I giochi di ruolo riescono a trasformare anche tristi realtà in qualcosa di piacevolmente eccitante.
Una foresta o se vogliamo un nostrano bosco in posto solitario e privo di viandanti o contadini, un po di grosse corde, qualche palo di legno tondeggiante ma anche almeno due schiave che seminude obbediscono agli schiavisti che le trascinano, scalze, nel posto dove saranno vendute all’asta. Ma prima seviziate e prese per il piacere dei loro “conducenti”.
La fantasia messa al femminile