So bene che nell’SM ognuno può fare come vuole ma io mai farei una cosa simile!
Mettere la crema sul culo di una ragazza dopo averla battuta con il cane. Io lo trovo assurdo. Se è una seduta punitiva perchè dovrei lenire il dolore spalmando una crema? Se è stata una sessione di caning erotico non ho bisogno della scusa della crema per massaggiarle e toccarle il culo.
Sì perchè questa storia della crema mi pare come una scusa per mettere le mani lì come se uno non avesse di default il diritto di mettere le mani li e anche insinuarle nella fessura per una verifica degli effetti dei colpi di cane. Voi non ci crederete ( ma so che lo sapete benissimo) sono tante che alla fine della punizione sono bagnatine. Urlano, implorano ma si bagnano.
E chi ha dato i colpi ha tutto il diritto di verificare queste situazioni ed eventualmente anche provvedere ad un supplemento di colpi nel caso di manifesta concupiscenza.
Dunque cosa centra la crema??
Voi che ne dite?
Al mio dom. non passa neanche per il più piccolo anfratto del cervello di spalmarmi la crema sulle chiappe dopo avermi punito col “cane”. Anzi, qualche volta è capitato che, per ribadire il concetto punitivo e aggiungere un po’ di sofferenza, abbia aggiunto anche qualche colpo di frusta.
Lui ha la faccia molto…molto…ahahahah.
Spalmare la crema sul culo di una schiava dopo una punizione effettuata col cane? Ma siamo matti?
E’ vero che punisci..ma se il punire è fine a se stesso non ha molto senso..non trovi? punisci..e ti prendi cura di quanto è tuo.
Sono daccordo con te Miriam. Io non ho una grande esperienza ma se mi capitasse un padrone che mi mette la crema dopo avermi sculacciata o dato il cane, io mi metterei a ridere e passerebbe tutto il bello di quel momento. Adoro guardarmi allo specchio contorcendomi tutta e vedere i segni. Adoro toccare i leggeri rilievi che il cane procura sulla pelle e che è la prova che il padrone ha fatto bene il suo dovere.
La crema è una assurdità. E non capisco cosa dice secretmaster che forse è master talmente segreto che non lo sa nemmeno lui. Dai…. scherzo, non te la prendere.
Se io do il mio culo da sculacciare o frustare vuol dire che è quello che voglio. Io ragiono cosi e se voglio le coccole allora mi sta bene i massaggini e i bacini. Ma se mi va di prenderle perchè senti dentro quella voglia e non ti importa nulla se fa male, se ti metterai a piangere. Hai voglia di sentirti sottomessa, sentirti schiava e allora i colpi di cane ci stanno tutti fino in fondo, con tutte le lacrime, con tutte le suppliche e guai se lui si lascia commuovere. Si rompe un incanto. E poi con il culetto per aria o nell’angolo viso contro il muro. Detesto anche questo. Detesto che mi si frusti. Detesto essere messa in castigo con le natiche esposte come fossi una bambina che ha fatto i capricci e viene punita. Però certe volte è proprio quello di cui si ha bisogno.
sono pienamente d’accordo!
si tratta di una punizione ed una umiliazione, fisica e psichica.
al limite…sale, alcool…o un bel pissing sui segni sul sedere!!!
giust per aumentare un pò il dolore…così come è giusto.
Mi sembra che tutti ragioniate troppo egoicamente senza prendere in considerazione quello che vuole un dom. Non sempre un dom usa il cane sul sub al fine di punirlo , a volte lo usa solo perchè ne ha voglia, magari se è la prima volta per il sub . il dom ha voglia di sperimentare e di godersi le sue reazioni. Se il dom dopo aver lasciato i segni sul sedere del sub ha voglia di spalmargli la crema non vedo cosa ci sia di male. Non sempre gli slave sono così esperti o masochisti da saper controllare il dolore, a volte è sensato per un dom alleviare il dolore di un sub soprattutto se questi è novizio. Penso comunque che in definitiva i dom amino guardare i segni lasciati sul corpo del sub quindi non credo che questa cosa della crema abbia molto successo ma non ci trovo nulla di male.
