“Mettiti una gonna cortissima e andiamo a fare una passeggiata, ci sarà anche qualche scala da salire, forse chi ci segue vedrà tutto”
“Vai a sederti su quei gradini e lascia aperte le gambe”
“Andiamo a sederci a quel caffè e non accavallare le gambe”
“Tira su la gonna, sfila le mutandine a mezza coscia. Ora sorpasserò i camion lentamente. Ti vedranno e anche il casellante ti vedrà”
Queste possono essere richieste che una schiava può sentirsi fare e lei deve solo ubbidire, mostrarsi contenta che il suo Padrone sia fiero di lei e voglia che anche altri ammirino la sua bellezza.
Esibirsi, mostrarsi per obbedire, per fare contento il Padrone. E se questo non è un obbedire, ma un dare corso anche alle proprie voglie di mostrasi, meglio non farglielo capire.
Perché ci sono, e sono tante che desiderano provocare, attirare sguardi di ammirazione, esibirsi in giochi di vedo e non vedo che sono poi quelli che più oggi sono stuzzichevoli.
Se c’è chi mostra c’è sempre chi guarda e se c’è chi guarda c’è sempre chi mostra.
@Barry, aspettando l’attivazione del nick rispondo a queste tue affermazioni…cmq voglio dare un sollievo alle slave non esibizioniste…i casellanti non vedono…(o almeno cosí da dom mi é parso di capire) Non uno che una volta abbia data almeno un occhio alla magnifico corpo della mia slave!
invece non è così per i camionisti che in tanti hanno apprezzato mia moglie nuda, stesa sul sedile quando di sera mi affianco a loro, dopo avere segnalato con le luci…