Secondo quanto si sente in giro, la diffusione di coppie cuckod è in netta crescita. E’ un modo di concepire il sesso e, più in generale la vita sessuale di coppia, che attraversa trasversalmente il mondo SM e quello che non è SM ma semplicemente si può definire come trasgressivo.
Parecchie coppie, forse stanche di menage tradizionali o di semplice scambismo, puntano su una precisa linea: il partner o marito non fa sesso con la compagna/moglie ma delega questa funzione ad un terzo.
E questo uomo che può godere e far godere la donna mentre il vero e legittimo compagno assiste. In alcuni casi addirittura organizza e cerca il bull (il toro) che scoperà con la consorte. Lui niente. Forse ammesso a guardare oppure relegato in soggiorno a guardare la TV oppure mandato in pizzeria a consumare in solitario un banale pasto (è il caso di coppia che conosco e di cui forse narrerò prossimamente).
Come ho detto, il fenomeno cuckold è recente.
Ma c’è un illustre caso di coppia cuckold che ha precorso i tempi, visto che parliamo del 1970. Un caso che, ahimè, si concluse tragicamente. Solo i vecchissimi si possono ricordare del Marchese Casati e della bella moglie Anna Fallarino sposata in seconde nozze. Abitavano ad Arcore nella villa che, dopo la loro morte, fu acquistata a prezzo modico da tale Cesare Previti per conto di un certo Silvio.
Quando il Marchese Camillo Casati Stampa di Soncino uccise la moglie, uccise il giovane che lui aveva invitato nel letto della moglie e poi rivolse l’arma contro di sé, venne a galla la vicenda che vedeva il Marchese trovare sempre nuovi e focosi amanti per la moglie e della sua passione per fotografare e filmare tutto. Chi avrebbe mai detto che quella coppia famosa e spesso presente sui vari rotocalchi per la partecipazione a party e feste mondane, nascondesse questi vizi?
Ed era proprio così. Una coppia che aveva trovato il suo equilibrio in giochi del tutto inusuali soprattutto per quel tempo.
Poi un bel giorno la tragedia innescata non si saprà mai da che cosa. Non certo da gelosia visto che il Marchese era il pignolo ed infaticabile organizzatore di tutto e che la moglie assecondava con piacere questi giochi.
A quel tempo – per nostra incommensurabile sventura – non c’erano i vari Crepet o Morelli a spiegarci, sera dopo sera, i meccanismi della mente umana. Comunque molto si discusse di questi nobili viziosi e perversi che oggi si possono considerare i veri precursori del cuckoldismo.
Cuckold – 2
Anna Fallarino sposata con il Marchese Camillo Casati Stampa di Soncino, in una foto dell’epoca
strano fenomeno……
ancora non ho queste fantasie,per fortuna… ^_*
“Quando il Marchese Camillo Casati Stampa di Soncino uccise la moglie, uccise il giovane che lui aveva invitato nel letto della moglie e poi rivolse l’arma contro di sé…”.
Non sarò Morelli ma mi sembra sintomatico di una condizione psicologica piuttosto sofferente…
Beh già nel 1980 il fenomeno era abbastanza diffuso da avere una parte importante nella trama del film American Gigolò con Richard Gere
su 3 commenti, 2 etichettano il cuckoldismo come negativo, mentre l’articolo voleva solo illustrare un caso “precursore” del cuckoldismo, e non certo evidenziare il lato oscuro degli omicidi.
Concordo invece con il 3o commento: oggi ci stupiamo delle cose perche’ le vediamo, leggiamo, ascoltiamo, spesso enfatizzate, mentre gia’ decine di anni fa le cose c’erano eccome, soltanto che non c’erano i programmi televisivi ad enfatizzare, stigmatizzare, etichettare, giudicare.