Non è detto che sia una cattiva idea, dipende da come si fa.
Intanto la schiava deve essere legata (preferibilmente) immobilizzata, magari con un bavaglio a pallina in bocca. Questo serve sopratutto per non poter interferire con le decisioni del padrone, tanto meno fare commenti inutili.
Il padrone può decidere di usare la crema lenitiva se lo ritiene opportuno, ma non è detto che debba essere lenitiva, può anche essere un tantino irritante o tonificante o al peperoncino. Se la schiava ride, bene buon per lei dopo un pò si accorgerà che il dito del padrone quando è entrato nel suo buchino non lo ha fatto solo perchè a lui piaceva o per trovare una scusa per farlo, ma per ben altri motivi…
Comincerà a bruciarle un pò per volta, e magari il padrone ha pure rovistato la fighetta…
E allora gli occhietti della schiava imploreranno magari uno straccetto umido per togliere la crema…
Già, magari uno straccetto bagnato di lacrimucce… per le schiave più piagnone…
Il padrone può fare sempre quello che vuole. Io dico solo che se un padrone mi mette la crema dopo avermi sculacciata, a me vien da ridere. E e se mi viene da ridere io rido. Poi magari le prendo ancora, pazienza. O meglio così, chi lo sa.
Non so che effetto faccia un unguento tipo unguento di tigre messo sulla pelle bene arrossata. Ottima idea. Da provare appena ne ho occasione. Grazie del suggerimento. Io so veramente poco e sto cercando di fare ordine tra le mie fantasie. La prima cosa però è ascoltarle per bene. Cullarsele. E non fare finta che non ci siano. In tal senso questo sito mi sta aiutando molto.
anche a mio modesto parere la crema mi sembra fuori luogo
perchè alleviare il dolore/bruciore ?
in fondo è quello che cercavano le chiappe no ?
sapete cosa vi suggerisco?? Dopo una bella sculacciata con le mani o con qualche strumento, ci vuole una bella bagnata con la pipì. Provate. Il rosso risalta subito ancora di più ma non so bene quali siano le sensazioni che si provano nel subire. Qualcuna ha sperimentato una tecnica simile?
Trovo che ogni atto, soprattutto nel bdsm vada sempre inserito nel giusto contesto, leggendo molti di questi commenti mi pare di capire che qui si parli più di una sessione che di un rapporto continuativo di dominazione. Nel primo avete ragione trattandosi solo di una parte da interpretare non ha senso, nel secondo caso però e qui concordo pienamente con secret master la punizione rientra in un percorso più ampio in cui lungi dall’esser fine a se stessa è la base di partenza di un reciproco miglioramento. Se adotti un cucciolo e il cucciolo fa la pipì sul tappeto lo sgridi certo ma non per questo smetti di prendertene cura, una schiava non è diversa per il proprio Padrone. Amo anche io i segni ma sono stata educata a considerare quelli del corpo come una pallida eco di quelli che invece invisibili abbelliscono l’anima. Il mio Padrone usa spesso creme, ghiaccio e quant’altro ritenga essere utile al benessere della mia pelle ed io sogno grata delle attenzioni e della premura che mi riserva. Il dovere di una schiava è donarsi parlate dei vostri Master e Padroni come fossero burattini, da cui ci si aspetta ” che facciano bene il loro dovere…” boh, ognuno trova il suo equilibrio per carità ma qui mi sembra che molti auspichino una forma neppur tanto velata di dominazione dal basso.
La crema può essere un’ulteriore punizione: quando mio marito mi punisce severamente con la canna di bambù, lasciandomi le natiche piene di segni, a volte decide di “lenire” i colpi con un po’ di crema. Dopo aver medicato i graffi mi inserice brutalmente le dita nell’ano…la crema è al mentolo e l’effetto è doloroso e bruciante…cerco di alzarmi, ma lui mi spinge giù, bloccandomi sul letto, con le natiche sempre più in fiamme e il retto che pulsa dolorosamente….altro che consolazione
Ma che crema e crema,dopo il cane,battipanni,paddle ecc.ecc. finche’ la punizione non ha lasciato il suo segno..
