Rieccomi a scrivere .
Ne è passata di acqua sotto i ponti…
…e un po’ di questa acqua mi ha fatto riflettere sull’opportunità di scrivere qualcosa che esuli dalle consuete materie trattate in questo blog.
Mi sono reso conto che spesso io parlo del mio bdsm come di un sogno .
Semplicemente perché per me è così.
D’altra parte alcuni eventi mi hanno portato alla convinzione che mentre io sto qui a parlare di sogno c’è chi utilizza il bdsm per affermare il proprio potere, per mostrare agli altri che le sue idee sono vincenti e creare attorno a sé una piccola corte di cortigiani servili.
Questo mi ha profondamente rattristato.
Mentre ormai ho fatto (e forse molti come me) l’abitudine che nel mondo le cose vadano così e la ricerca del potere sia lo sport più diffuso, meno sono pronto ad accettare che questo avvenga in quel mondo dei sogni che mi vede qui con il trischele (bandiera dei bdsmer americani) in mano.
Vedere prevaricazione delle idee, sopruso, mistificazione, corsa al potere, ecc nel nostro mondo bdsm per me è inaccettabile!
Mi deprime, mi rattrista.
Vi racconto i fatti.
Io ho l’abitudine di parlare delle mie idee (e dunque dei miei sogni) rispettando le idee altrui e in pratica non ritengo che il mio concetto di bdsm debba essere quello giusto (ammesso che poi ne possa esistere uno solo giusto in assoluto).
Dunque con l’intento di dire la mia espressi su un forum il concetto secondo cui la pratica del bdsm non doveva confondersi e divenire un facile alibi per determinati comportamenti.
L’idea che esprimevo era rivolta in generale a quelli che io (e altre persone come me) chiamo pseudomaster.
Definendo con questa parola tutte quelle persone che non vedono nel bdsm una forma di rapporto (o di relazione ) sia essa profonda o estemporanea ma semplicemente una facciata che conferisca loro il potere che non riescono ad ottenere con loro personalità.
Mi riferivo in generale a tutti quegli “uomini” che hanno bisogno di darsi un ruolo, di autocelebrarsi, di esigere rispetto, devozione ancora prima di presentarsi, ancora prima di mostrare il loro vero valore e fanno tutto questo per ottenere l’autorevolezza che altrimenti non riescono ad ottenere se prescindendo dal gioco stesso.
Decisi dunque di scrivere questo mio pensiero (specificando che di mia opinione personale si trattava) circa quegli uomini che attribuendosi (da soli) potere decisionale attribuivano come se si trattasse di un copione ripetuto alle proprie schiave di volta in volta , il compito di “rimorchiare” altre slave per loro conto.
Ribadivo nel mio scritto che ero ben lontano dal criticare il poliamory (cioè la forma di relazione o di relazioni tra un numero di persone maggiori delle canoniche due) essendo convinto che ciascuno possa e debba fare ciò che crede e desidera .
Mi ritenevo ben consapevole del fatto di quanto una esperienza di questo tipo se accuratamente valutata possa essere formativa per la propria partner e per il rapporto stesso.
Affermavo però nel mio post che ritengo tale pratica ormai una facile abitudine di molti pseudo master che essendo incapaci (per timidezza, inadeguatezza, incapacità , codardia ) di avvicinare una donna, di coinvolgerla, di attirarla, di mostrarsi e apparire da soli a lei autorevoli e non solo autoritari, “utilizzano” le proprie pseudo-schiave a tal fine.
Le “mandano avanti” per illustrare alle malcapitate il miraggio di un Padrone che non esiste se non nei loro stessi racconti e che nella realtà si nasconde dietro il coraggio della propria donna.
Inviavo questo post dunque in questa comunità bdsm di cui non farò il nome (che pure tanto mi ricorda il titolo di un bellissimo film di Almodovar) senza alcun riferimento a persona specifica e senza voler offendere nessuno.
Rispettando le idee altrui e proponendo le mie affinché potessero essere discusse.
Firmai il mio post con il mio nick aggiungendo la mia mail e l’indirizzo del mio sito alla pagina dove allegavo copia del mio scritto (per comunicare a tutti anche che non era quella una opera esclusiva).
