli tra le parti?
Ma soprattutto -Il limite dov’è?
Si costruisce con impegno, dedizione e pazienza. Si dialoga tanto, ci si confida, si scambiano punti di vista, e si gioca. Si gioca tanto con la coscienza che ciò che si sta facendo -per quanto espressione rituale di una enorme intensità- è soltanto una parte della relazione e non la relazione intera. Quanto è difficile guardare l’altro negli occhi e vederlo oltre le illusioni che ci creiamo?
Conosco coppie che stanno insieme da molto tempo, coppie nel gioco, nella vita, nell’erotismo. Ognuno di loro ha trovato un equilibrio diverso, perché sono persone con le proprie pulsioni e temperamenti, ma il punto comune è sempre la volontà di stare insieme ed andare oltre quelle che sono le convenzioni, il quotidiano scivolare nella noia non prende il sopravvento perché la creatività e la voglia di stare insieme e rinnovarsi tutte le volte mantiene acceso l’interesse ed alimenta l’amore. Una relazione che dura nel tempo e va oltre l’incontro per una sessione poggia su fondamenti solidi, fatti di rispetto reciproco, e perché no -a volte- anche d’amore.
Luce
Sono Luce, dominante, sadica.
Sto preparando le sessioni di questo weekend -fotografiche e non- e la cosa mi prende moltissimo tempo, ma spero di poter mostrarvi le fotografie ed raccontarvi qualche storia molto presto.
Quella nella foto sono io, un ritratto fatto qualche settimana fa, la mia Sissy protesterà perché avrebbe voluto labbra più rosse e più grandi, ma lei è fatta così -piccola baldracca- a volta bisogna far vedere i sorci verdi per inculcare un minimo di disciplina a queste Sissy, un lavoraccio farla rigar dritto questa Patty. Devo però dire che col cane si è comportata benissimo, l’ultima volta, la prossima vedremo come se la cava col nerbo di bue.
Luce