Pensavo di avere fatto una domandina semplice semplice e invece guarda che dibattito salta fuori. Io vi dico la mia opinione e è solo la mia opinione. Quando ho avuto occasione di sculacciare oppure mi è capitato di usare un cane o un paddle, non ho mai messo della crema sulle natiche e lo trovo un controsenso a meno che lei abbia la necessità di far sparire i segni il prima possibile. Ma in ogni caso non mi risulta che con la crema i segni passino più in fretta. Un mio amico che è grande sculacciatore ha fatto la prova mettendo la crema su una natica e sull’altra no e non ha riscontrato alcuna differenza.
Ma quello che vorrei dire come mia opinione che è frutto della mia esperienza (piccola ma c’è) … giusto dimostrare poi alla schiava della tenerezza e io lo faccio sempre ma con delle carezze sul viso, accarezzandole i capelli, baciandola sulla bocca se ho la confidenza per farlo, stringendola sempre forte a me a lungo per farla sentire al sicuro e protetta. Ma non mi pare che per dimostrare questa tenerezza sia necessario spalmare della crema perchè lo sentirei come un chiedere scusa per quello che ho fatto alle sue natiche.
Prendetela come mia opinione.
Mai utilizzato nessuna crema, dopo; ma non dico che sia “assurdo”. Condivido il pensiero di chi, come ho letto, dice che il padrone fa quel che vuole – incluso mettere la crema sulle chiappette della sua slave dopo averle arrossate con il cane… o infilarle le dita dove vuole, o qualsiasi altra cosa. Compreso riprendere a fustigarla, magari con una verga in budello sottilissima, di quelle che tagliano, e allora sì che la cremina, dopo, ci sta… Soprattutto per poterla sottoporre ad un nuovo trattamento al più presto…
Pensiero Stupendo
Gli effetti di una bella punizione elargita con la canna non vanno assolutamente sminuiti, anzi se possibile bisogna aumentarne la portata, magari premendo coi pollici laddove ci sono i solchi. In tal modo si risveglia il dolore e sfregando un po’ si aumenta il bruciore.
Che tristezza…così tante persone che si divertono a giocare
con “cane”, battipanni, sculacciate e via dicendo…e io che
trovo soltanto (nella realtà) ragazze/donne interessate
a ben altro..:-(
Sarà colpa mia?
Comincio a pensare che sia così…:-(
Grande Barrymore, sicuramente la tua domanda è semplice e altrettanto semplice è la risposta. Infatti anch’io penso che mettere la crema su un culo trattato col cane è una contraddizione, sarebbe come chiedere scusa. E di che cosa? Premesso che un padrone o una padrona non devono mai chiedere scusa, è chiaro che se la punizione dolorosa è stata somministrata, sicuramente c’era un più che valido motivo. Non regge poi il discorso di togliere più velocemente i segni: per quello non ci vuole la crema, ma il ghiaccio. La crema serve solo a lenire. E perchè mai bisognerebbe lenire i dolori e i bruciori di una punizione?
Credo Mallika abbia ben compreso quello che volevo dire. ( ti ringrazio).
A Barrymore dico che [ anche questa mia opinione sia, chiaro], personalmente, chiedo scusa a parole, con la voce, in modo chiaro, quando so di essere in una situazione di difetto. Non è certo una crema spalmata che ti renderà meno “forte” agli occhi di chi “forte” ha scelto di vederti.
A Giada ( e alle altre), simpaticamente, dico che.. la crema dopo i segni può essere lenitiva..almeno quanto può essere un prolungamento del dolore..avete mai messo davvero la crema dopo i segni che si alzano dalla pelle? i segni lasciati dal cane? Beh.. vi assicuro che la crema può non essere proprio così lenitiva.. perché brucia. Bisogna avere al crema giusta, e saperla spalmare in modo lenitivo. Ogni medaglia ha il suo doppio lato .
