Normalmente non pubblico qui le mie foto, lo faccio in un altro sito dedicato, ma questa volta e’ cosi’ in tema con il sito che non ho potuto farne a meno.
In questo caso si tratta proprio di un bondage estremo …
Di per se un hogtie e’ gia’ una legatura dalla quale e’ impossibile fuggire, se poi si viene anche sospesi la sensazione di immobilizzazione aumenta perche’ oltre ad impedire il movimento, le stesse corde nella sospensione proteggono dalla possibilita’ di cadere.
Se a cio’ si aggiunge che si e’ all’interno di una gabbia chiusa e che la stessa gabbia e’ sospesa nel vuoto …
La modella ha descritto la sensazione come molto forte.
molto divertente ma state sempre attenti alla sicurezza cosi vi diverte di più e non rischiate
curriosa … ma lo sai chi sono?
🙂 Per me la sicurezza e’ la prima, terza e quarta cosa da tenere sempre in considerazione.
Ok ok, confesso
Anche la seconda!
Dr.sei MITICO!!!apro gabbia e che ti vedo …io noto solo una cosa..a parte la bellezza della legatura e la sensazione bellissima della modella ne sono sicura ..l’amore che ci hai messo come sempre…si sente e si vede il materassino esprime tutto…passione,cura ed affetto estremo..come metti sempre nelle tue creazioni ..bacio a presto.Grimi.
🙂 il materassino, pensa che avevo notato che si era spostato e che andava rimesso a posto prima di far scendere la modella senno’ poteva essere fastidioso per le ginocchia.
Non lo avevo notato sul momento, il tuo commento mi ci ha fatto pensare !!!
La modella ha descritto la situazione come molto forte ho scritto, io ero preoccupatissimo e quindi ho fatto tutto molto velocemente solo per sentire lei che si “lamentava” dicendo che poteva rimanerci ancora.
So’ soddisfazioni!
che bellooooo 😀
Come amante dei temi fetish e bdsm devo ammettere che stranamente il bondage è l’argomento che sempre meno mi ha attirato, soprattutto se trattasi di bondage “estremo”.
Riesco ad accettare l’idea di un bondage soft, limitato a legature minime, sufficienti ad immobilizzare parti del corpo e ad imbavagliature non troppo “soffocanti”, e in questo senso una classica ballgag non troppo grossa potrebbe bastare. Ma queste osservazioni sono dettate da inclinazoni e preferenze personali. La modella che si è sottoposta a questa sessione di bondage è sicuramente una estimatrice del genere e per lei “estremo” corrisponde a “normale”; mi chiedo però se alla sensazione di forte immobilità si fosse aggiunta anche una stimolazione erotica diretta (esempio un plug anale o un dildo) come avrebbe definito l’esperienza la modella in questione. Forte? Violenta? Insopportabile? Eccitante? oppure orgasmica?
La mia domanda non è ironica o canzonatoria, anche se posta così può sembrarlo….
La domanda non è ironica ma è anche non applicabile nello specifico.
La modella non è una estimatrice del bondage, ovviamente è una persona che frequenta attivamente l’ambiente BDSM perche’ una modella non dell’ambiente difficilmente (per non dire mai) si sarebbe sottoposta ad un simile scatto.
Questa si e’ trattata di una sessione fotografica e non di una sessione di gioco, quindi la componente sessuale non era una delle variabili.
Il rapporto che mi lega alla modella e’ uno di amiciza, totalmente scevro da implicazioni sessuali e quindi l’uso di una stimolazione diretta era da escludere.
Detto cio’, in maniera del tutto ipotetica in quando e’ una considerazione che non si puo’ applicare a questo scatto e poiche’ non sono io la modella, provero’ a rispondere.
La risposta non puo’ che essere “dipende”
Dipende da tante considerazioni, come giustamente viene fatto notare questo e’ sicuramente una situazione “estrema” che per molte persone puo’ risultare “insopportabile” per me e’ stata “eccitante”, per la modella e’ stata “forte” non mi sorprenderebbe che per qualcuno potrebbe essere “orgasmica”
L’uso di una stimolazione erotica diretta, fosse stata una situazione di gioco che questo scatto non era, sicuramente avrebbe amplificato le sensazioni ma direi che e’ banale.
Che splendita foto e che fortunata la modella… E’ un ottimo spunto per il mio Signore e spero che mantenga la promessa.. Grazie Doct di esistere .. Marina
Leggo con molto ritardo le risposte ai miei quesiti.
Ringrazio Angelo aka DrFatso per la gentile disponibiità nel rispondere con chiarezza e fuori da ogni possibile equivoca provocazione o umorismo sul tema
di questa sessione di bondage.
Mi è ormai abbastanza chiaro e familiare il concetto secondo cui il bondage, oltre la sua pratica e materiale fisicità, è una disciplina fortemente cerebrale, in cui l’eccitazione erotica può essere innanzitutto una questione mentale, tanto psicologica da potere influenzare le sensazioni fisiche secondo livelli di sensibilità molto diversi tra le persone che vi si sottopongono. Mi rimane tuttavia molto difficile dare un senso al bondage separandolo di netto dalle sue evidenti implicazioni erotiche e sessuali. Certamente una modella bondage può sottoporsi ad una sessione professionale di tipo artistico o fotografico senza coinvolgere la sfera sessuale. Da questo punto di vista comprendo il “banale” tirato in campo da Angelo.
Però non si può negare che messa fuori gioco la componente sessuale resti comunque attiva quella erotica, a livello psicofisico, e che anche la modella più professionale non possa restarne immune. Questo significa a mio modo di vedere che l’erotismo cerebrale del bondage può provocare in molte persone le stesse sensazioni ed effetti di una vera e propria stimolazione sessuale. Non sono uno studioso o praticante assiduo di bondage, ma di fenomeni più ampli legati al mondo del fetish e del feticismo dei piedi e delle calzature femminili, e anche in questo campo di indagine ho pouto negli anni appurare che le interferenze tra la sfera erotica e sessuale nelle diverse pratiche è molto più frequente di quanto si possa immaginare. Quindi la mia conclusione in proposito è che la scissione tra gioco erotico e gioco sessuale è in teoria molto facile ma difficilmente praticabile nella realtà.