Esibizionismo volontario

E’ un gioco fatto con il proprio uomo: andare in giro nude o seminude sfidando i passanti.
Molto spesso questo è un gioco tra Master e la schiava che deve dare prova di coraggio, di dedizione al suo uomo ubbidendo ai suoi ordini anche se il disagio o l’umiliazione si fanno sentire fortemente.
La casistica è duplice.
Passanti che vedono e passanti ignari.
Rientrano nella
nudità-in-cittàprima fattispecie il porsi improvvisamente nude in una via, meglio se stretta e con gente che cammina, oppure in una piazza o sedersi nuda ad un tavolino di un caffè tra altra gente perfettamente vestita..
Le persone intorno hanno visi divertiti o sbigottiti ma ci sono anche persone che passano e non si curano minimamente di girare la testa. Passano indifferenti come se la cosa non li riguardasse. Più si va al nord dell’Europa più questo ultimo atteggiamento è frequente.
La seconda modalità è quella di esibirsi e farsi fotografare in un posto pubblico senza che nessuno si accorga del gioco. Diventa un gioco complice perchè fatto in pubblico ma dove gli altri sono tagliati fuori e il rapporto è solo tra i due.
Spesso la nudità è solo parziale. Un seno che sguscia da una maglietta o un stare seduta a gambe aperte senza mutandine o un sollevare improvviso della gonna. Gesti rapidi, sicuri, disinvolti e rivolti a lui che guarda e quasi sempre fotografa per immortalare quell’istante trasgressivo.
Anche qui è una prova di coraggio che la donna deve dare, una sfida fatta però sempre con il sorriso sulle labbra.
Qui siamo alla quintessenza dell’esibizionismo. Voglia di trasgredire condita con il piacere derivante dalla dose di rischio che questa azione comporta.esibizionismo-sfacciatoesibizionismoesibizionismo-in-stradaesibizionismoesibizionismo

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