Un saluto a tutti
Che dibattito! Io posso solo dire che il mio master, dopo avermi punito con la canna di bambù o con la frusta, non ha mai fatto niente per alleggerire la punizione. Niente creme, olii e cose del genere, insomma.
non fateci troppo caso a quello che scrivo. sono ragazza anomala e non catalogabile. Da quanto ho potuto leggere qui non seguo molto gli schemi tradizionali. Da quello che avevo scritto qui sembra che io sia sottomessa, schiava. Che succede se dico che sento anche la voglia di dominare? che succede se dico che passano lunghi periodi in cui non senta assolutamente nulla. Solo voglia di coccole. Voglia di un ragazzo fisso e sesso più che normale. Poi anche questo passa. ormai ho capito e ci convivo benissimo.
Sono andata su google a cercare cosa è dominazione dal basso. Incredibile ma il sito mi ha rimandata proprio qui, sul vocabolario di questo sito. Ho letto e che devo rispondere a Mallika? sarà come dici tu. Penso di essere molto poco sottomessa e più schiava se per schiava si intende una che in certi momenti ama sentirsi oggetto e il dolore.
Sai Giada…leggendo il tuo post mi sono sentito molto
“dentro” a ciò che dici.
Anch’io, in diversi momenti, sono attratto dalle diverse
facce di una stessa medaglia.
Forse è per questo motivo che, anche nei sentimenti,
non trovo mai pace.
Incontrare una persona compatibile con le diverse sfaccettature
che puoi immaginare, è quasi impossibile.
E io…ovviamente…spero sempre il quella parolina magica: “Quasi”.
beh giada non ci trovo nulla di male se la tua identità in questo senso non è ancora ben definita, non trovo che una switch abbia meno dignità rispetto a chi ha un’indole marcatamente Dom o sub. A volte dipende dagli incontri e dai ” riconoscimenti”. Non è poi mica peccato se tra un Padrone e una schiava o tra una Padrona e il suo schiavo ci sia anche del normalissimo sesso, tenerezza e coccole. 🙂 mica siamo degli automi, la fortuna forse sta nel riuscire a far si che sulla propria strada compaia e resti Chi riunisce in sè tutte queste sfaccettature e allora si ogni cosa va al suo posto.
Ad Ariel auguro di coronare la sua ricerca, non abbatterti, una cosa ha valore proprio in base a quanto hai faticato per trovarla. E a te barrymore un grazie per la possibilità di dibattito. Non è semplice confrontarsi su certe tematiche al di fuori, e non sempre capita di riuscire a farlo con garbo. 🙂
Cara Giada, faccio caso a quanto scrivi, altrimenti non ti risponderei 🙂 non serve seguire gli schemi. Se seguissi gli schemi non saresti qui. e non seguire gli schemi fa bene di solito. Non è molto anormale essere camaleontici. Anzi, credo sia per molti ( me compreso ) quasi la normalità. Per quanto poi la normalità possa avere crismi di definizione. Credo che le definizione di dominazione o sottomissione, sia essa dal basso o da qualsivoglia parte, sia più bello cercarla in sè stessi, la si fa più propria. Un saluto. Secret
Carissima Giada, non fartene un cruccio se ancora la tua indole non è ancora ben definita o, magari, tu non l’hai ancora scoperta. Senza domenticare che essere switch non significa necessariamente non avere un’identità. Io, per esempio, ho capito chi sono a 28 anni: fin lì non ero andata oltre qualche schiaffone ricevuto sulle chiappe o qualche strizzata di tette mentre facevo sesso. Il tutto intervallato da coccole e sesso dolce. Poi ho incontrato quell’uomo meraviglioso che è il mio dom.: autoritario e sicuro, mi ha fatto capire qual è il copione che devo recitare. E da 14 anni sono felice di servirlo e di assecondarlo 24 ore su 24, onorata di vivere sotto il suo stesso tetto nonostante non sia la sua unica donna. Conscia dei miei doveri e del fatto che, quando vengo meno al mio ruolo, è giusto che lui mi punisca. Ragion per cui non mi sembra proprio il caso che tu viva in uno stato di disagio, anche perchè essere switch non è certamente meno dignitoso di essere sub. o dom. Vivi serena, quindi, e se posso permettermi di darti un consiglio, vivi bene il tuo presente in ogni istante. E se la tua indole è diversa da quella che oggi pare delinearsi, se stai serena e avrai la fortuna che ho avuto io, cioè di incontrare un uomo che sviscera tutto ciò che c’è in te, lo scoprirai.
