Chi pensa che il film Secretary di Steven Shainberg con James Spader e Maggie Gyllenhaal sia stato una novità assoluta, deve ricredersi.
Come mi ha segnalato Vjola, una lettrice del blog, l’idea della segretaria pasticciona da rimettere in carreggiata a sculacciate è del 1949, con il film My dear secretary, ovvero “Cara Segretaria”, con protagonisti Kirk Douglas e Laraine Day.
Un ringraziamento particolare a Vjola per la “chicca” che ha scovato in rete e regalato a tutti noi.
Per chi avesse segnalazioni da pubblicare su questo sito, l’indirizzo email la quale fare riferimento è spankacademy@gmail.com.
In ogni caso restate sintonizzati sul blog perchè Vjola ha promesso altre sorprese per i lettori di SpankAcademy.
Una graffiata di troppo
Dopo Braccio di Ferro, Batman e Superman, è la volta di un’altra famosa eroina dei cartoon a cimentarsi con la sculacciata. E chi se non l’affascinante e dispettosa Catwoman poteva aver bisogno di una rinfrescata al comportamento che una perfetta supereroina dovrebbe sempre tenere?
Ancora l'Egitto
Sembra proprio che la società egiziana non potesse fare a meno di un po’ di disciplina.
Una musica che lascia il segno
Una casa discografica belga di musica tecno ed elettronica si è scelta un nome e un logo invitanti: Spanking Records. A tema anche il resto dell’immagine coordinata che si trova sul sito e sul MySpace dell’etichetta indipendente.
Per chi invece volesse personalizzare lo schermo del suo pc…
Pubblicità progresso
Prima di tutto il sesso. E’ questa la prima regola della pubblicità, per conquistare l’attenzione e stimolare desideri e bisogni. Uno spot deve essere intrigante e allusivo per avere successo. E sempre di più creativi e agenzie utilizzano richiami anche al mondo dello spanking o del bdsm. La sculacciata è perfetta per evocare l’immaginario di una sessualità “proibita” e intrigante.
Lo spot in questi giorni on air del deodorante Axe ne è un perfetto esempio.
Purtroppo SpankAcademy non è ancora riuscito a proporvelo in video, ma ha scovato un’altra chicca: uno spot censurato di Dolce & Gabbana. Chiunque volesse contribuire con foto, segnalazioni e testi alla rubrica “Pubblicità progresso” di SpankAcademy può farlo all’indirizzo email: spankacademy@gmail.com
Piccoli scrittori crescono
Novelli scrittori drizzate le orecchie! Volete pubblicare quel libro di spanking che avete nel cassetto ma che vi imbarazza portare ad un editore? Niente paura, ora è arrivato Lulu.com, sito di self publishing. Cosa significa? Che ognuno può registrarsi, mettere il suo romanzo online e scegliere copertina e prezzo. Al resto pensa Lulu.com che si incarica, se qualcuno in qualche remoto angolo del mondo decidesse di acquistare la vostra opera, di stamparla – anche solo una copia – e inviargliela.
E a cercare tra i titoli, quelli di spanking non mancano di certo, come si vede dalla copertina qui sotto.
Una buona causa
Ecco un metodo molto efficace per raccogliere fondi…
Foto ricordo
Un’estate al mareee, stile balneareee….!!!
Il correttore
…Non ci sono più le segretarie di una volta….
Una cravatta da Re
La sottomissione femminile, a volte legata allo spanking – ma non solo – è stato uno dei temi centrali di molte pubblicità a partire dagli anni ’30, fino ai giorni nostri. Ecco come il marchio di cravatte Van Heusen pubblicizzava i suoi prodotti, “per colpire l’immaginario del suo target di riferimento”, direbbero i pubblicitari di oggi.