Il Club Kitan Club ospitato dal Nautilus Club presenta (con un certo e malcelato orgoglio) il primo seminario Italiano di bondage dedicato ESCLUSIVAMENTE alle donne che legano: FemBond(er) Day
Una corda fa la differenza?
A volte sì.
Sempre più spesso, durante le feste, durante gli eventi, i munch, gli aperitivi, mi si avvicinano ragazze e mi chiedono “potrei provare”? Ok, provare, soprattutto ad un peer rope, è come dire “potrei respirare?” quando si va per sentieri di montagna. Li hanno fatti apposta per respirare, quelli, con i cartelloni rustici in legno e le distanze in chilometri dal primo rifugio.
Ma qui viene il bello perché, ormai è statistica quasi consolidata, il 50% del “provare” non si riferisce al “provare ad essere legata” ma “provare a legare”.
Colpo di scena?
Ma no! Insomma, neanche tanto perché, si sa, il mondo SM/BDSM è pieno di Mistress e le Mistress amano la costrizione. Solo che, uffa, le polsiere sono più pratiche, più rapide da infilare e le corde, con tutti quei giri e controgiri… Le Mistress sono generalmente impazienti, gli slave e le slave ne sanno qualcosa.
E, invece … “potrei provare a legare”? Cosa rende, di colpo, il bondage con le corde appetibile anche per una Mistress impaziente? La rapidità di esecuzione, in primis.
Qui altro colpo di scena. Essì, perché quando si parla di bondage con le corde si tende a pensare a cose lunghe, tutto uno scorrere, andare, tornare, una specie di via crucis di lavoro sul corpo.
Invece no, basta guardare per un attimo il lavoro di un legatore che tende più al giappo che all’occidentale ed ecco che manco capisci come ha fatto, in due minuti secchi di orologio, a insalamare la modella, farle il fiocchetto sul sederino e prepararsi a tirarla su di peso.
Magia? Anni e anni di costante esercitazione tre ore al giorno tutti i giorni senza riguardo per le feste comandate?
Naaa, toglietevi dalla testa questi scenari di “no pain – no gain”. E’ solo una questione di tecnica, pura tecnica, semplice tecnica.
Per ogni cosa esiste un modo giusto per eseguire e un modo sbagliato.
Partiamo dal concetto che è sempre sbagliato eseguire una cosa che poi può essere pericolosa. Ma fatto bene questo? C’è un modo per legare i polsi che, sempre ad orologio, vi porta via esattamente 36 secondi, poi tirate la corda sulla testa e portatela dietro la schiena, altri 7 secondi, due giri intorno al torace, altri 34 secondi e qualche decimo di avanzo, fissatela con un semplice passaggio in contro-corda e altri 9 secondi sono andati. “Consumate” corda con un bel giro a cappio (che però non si serra neanche se lo supplicate) e avete una bella maniglia in circa 26 secondi. Contati i secondi? Sì? Facciamo meno di due minuti, vero?
In pratica quasi ci avete messo di più a leggerlo che a farlo.
La gente del Club “Kitan Club” ha notato una cosa: le donne legano in modo diverso dagli uomini, ok, si sapeva. Ma, soprattutto si trovano bene ad imparare quando ci sono altre donne legatrici.
Quindi una volta tanto abbiamo deciso di sperimentare una giornata intera (!!!!) che abbiamo battezzato FemBond(er) Day – FBD per chi ama gli acronimi – dedicata solo alle donne, alle Dominanti, FemDom, Mistress, Addestratrici, FemalTop. Insomma a chi da donna si cimenta nel mondo del S/M vero, reale, vissuto e fatto vivere.
Una giornata intera per fare, insieme e tra donne, i primi passi nel bondage con le corde, seminario di base e intermedio nella stessa giornata, per arrivare a fare cose che fino ad ora si sono solo guardate sul web.
Senza sprecare tempo nel girare e rigirare e ricosare cordine su cordine.
Unico tempo richiesto, assolutamente non eliminabile: quello che serve per riavvolgere il tutto.
Ma, in fondo, siete o non siete Dominanti? Ci dovrà pur essere un sub, una sub, felice di togliervi dalle scatole anche questa incombenza. O no?
🙂
Per info su “quando”, “dove”, “come” e “quanto mi costi” seguite il link all’evento che potete cliccare qui: FemBond(er) Day – Evento.
Benvenute nel mondo delle corde 🙂
Ciao. Anzi ciao a tutti.
Aspetto con ansia l’evento, magari riusciamo ad integrare varie legature anche per i piedi! Ricordi l’ultimo lunedi … grazie ancora!
a presto
Andrea