Ciao Miriam, sono Giuliano ( Spanker ) mi compiaccio con te per questo commento ! Un castigo e’ un castigo !! Ma quale crema lenitiva !! La schiava dopo essere stata giustamente punita deve rimanere con il sedere incandescente ben in vista, con le mani incrociate sul capo o dietro la nuca, con la faccia rivolta al muro e riflettere sulla ragione della propria punizione !
Tu che ne pensi al riguardo ? Ti sei mai trovata in quella imbarazzante situazione ? Avro’ certamente piacere di avere una tua risposta al riguardo, ciao Giuliano
Ciao Giada, sono Giuliano, ho appena scritto a Miriam la stesse cose che hai scritto tu, mi trovi perfettamente daccordo, un castigo e’ un castigo e penso che anche la monella punita comprenda meglio le proprie mancanze se al termine della punizione non c’e’ nessun atteggiamento compassionevole e lenitivo da parte del Master, ma faccia al muro e amaro pentimento e doverosa riflessione sugli errori commessi; anzi, ti diro’ di piu’, penso che il Master dopo qualche minuto, mente la monella sta’ riflettendo sulle proprie mancanze con il culetto segnato dai colpi del cane e le mani incrociate dietro la nuca, dovrebbe ordinare alla corrigenda di allargare le gambe per verificare lo stato della vagina e se, come molto spesso avviene, e’ bagnata, dovrebbe prendere sulle ginocchia la monella ed impartirgli una sonora sculacciata supplementare !! Tu cosa ne pensi Giada ?? Fammi sapere, un abbraccio Giuliano
Ciao Giada, ho gia’ avuto modo di scriverti per commentare il post riguardante il discorso della crema lenitiva dopo il cane e certamente avrai letto cosa ne penso; ora vorrei rispondere anche a quanto da te eesternato sulle tue tendenze: ho capito che principalmente sei schiava, ma di tanto in tanto vorresti passare la barricata e, magari per una volta vorresti essere Padrona e qualche volta hai semplicemente voglia di coccole e di tenerezza !
Bene io sono il tuo alter ego perche’ sono principalmente Padrone, ma raramente sento anch’io, per una volta il desiderio di essere sottomesso; poi ti diro’, anch’io al di fuori del mio ruolo abituale di Padrone inflessibile, in fondo, sono un tenerone !! Mi piacerebbe avere un confronto di idee con te su questi argomenti e poi chissa’, magari potremmo anche conoscerci di persona, che ne dici ?? Attendo una tua risposta, per ora ti porgo i miei piu’ cari saluti
Giuliano
Caro Giuliano, noi siamo soliti punire la nostra schiava col cane. Mentre mio marito concentra i suoi colpi sul culo, quando il cane è nelle mie mani mi piace colpirla anche sulle cosce e sul retro delle cosce. Quando riteniamo che la punizione sia congrua, la mettiamo faccia al muro, a volte anche in ginocchio, non dimenticando di cospargere il pavimento dell’angolo in cui la mettiamo di ghiaia. A noi piacerebbe metterla in gabbia, ma a tutt’oggi non abbiamo ancora trovato una gabbia che ci soddisfi. La nostra schiava riceve le punizioni completamente nuda e i colpi le vengono dati con lei in piedi, chinata in avanti che con le mani si tiene le caviglie. Ovviamente quando la colpisco sulle cosce lei è in piedi con le mani dietro. Contento caro Giuliano? Ciao, un bacio.
dopo un trattamento di canning il culetto rosso si cosparge di sale fino ….così il dolore dura di più!
quanto è fortunato tuo marito e quanto sei fortunata tu ad avere un marito così.