Basta considerare cio’ che si vedeva nella commedia sexy all’italiana, immagini, allusioni, situazioni che oggi sono assolutamente scomparse, per lasciare il posto a seni e sederi semiscoperti ormai banali e sempre uguali a se stessi. Le ns belle tv lcd diventano cosi poco piu’ delle pareti di un’autofficina coi poster pirelli?…blaaaahhh..viva la sana perversione e sensualita’..senza i media e senza le etichette con scritto “buono” “non buono” :))
Il fenomeno non è limitato soltanto al marito che assiste mentre la moglie fa l’amore con un terzo.
Cuckolding è un percorso che in genere parte dallo scambio di coppie.
Poi accade che il marito si renda conto di provare piacere solo nel vedere la moglie fare l’amore con un altro in sua presenza, e la copppia si orienta solo verso questo tipo di scelta.
Infine accade che questo marito arrivi a provare piacere solo quando la moglie incontra un altro uomo, ma da sola.
Questo percorso può durare poco tempo o anni, ma giunge quasi sempre all’ultima fase, che poi è anche quella più carica di fortissime sensazioni di piacere/sofferenza.
Il cuckold resta in genere a casa -o se ne esce se la moglie riceve a casa l’amante- e il suo stato di ansia, gelosia, eccitazione culmina con l’autoerotismo quando la moglie ritorna -o lo richiama- narrandogli i dettagli del suo rapporto sessuale con l’amante.
Il cuckold si pone in condizione di subalternità di fronte alla moglie e ne accetta con grande desiderio il tradimento.
Proverà tanto più doloroso piacere, quanto più il di lei amante la saprà far godere.
Questo, a mio modesto parere, è il vero cuckold.
Non credo che il cucoldismo sia figlio dei tempi moderni.
I proragonisti di questo gioco, ricordiamocelo, sono tre: il cuckold (tendenzialmente sottomesso), il bull (tendenzialmente dominante) e la sweet-lady (tendenzialmente sottomessa al bull del quale riconosce la superiorità).
Beh, se ci ragioniamo un attimo, ci accorgiamo che non si tratta di un comportamento contro natura … tutt’altro! Il fenomeno è completamente sovrapponibile ai meccanismi di riproduzione della maggior parte dei mammiferi evoluti (cui il genere umano appartiene).
Ebbene sì: le LEGGI NATURALI della sopravvivenza e dell’evoluzione prevedono che a procreare sia il maschio più forte (quello dominante, il “nostro” bull, tanto per capirci), mentre i maschi più deboli si sottomettono a lui e svolgono un ruoli subordinati.
Sicuramente l’uomo primitivo rispondeva a questa legge di natura. La socialità umana si è poi evoluta, passando dalla tribù alla popolazione, al regno, e poi all’ involuzione medioevale … fino ai nostri giorni.
Se si considera l’arco di tempo dalla preistoria ad oggi, è solo da “ieri” che nasce l’uomo il cui sistema di riproduzione si è basato sulle regole religiose o morali anzichè su quelle naturali.
Ma evidentemente le regole naturali non sono scomparese. A pensarci bene non hanno mai smesso di manifestarsi anche in modi molto estremi.
Come nelle tribù primordiali il maschio dominante montava e ingravidava le femmine dopo aver sfidato e vinto gli altri maschi, così in tutte le guerre e battaglie, dall’antichità ai temi moderni purtroppo, i vincitori si sono sempre presi le femmine dei vinti, spesso in modo cruento, ma anche in modo continuato e più “sottile” per umiliare le popolazioni sottomesse.
Altra “prassi” comune a molte popolazioni europee era quella che i guerrieri e la soldataglia abusassero frequentemente delle femmine degli umili contadini … non solo in territori nemici. Nei loro spostamenti, questi “antenati” dei bull trascorrevano la notte nella capanna di qualche contadino … e non si mettevano tanti problemi: pretendevano da mangiare e poi montavano la sposa più appetibile sghignazzando del marito che si sottometteva a quel sopruso.