Ero pronto a discutere del mio post accettando le critiche (che mi aspettavo abbondanti) e valutandone in un dibattito la portata.
Invece la persona che gestisce tale comunità (che solo dopo accurate spiegazioni da parte di chi lo conosce mi è stato spiegato essere solita seguire la pratica di cui parlavo nel post) ha optato per una forma differente di disapprovazione: ha dapprima modificato il mio post, cambiandone il senso, e in un secondo momento ha alterato l’andamento della discussione che da quel post è sorta .
In pratica sono stati cancellati tutti i commenti al mio post delle persone che convenivano con me e che affermavano di capire e approvare le mie parole e lasciava invece i commenti in cui le mie parole erano derise o offese.
Sono stati bannati da questa comunità per colpa del mio post decine (almeno una ventina) di nickname.
Quanto affermo è documentato dai log, dalle conversazioni e dai post che io salvo sempre, e dalle mail che mi sono giunte, oltre da una serie di discussioni aperte su una altra comunità.
Anche in molte comunità bdsm ormai si annida il veleno della corsa al potere, a mostrarsi forti e potenti.
Bisogna dunque arrendersi all’evidenza e rinunciare a una lotta che potrebbe apparire “ai mulini a vento” ?
Io(che sinceramente credo sia sempre il caso di discutere ,anche con chi si comporta in maniera poco corretta) mi limito a constatare come vari Master, gestori di grandi comunità , diffusori del bdsm , possano essere in realtà persone che di tale potenza apparente e formale hanno bisogno per placare le proprie insicurezze e le proprie carenze, a discapito però di chi coloro che li seguono nella convinzione che il bdsm sia invece un percorso di crescita reciproca.
Ho preferito non fare nomi e riferimenti più precisi non perché mi manchino gli elementi di fatto (come ho detto conservo tutto) ma per rispetto alla politica di questo sito che mi ospita e che resta fuori da polemiche, dalle tante guerre e guericciole che si consumano nel mondo BDSM italiano.
MasterAton
masteraton@yahoo.com
Scrivere che il sito si chiama come un film di Almodovar e sostenere poi di non aver fatto nomi mi pare ridicolo.
Complimenti
Noto che si confonde il ridocoloo conil sarcastico.
Ad ogni modo al di la del sarcasmo (che trovo sintomo di perspicace senso dell’umorismo in chi lo comprende) mi pare di aver spiegato chiaramente che non avrei fatto alcun nome di persona o personaggio, (per evitare sterili polemiche) e così è stato.
Indicare il luogo (ovvero la comunità) in cui la vicenda è accaduta invece mi pare assolutamente naturale.
In primo luogo perchè di tale comunità (e di tale vicenda) si discute già in altre comunità, e in secondo luogo perchè è a tutti noto il nome del sito, e se ne discuteva già molto prima che io intervenissi , e addirittura molto prima che accadesse quanto ho raccontato.
Ribadisco la mia intenzione di non fare riferimento alle persone (perchè volevo evitare una polemica sterile che trascendesse sulla sfera personale ) ,e nemmeno ai loro nickname,e tanto meno postare le offensive email personali inviatemi da tali personaggi.
Ma non vedo il motivo per cui si debba far riferimetno al luogo degli eventi (volutamente malcelato dietro un allusiva metaforica citazione cinematografica).
Saluti
MasterAton
Forse hai ragione, forse il problema di fondo è che ho sempre trovato ridicole queste diatribe e questo continuo discutere di altre “comunità” in altre “comunità” questa lamentela per un ban, questo dare importanza a persone che si giura che non ne abbiano.
Forse sono strana io che quando ho avuto qualcosa da dire su una “comunità” l’ho detto ai gestori di quella “comunità” e non altrove sapendo benissimo che tutti leggno tutto ovunque
E con questo mi eclisso nuovamente nel mio silenzioso esilio che mi ero imposta di rispettare
Felice di essere stato in grado di interrompere un esilio volontasrio che significa di norma indifferenza.