Salve a tutti. Che bello qui non sentirsi presa in giro. Vi confesso che anni fa sono stata molto presente per qualche mese su un gruppo di yahoo. Poi ho fatto alcuni interventi con un nick di fantasia sul forum di questo sito. Me ne sono andata da entrambi i posti. Delusa, amareggiata, confusa. Nessuno ha capito cosa dicevo. Tutti a proporsi come miei padroni o come miei schiavi. Per insegnarmi non so bene cosa. Me ne sono andata schifata.
Cercavo e anche qui cerco uno spazio per raccontarmi. Per raccontare cosa sono. Come sento e cosa provo. Spesso emozioni contradittorie.
Non posso farlo liberamente con le mie amiche. Con gli amici è ancora più dura.
Con loro mi diverto a mostrarmi diversa e nulla più. Quasi tutti dicono che sono strana. E io dentro di me rido di questi commenti.
Non ho bisogno di tradurre in realtà tutte le fantasie che ho. Sono tante. Diverse e se volessi provare tutto ciò che fantastico sarebbe un casino.
Quello che ho dentro mi piace dirlo a chi è come me. Dirlo senza essere presa in giro. E neppure preda. Come è avvenuto qui e vi ringrazio tutti.
Ma che crema? forse è solo per umiliarla di più.
Se le bacchettate sono tante servirebbe un disinfettante, altro che creama.
Io invece avrei messo il sale sulle piaghe, in modo che bruci di più, per poi ricominciare a bacchettare con ritmo lento ma con colpi forti.
E’ molto doloroso, ma anche più eccitante perchè la schiava si contorce di più!
brava, esatto, poi si ricomincia con la bacchetta….poi di nuovo un pò di sale…
complimenti per le belle immagini..ma io non ci penso proprio a leviare le giuste pene da me inflitte…anzi….a volte mi piace punire con uno spanking vaginale…molto molto educativo…costretta al silenzio e all’immobilita’, pena l’aumento dei colpi inferti e la loro intensita’, supina gli faccio tenere gambe large e alzate, cosi da poter colpire con precisione dove piu’ ritengo opportuno….mmmhhhhh……e dopo averla arrossita e gonfiata a dovere….mi ci faccio un bel giro dentro….qualcuno condivide questa passione? vorrei avere confronti…vi aspetto e ciao a tutti
Assolutamente un controsenso. La sculacciata o il cane, hanno lo scopo ultimo di arrossare un bel culetto. La crema offuscherebbe quel rossore e stempererebbe il calore. Alla mia schiava, dopo un bel trattamento di colpi, non riservo proprio nulla, resto lì, a guardarla sgocciolare dall’eccitazione. E se mi gira, riprendo con uno spanking robusto.
Sale, alcool, pissing….mi sembrano fantasie distorte da fumetti bdsm. Mi chiedo, ma la filosofia dominante fatta di rispetto reciproco e non finalizzata a se stessa nei post che ho letto finora dove è andata a finire? Ho letto che dopo l’uso del cane alcuni vorrebbero usare il sale o il pissing o l’alcool per aumentare il dolore e le sofferenze. Boh. Sono convinto che l’obiettivo non sia il dolore e le sofferenze fine a se stesse, ma la punizione che la slave si è meritata e in questo non vi è dolore ma piacere e gioia reciproca e secondo la mia esperienza reale non serve aggiungere altro oltre al cane…
Perché non la crema ? Magari invece della crema si può usare il lubrificante con cui cospargere, accarezzandolo, il culetto rosso scarlatto. Poi con il lubrificante si accarezza il solco tra le natiche e infine con un dito si lubrifica accuratamente il buchino del sedere. E poi . . . potete immaginare con cosa verrà penetrato il bel culetto indolenzito. Quando il mio mebro è penetrato fino in fondo, la mia pancia spinge sulle natiche e la mia donna mugola di piacere e di dolore. Sublime !itubo bartolomeo
Non mi passsa neanche per l’anticamera del cervello di mettere la crema…….
