Va bene, forse terapeutico e’ una parola troppo “aulica” ma serve per rendere l’idea di un modo diverso di affrontare il bondage, che spesso viene (giustamente) associato alla eccitazione, ad una forte scarica di adrenalina e comunque come un modo di contenere e limitare l’energia.
Nella mia esperienza pero’ c’e’ anche un altro modo di vedere il bondage, l’essere legati viene fortemente associato al concetto di “protezione” ma privato della connotazione sessuale, questa protezione diventa sinonimo di rilassamento, oppure l’essere “costretti” in una posizione specifica non e’ piu’ una erotica forzatura del corpo ma un aiuto ed un sostegno allo stesso. Tranquilli, come mio solito raccontero’ degli anedotti corredati da foto esplicative …
Detto fatto ovviamente.
Non appena l’ho adagiata sul letto si e’ addormentata come una bambina anche se mi aveva detto che non riusciva piu’ a prendere sonno da giorni. Il sonno ovviamente non e’ durato molto, dopo una mezz’ora l’ho svegliata perche’ non e’ bene tenere il corpo immobile ma mi ha confessato di sentirsi molto piu’ riposata.
L’anno scorso ho avuto modo di incontrare una modella professionista che ha collaborato con Elmerald e me ad una trasmissione che poi e’ andata in onda su MTV all’interno del programma “LoveLine”. Per questo modella il karada e’ molto comodo,’ la “costringe” a stare con la schiena diritta e quindi non le fa’ venire dolori alla schiena dovuti ad una postura scorretta.
Inoltre e’ stato divertente, durante le riprese l’ho legata in hogtie e mentre parlavo per l’intervista spiegando che l’hogtie e’ una posizione potenzialmente pericolosa in quanto molto simile all’incaprettamente mafioso, alla presenza della regista, della assistente, del tecnico e del suo (della modella) ragazzo … lei si e’ addormenta! Ovviamente la regista le ha chiesto come mai e lei ha candidamente confessato che era stanca, aveva lavorato prima di venire per l’intervista su di un altro set fotografico e che quando era legata si rilassava e quindi ….
Ultimamente invece mi e’ capitato di parlare con una persona che non sapeva assolutamente nulla del bondage e che ha voluto provare la posizione del granchio, le ricordava una posizione yoga e quando l’ho legata e’ stata piacevolmente sorpresa, le corde per lei non erano una costrizione o una violenza ma un aiuto a mantenere la posizione, permettendole di essere piu’ rilassata e di potersi concentrare maggiormente sulla respirazione.
belle foto,quella del granchio non la conosevo è molto bella.
Grazie, in realta’ si puo’ fare anche con le mani in posizione normale ma cosi’ somiglia molto ad una posizione yoga (di cui non conosco il nome)
Dott. Fatso, sei veramente bravo e quello che scrivi son cose molto interessanti!
I complimenti fanno sempre piacere ovviamente … ed e’ facile scrivere bene quando si tratta di un argomento che piace 🙂
Grazie ancora e se ci sono domande o cuirosita’ … chiedete pure neh?
[…] complesso da affrontare. Non esistono articoli o libri che trattino l’argomento, ma un articolino del DrFatso linkato qui (attenzione il sito che ospita questo articolo è vietato ai minori) può dare delucidazioni. […]