Sognavo questo momento da tantissimo tempo, ne avevo perso anche il conto.
Era stata una lunga ricerca per arrivare a Lui.
Quante volte avevo sondato le persone vicine, cercando di capire se potevano essere adatte.
Troppe volte le risposte che ricevevo alle mie frasi buttate li mi facevano venire la pelle d’oca. Possibile che non esistesse nessuno che amasse lo spanking per il semplice piacere dello sculacciare?
Troppe volte avevo sentito rispondermi che certo amavano sculacciare ma che non c’era solo quello, che faceva parte di qualcosa di piu’ complesso, di dominazione, di sesso.
Non avevo nulla contro questi discorsi in se ma non era quello che cercavo.
Io non cercavo sesso, non cercavo nemmeno un Master.
Io volevo semplicemente una persona con cui condividere un piacere fine a se stesso.
Ed ora ero finalmente li. Ero insieme a quell’uomo che per quel pomeriggio era il mio Dom.
Mi sembrava impossibile essere in quella camera di albergo, quante volte ne avevamo parlato e per un motivo o per un altro non eravamo riusciti ad organizzarci.
Alla fine il suo messaggio “Se ti va bene sono libero e ho trovato anche il posto. ”
Certo che mi andava bene, non aspettavo altro! Eppure ero riuscita ad arrivare con un tremendo ritardo.
Sembrava che tutto tramasse per impedirci di passare insieme quel pomeriggio ma alla fine ero li.
Il suo sorriso quando mi aveva aperto la porta della camera, la sua voce calma che mi tranquillizzava senza colpevolizzarmi del ritardo. Eravamo riusciti a ridere della cosa….
Con il suo modo tranquillo aveva iniziato a dirmi che idee aveva per il pomeriggio ma l’avevo fermato. Per qualche ora non volevo pensare, non volevo prendere decisioni. Mi fidavo completamente di lui avrei potuto lasciare tutto a lui in modo incondizionato, dirgli “Fai tutto cio’ che desideri”.
Sapevo che se avessi detto “questo non me la sento di sopportarlo” lui si sarebbe fermato e avremmo cambiato gioco non c’era nemmeno bisogno di metterlo in chiaro, faceva parte del nostro modo di vivere questo mondo. Eppure l’avevo detto, volevo che sapesse che ero coscente di poter fermare il gioco.
Avevamo iniziato, senza riuscire a rimanere seri, ridendo e prendendoci in giro. “Sei un Bastardo!” “e tu una monella”. Ridere, farci i dispetti, anche mentre iniziava a sculacciarmi. Non sapevo cosa usava, non aveva importanza se fosse un paddle o una paletta. L’importante era cio’ che sentivo.
Il corpo abbandonato sul letto, ascoltavo i colpi che arrivavano. Li sentivo con la pelle che lentamente si scaldava, con le orecchie che seguivano i rumovi che faceva spostandosi, con il cuore che batteva all’unisono con ogni colpo. Dopo ognuno sentivo il mio corpo rilassarsi, ogni paura, ogni tensione, veniva portato via da quei colpi.
Erano decisi, li sentivo rimbombare fino in profondita’ ma non provavo un vero dolore, erano perfettamente cadenzati, sentivo un calore partire dalle natiche per salire su verso lo stomaco, poi sempre piu’ su al cuore, per arrivare infine alla testa.
Mi sentivo purificare dal piacere che provavo. Non c’era nessun senso di colpa, nessuna rabbia da sfogare tramite il dolore, ero li solo per il piacere di quelle sensazioni.
Potevamo ridere, prenderci in giro.
Non avevo contato i colpi, erano stati sicuramente tanti, eppure quando si era fermato avrei voluto pregarlo di continuare, mi sentivo troppo bene, ma sapevo che il tempo era scaduto.
Ci siamo lasciati ridendo. Una risata che continuo a sentire dentro, non ha importanza se non sappiamo quando ci rivedremo, l’importante e’ aver condiviso questo momento.
mi ritrovo in quello che dici, lo spanking può essere un piacere fine a se stesso. Niente dominazione e neanche sesso. Pura sculacciata, la sensazione di offrire il proprio sedere nudo ad una carezza bruciante.
Un mio limite è il dolore. Mi piace la sculacciata lunga e non forte. Amo la sensazione di calore e bruciore più che del dolore.
Ti capisco. Non sai quanto anche per me sia stato e sia difficile trovare la persona giusta. Qualcuno l’ho trovato ma troppo violento per me, troppo preso dalla sculacciata che deve essere forte.
Bello è essere sulle ginocchia di qualcuno e starci per un’ora e quando lui ha finito avere ancora voglia.
Anna
Si, per fortuna ho trovato questa persona che la pensa nello stesso modo, se fosse per lui passerebbe delle ore senza portare a un livello di dolore non sopportabile.
Ghghghgh se non fosse pubblicita’ progresso lo consiglierei vivamente, sopratutto alle ragazze del Nord 🙂
mi piace la tua descrizione della sculaccciata.. e il fatto che provi a piacere nel mettere a disposizione il tuo sederino per lungo tempo arrivando al culmine del desiderio con un orgasmo prolungato… ascoltando le tue sensazioni fisiche ementali fino a portarle alla massima intensità..
personalmente adoro sculacciare le ragazze sul culetto, soprattutto se questo mi è offerto con desiderio dalla stessa partner, non sopporto i giochi di ruolo e simili, nè le maniere troppo forti, anche se alla fine il culetto deve essere bello rosso e bruciare un pò.
Trovo il tutto più eccitante se la partner si mette sulle mie ginocchia a culetto in sù e scopre da sola il suo sederino, magari sollevandolo un pò, in attesa di essere sculacciata, ed assaporando nel frattempo il piacere della nudità e di abbandonarsi alla volontà del partner.
Durante la sculacciata adoro sentire i lievi i gemiti ad ogni colpo, vederla con gli occhi socchiusi di piacere, e sentire la leggera stretta della sua mano nella mia caviglia, che mi comunica con quale intensità vuole essere sculacciata o se è il momento di una pausa per intervallare con qualche piacevole carezza, mentre il suo desiderio in mezzo alle gambe è sempre più forte ed irresistibile e la rende schiava e prigioniera fino alla liberazione finale dell’orgasmo.
.. è piacevole condividere emozioni, soprattutto se segrete..
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