IL GIORNO DOPO

Ti ho guardato sorridendo quando ieri mi hai detto che la fustigazione è stata una delle piu’ intense che abbiamo fatto.
Sorridendo ed un po’ incredula.
Uhm…sicuro?
-A me non sembra- Ti ho detto.
Tu mi hai guardato, serio, e l’hai ripetuto.
Io ancora incredula.
Anche orgogliosa, a dire il vero.
Orgogliosa di essere stata “brava”, di averti dato piacere, di aver raggiunto, insieme a Te, vette molto alte.
Orgogliosa e desiderosa, per la prossima volta, di “ancora di piu'”.
Sai che mia fantasia e desiderio è una fustigazione ” a sangue”, e so che prima o poi avverrà.
Tu non hai fretta, sarà quando sono pronta, e Tu lo saprai meglio di me quando sarà il momento.
Legata stretta al lettino, a pancia in giu’, gambe leggermente divaricate, braccia tirate e legate sopra la testa.
Tu che mi parli, e quella strana sensazione: le Tue parole mi carezzano il cervello, mi accarezzano il corpo, mi eccitano.
Mi fanno anche paura, tortura e dolore sono parole che fanno anche paura.
Ma sono parole che desidero sentire, che suscitano desiderio.
Il Tuo desiderio di farmi male alimenta il mio, voglio che Tu mi faccia male.
Te lo chiedo, ed il Tuo desiderio sale.
Quanti colpi? Non consideriamo quelli di riscaldamento, col flogger leggero leggero.
Quelli neppure si contano, anche se alla fine si sentono.
Si inizia da quando prendi le fruste piu’ “serie”.
50
e poi ancora 50
e poi ancora 50
e poi ancora 100.
E poi mi hai guardato e mi hai detto che mi davi altri 100 colpi.
Paura, desiderio, eccitazione, dolore e…carezze sul cervello.
Io Ti ho guardato, e …”dammene 150, per favore…”
Non so perchè l’ho detto, sai che la mente è sempre un po’ oltre.
E tu me ne hai dati 150.
E poi hai continuato, e me ne hai dati di piu’.
Tu me ne dai sempre di piu’.
Il Tuo cazzo in bocca a consolarmi ogni tanto, le Tue mani sulla mia schiena in qualche rara carezza, la Tua lingua che striscia a volte sui colpi piu’ duri.
Ma il dolore e il piacere sono sempre piu’ legati, e la mia mente dopo un po’ , presa dalla Tua, inizia a volare.
E mi piace questo dolore.
Mi piace il Tuo piacere al mio dolore.
Gemo ai colpi piu’ forti, qualche sobbalzo, ma sono docile sotto la Tua frusta.
Il corpo rilassato, il respiro regolare, nessun evitamento. Sento il dolore, guardo il Tuo braccio che si alza e che si abbatte con forza su me, qualche gemito ma sto bene.
Sto bene.
Mi fai male ma sto bene.
Come fare a spiegare?
Ti guardo sempre, ad ogni colpo.
Vedo la Tua specie di smorfia, che conosco ormai bene, quando prendi molta forza col braccio.
Ed io sono lì, ferma, il lettino in fondo mi “tiene”.
Dove sono sto bene.
Ma avevi ragione, Tu hai sempre ragione in queste cose.
Mi sono accorta oggi, dopo averci dormito su, di quanto era stata pesante la fustigazione.
Dopo aver smaltito la sensazione di completo benessere fisico e psichico.
Mi sono svegliata, con la sensazione di essere “tutta rotta”.
Allora ho sentito.
Allora ho capito.
Ho sorriso, e Ti ho pensato. Ho ripensato alle Tue parole ” E’ stata la fustigazione in assoluto piu’ intensa”.
Le ossa dolenti.
I muscoli dolenti.
Il seno dolente.
La sensazione di essere passata sotto ad un camion.
Spalle, schiena e sedere doloranti ed indolenziti.
La pelle che brucia in alcuni punti, cerco invano dei segni, solo qualche piccolo segno rosso ai lati del tronco.
Pregio e difetto insieme, sulla mia pelle non durano molto i segni. Anzi durano poco.
La figa “intoccabile” per le torture che mi hai fatto dopo la fustigazione, ma questa è altra cosa.
Tutto mi riporta a quel momento.
Cammino e mi duole la schiena.
Guido e sento le braccia che fanno male quando giro il volante.
Salgo le scale di fretta, ed il seno muovendosi fa male, “tirato” e schiacciato nella posizione che ho tenuto, e sfiorato da diversi colpi.
Mi siedo appoggiata allo schienale e ancora la schiena ed il sedere si fanno sentire.
Tutto mi riporta a Te.
E sorrido.
E mi beo in queste sensazioni.
E sono eccitata, vorrei masturbarmi, ma impossibile farlo, sotto fa troppo male.
E sto ancora bene.
E Tu sei l’artefice di questo.
Sì. Hai ragione, è stata un super fustigazione, la piu’ pesante in assoluto.
Tutto il mio corpo la ricorda.
GRAZIE.

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