Nel medioevo troviamo addirittura una legge scritta: lo “ius primae noctis” in cui il signorotto aveva il diritto di montare per primo tutte le spose del suo feudo … naturalmente lo faceva solo con le più giovani e carine e ci si divertiva tutta la notte prima di restituirle svezzate e spesso già pregne al trepidante neomaritino. Da notare che alcuni feudatari punivano le sposine che non erano più vergini … perchè il signorotto, soprattutto se avanti con gli anni, ci teneva a dimostrare la propria validità sessuale esponendo il lenzuolo macchiato di sangue. Se la giovinetta non era vergine, essa subiva una punizione che, ovviamente, era di carattere sessuale e inflitta in modo esemplare davanti ai sudditi.
Sia nel medioevo che in epoca rinascimentale poi, c’era il problema degli eserciti che, per la pesantezza delle armi, non combattevano quando il terreno era molle, cioè svernavano dentro le mura di qualche cittadina.
Succedeva che, per evitare guai e tenere tranquilli i soldati, era necessario che una parte della popolazione femminile avesse rapporti sessuali con gli occupanti. Si sa che le giovani vedove erano incoraggiate dalla stessa comunità oltre che spinte dalla necessità … ma nelle osterie e nei ricoveri dei soldati ci andavano a “gozzovigliare” anche molte brave mogliettine. Lo facevano per fame e sicuramente riuscivano a portare a casa un pò di cibo per il maritino e i figli … però non credo che lo vivessero come un terribile sacrificio. L’orgia, intesa come sesso tra più persone in un unico locale, era la situazione di norma … non essendoci stanze singole per i militari.
Non abbiamo documentazioni precise in merito. però possiamo fare delle ipotesi:
– le femmine disponibili erano sicuramente in numero piuttosto inferiore al numero di soldati, quindi … una donna soddisfava più uomini.
– le femmine cercavano, per quanto possibile, di non farsi ingravidare, quindi incoraggiavano il sesso orale e quello anale.
– i soldati, proprio per il fatto di essere soldati, sfogavano nei rituali del sesso il loro istinto di prevaricare e sottomettere, per cui … si può ipotizzare che le nostre antenate avessero imparato a godere dell’essere “trattate da troie”.
L’analogia con le attuali gang-bang è più che evidente. Gira e rigira, il rituale è lo stesso … probabilmente con una conclusione addirittura identica: alla fine la femmina si ritrova con l’orifizio anale fortemente dilatato e i maschi trovano soddisfazione nell’esibire questo “dettaglio”.
Siamo arrivati ai giorni nostri … e io ci vedo una evidente continuità in tutto questo, anche senza scomodare quanto sopra scritto.
Diciamolo una volta per tutte: le mogli deluse dal marito tendenzialmente remissivo ed attratte dall’uomo dominante sono sempre esistite.
La brave mogliettine (sottolineo brave) che hanno scopato con l’uomo socialmente più importante
(rispetto alla posizione del marito) sono sempre state numerose in tutti i periodi storici. In qualsiasi regione italiana tutti i paesini ricodano storie di figli illeggittimi … nati ca corna: l’uomo dominante, l mogliettina troppo bella, il marito un pò pirla … il bull, la sweet lady, il cornuto.
Ciao a tutti
N.
tanto non si capirà mai il cockold perchè manca la maturità …sopratutto in italia..
Non ho mai visto un cuck stare come rappresentato nelle prime due foto in alto.
Di solito il cuck ama stare al buio, meglio ancora se guarda di nascosto e se viene cacciato via alla fine per poi essere chiamato dopo a pulire. A volte viene usato dal bull ad usi funzionali al piacere dei due che scopano.
Io di solito mi comporto come vuole il cuck, che me lo fa sapere tramite la moglie che mi manda una mail prima. E io dovrò fingere di essermi comportato così perché piaceva a me.