Quanto voglio affermare ribadisco non è una discussione su un ban che legittimo o meno è pura libera scelta di un moderatore di comunità, ma il descrivere un atto di censura seguito alla modifica del post da me firmato, e soprattutto alla manipolazione del senso delle discussioni orientando e modificando il senso delle stesse con opportune censure e manipolazione con i ban di persone che esprimevano commenti cambiando il senso delle reazioni a vari post.
Quanto affermo viene affermato in altre comunità solo ed esclusivamente perchè solo in questa comunità (e in un’altra allo stesso modo) vi è sostanziale libertà di scrivere il proprio pensiero (nel rispetto altrui).
I miei tentativi composti ed educati di scrivere direttamente ai gestori delle comunità in cui tale libertà non vi è stata si sono risolte esclusivamente con insulti e oscenità ( gratuite ) verso me e chi la pensava come me o si dimostrava mio amico o amica.
Ti ringrazio per avermi scritto (se sono riuscito a interrompere il tuo esilio) , e anche se il tuo pensiero differisce dal mio trovo molto piacevole discutere anche nella divergenza di idee e modus operandi.
MasterAton
Non capisco proprio perchè diate addosso a Master Aton, visto che ciò che dice è sacrosanto.
Ma probabilmente si tratta di frequentatori assidui di quell’altro sito che si sono sentiti il carbone bagnato.
Chi gestisce queste comunità dovrebbe avere la correttezza di accettare le critiche e le opinioni altrui, soprattutto quando si tratta si persone serie come M.A. e non dei soliti segaioli repressi incapaci di avere una donna in altro modo.
Non posso che ringraziare Stella per quanto ha scritto.
Penso anche io ciò che lei ha scritto circa il perchè di alcuni comportamenti.
Ma cosa forse più importante avrei rispettato le sue opinioni anche se in disaccordo con le mie e mi sarei confrontato con lei (come ho fatto con Val) come con chiunque abbia modo di propormi una discussione interessante che sia capace di accrescere i punti di vista reciproci.
MasterAton
Di nulla M.A., ti stimo molto.
dimmi aton (appositamente scritto minuscolo) che differenza passa fra essere censurato da una persona che non stimi ed essere ignorato(per un parere contrario) da una persona che aprezzi e vuoi imparare ad amare e la quali implori di non ignorarti perchè per un motivo così banale perchè ciò ti ferisce?tu cosa dici che fa più male?
proprio perchè tvb non ti faccio fesso e contento mai!sarebbe l’offesa più grande.Il momento in cui l’ho fatto( e lo farò sempre che tu non ti tiri indietro…a no giusto se continui ad ignorarmi è per far si che mi tiri indietro io di mia spontanea volontà) è nel gioco!
con stima verso di te perchè sei in grado di essere dolce romantico e sensibile (quando ti risparmiano i pareri contrari che mettono in dubbio il tuo io difficile cosa da affrontare!) con affetto per quei pochi giorni in cui mi hai apprezzata e ti sei fatto voler bene,e con odio per questo ignorarmi che riapre ferite profende…
leggevo e dopo rileggevo ed alla fine ho prestato attenzione, pensato e meditato .. molti pensano che l’essere padrone, l’essere un Master, parola ce non mi è mai piaciuta .. prediliggo molto di più PADRONE .. , significhi imporre la propria volontà, sentirsi, in un contesto al di fuori nella quotidianità, della vita di tutti i giorni, superiori e dominanti, per poi ritonare nella reale realtà … quasi un angolo ritagliato nella propria pseudo vita .. IL PADRONE non trae superiorità dalla punizione inflitta, bensì si nutre dei pensieri della propria schiava e di quel desiderio che fa nascere in lei di ubbidirgli ed essere sottomessa … un saluto e le cose che scrivi mi piacciono!!!!
p.s. la ricerca della propria schiava a volte può essere più lunga di quanto possa essere la voglia di cercarla, l’importante è capire appieno la propria essenza e non dimenticare mai che un padrone puo, anzi deve, essere anche dolce!!!
Mi spiace sentire queste cose! Comunque concordo, in generale è facilissimo trovare chi gioca, come tra gli altri ruoli 😉