E invece non sono d’accordo…la crema dopo una punizione, anche dura e reiterata che sia, è un ritorno al quieto vivere, è un gesto di tenerezza verso la slave, è un segno d’attenzione verso la delicata pelle della mia allieva, che imparerà così la giusta alternanza tra crudeltà e tenerezza, tra severità e dolcezza…
la crema dopo una punizione con il cane può essere un ritorno al quieto vivere, ma personalmente la ritengo un ulteriore escamotage per confondere la mente dello slave: odio e amore, punizione e lenizione ( si dice?! ) fanno parte del gioco della sottomisssione cerebrale; credo che nulla sia più perverso di punire, e alla punizione fa seguire la “teatralità” della crema.L’ambivalenza nei sentimenti dello slave dopo atti in apparenza così contradditori sono per lui motivo di ulteriore sofferenza. Non sono i gesti in sè a modificare lo scenario delle sessioni ma le intenzioni e le sfaccettature delle scelte che solo alla Mistress, e solo a lei, è dato conoscere.
Ti ascolterò volentieri, non ti prenderò in giro.
Cara Eliana,
mi chiamo Emma e vorrei tanto approfondire la tua conoscenza. Ho bisogno di un’amica con cui condividere quello che sento dentro, credo che tu sia la persona giusta… mi piace molto la tua storia. Pensi che sia possibile? Non sarà molto impegnativo e potremmo arricchirci entrambe nello scambio. Ti aspetto, Emma
a me il mio dom dopo mi accarezza con del sale
il dominatore di una mia amica dopo il trattamento gli pisciava sopra alle natiche …
Io lo faccio spesso.
Non ho una mentalità così vendicativa, oltretutto mettera la crema, oltre a essere consolotatorio per la sottomessa e piacevole per il dom, sancisce la fine della punizione.
Come dire prima te lo faccio rosso, ma poi ti coccolo.
Nel pieno rispetto delle opinioni di tutti, (che mi sembrano abbastanza contrastanti, ma è il bello di una discussione) io personalmente ritengo giusta la crema dopo lo spanking, ma nella mia personalissima esperienza questo “vale” solo secondo una tempistica precisa. Mi spiego meglio;
È chiaro che, vuoi che si tratti di un castigo, o di un semplice capriccio del Master, la sottomessa di fatto “vuole” quel dolore, vuole assaporarlo, vuole goderselo appieno in un piacere reciproco all’interno del rapporto, per cui dare la crema un’istante dopo significa (secondo me) spezzare il momento “magico”, togliersi e togliere il Piacere a se stessi ed alla sottomessa; tuttavia, se si lascia “vivere il momento” dopo un po’ di tempo (soggettivamente variabile), il gesto di dare la crema, può anche avere una valenza speciale del tipo: “hai preso 12 colpi di cane, 20 cinghiate, senza lamentarti…come premio per avermi reso orgoglioso di te, per esserti comportata bene ti coccolo e mi prendo cura di te togliendoti il dolore”
Inoltre la crema può anche essere il “vero castigo” nel senso che, per umiliarti o per qualsivoglia motivo, in quanto Master, posso decidere di prendere il mio piacere con lo spanking, ma per castigo darti la crema subito dopo impedendoti di ottenere il piacere nel dolore;
Un po’ ciò che succede quando alla sottomessa neghi l’orgasmo..in questo caso per i MIEI motivi di Master ti nego il dolore che vuoi (magari perché ti sei comportata male o mi hai deluso in qualche modo)
provate a mettere un po di sale al posto della crema!