ho visto pure che la moglie scopa in camera eil marito viene cacciato in cucina a fare i piatti e dopo gli porta il caffè quando lei è sazia col suo montone e tutto torna normale
Tralasciando il lungo excursus pseudo-storico di N, peraltro infarcito di inesattezze (lo jus primae noctis nell’Europa medievale è una leggenda; il discorso dei soldati invasori visti come bull…quello è stupro, non occorre essere maschi alfa per andare armati in 5 o 6 a casa di uno e scopargli la moglie) ed elementi del tutto fantastici (pensare che in un clan preistorico ci fossero combattimenti per stabilire quale fosse il maschio che poteva ingravidare tutte le donne del clan significa non solo non conoscere la storia e l’antropologia, ma andare anche contro il buonsenso), condivido l’idea di fondo… Nel mio essere cuck e nei miei desideri mi ritrovo perfettamente nella spiegazione del “branco di lupi”: il maschio alfa è l’unico che ha diritto ad accoppiarsi e il maschio sottomesso ha il ruolo di “rendersi utile”.
E’ ovvio che il cuckoldismo è sempre esistito, con internet questa fantasia è più alla luce del sole ed è diventata più famosa, ma basta leggere, ad esempio, la prima parte dell’autobiografia di Malcolm X per sapere quanti bei giochi organizzavano i maritini bianchi per le loro mogli nella New York degli anni ’40.
Personalmente mi dispiace un po’ leggere i commenti di quelli che non capiscono i gusti altrui e li dipingono come strani o deviati…
chi non è mai stato cuk non sa quello che si è perso. Vedere la propria donna goduta da un altro è un piacere più grande che goderla è un piacere alla ennesima potenza.
E’ il piacere piu grande che sia possibile, è la forma più sublime di amore.
Se posso aggiungere un commento, vedo che non si parla mai delle donne cuckold, come la sottoscritta. Devo dire che essendo bisex e sottomessa per me il piacere è doppio: mi piace veder godere il mio uomo con un’altra donna e mi piace servire ed essere umiliata dalla stessa. nel mio caso, infatti, il piacere dell’asservimento non è tanto nei confronti di mio marito ( quello è casomai l’orgoglio di averlo fatto godere ), quanto nei confronti della donna che se lo è scopato e che, per questo, mi è diventata superiore. Vi assicuro che questo senso di inferiorità è talmente forte che non c’è quasi limite a quello che posso accettare da queste donne…
anonimo nell’intervento dell’aprile 2008 mette in luce come nell’uomo conti essere dominante e come sia marginale la sua bellezza maschile…a differenza della donna ovviamente
— IO ho fatto spesso il BULL con una coppia di amici avvocati —
— LUI mi guardava fare TUTTO con la moglie mentre si segava —
— E POI alla fine le sborrava in BOCCA tutto FELICE FELICE !!!
–
ALTRE VOLTE andavamo in camera IO e LEI mentre lui guardava la TV in salotto –
E POI quando (dopo un’ora di trombate) lo andavamo a cercare, lui la baciava felice –
OPPURE lui metteva il cazzone in BOCCA a lei mentre io la INCULAVO ARRAPATO –
–
Io sono un marito cuck e trovo normale che i maschi dominanti si impossessino delle nostre mogli facendole godere come noi non sappiamo fare, farci vedere come si scopa una donna e farci capire come siamo poco virili
Quando mia moglie scopava col nostro amico mettevo la telecamera in camera col filo fino in soggiorno e guardavo dal televisore, poi quando avevano finito gli portavo il caffè, poi pulivo e scopavo io.
È evidente che sono un cuckold anomalo. Adoro il triangolo e anche guardare (e soprattutto sentire) mia moglie godere con un altro uomo. Adoro esibirla e mi fa impazzire quando a letto lei si lascia andare nelle sue fantasie. Ma non sono affatto un uomo sottomesso, anzi. Ritengo di essere un uomo cd “alfa”: virile, deciso ed autorevole. Il singolo che scegliamo ci piace che sia superdotato, ma questo è fetish, che sia deciso, ma questo è ovvio, che sia ben orientato al gioco con una coppia, ma questa è pura capacità di interagire con una coppia cerebrale quale valore aggiunto al loro piacere… insomma non credo che sia necessario fare necessariamente ricerche antropoligiche nè psicosessuologiche. È un gioco, il sesso è semplicemente un gioco per adulti. L’amore è altra cosa.
concordo