Il suo sogno più grande era essere compresa.
Ed invece….solo sogni realizzati nel corpo, ma….non con l’anima…l’anima, che avrebbe dovuto essere di entrambi … una cosa in comune, seppur con caratteri diversi ….
Aase si sentiva così … umiliata … umiliata sempre … anche nella vita comune.
quanto per lei fosse importante,cercò di fare del suo meglio. Qualcosa dentro di lui s’era risvegliato, una pulsione quasi dimenticata,una passione che da anni non condividevano.
Così vedendo i suoi umori,talvolta “giocava” con lei… Un giorno si ed uno no, come da accordi.
Ma i giorni in cui suo marito giocava con lei ella si sentiva morire dentro; si emozionava,ed il suo corpo ancora giovane reagiva bene ma mancava qualcosa di fondamentale,il piacere di “giocare” insieme.
Nils giocava PER lei.
non CON lei.
I giorni in cui invece si trovava a fare la servetta da Hakai, si sentiva veramente Aase. Aase, non un surrogato. Non quella che tutti gli gnomi vedevano. Non quella che Nils idealizzava.
Aase sapeva che i giorni erano “prestabiliti”, eppure Hakai la costringeva a chiamare Nils per dirgli che “la sua schiavetta aveva di meglio da fare “.
Queste erano le parole che Aase doveva dire, pena la gogna,nuda e fustigata davanti alla casa di Hakai,che stava proprio nella Quercia maestra,la piazza principale dove TUTTI potevano vederla,gnomi,umani,troll ..
Quanto si vergognava del proprio piacere.
Aase si sentiva in colpa,perché amava Nils,ma Hakai riusciva a farla eccitare in maniera differente.Con lui,nn si sentiva solo un corpo.Lui la faceva sentire SUA. Riusciva ad eccitarla TUTTA,dominandola nella mente e nell’anima. …
Nel cuore. Hakai la addestrava veramente. Non le risparmiava nulla,per quanto lei implorasse la fine. Hakai la baciava sul serio…
E sei lei si era comportata bene,la baciava anche con le labbra,senza vergognarsi d’andar oltre la rigida etichetta degli gnomi…..
Hakai invitava Nils.
Nils sentiva che La Sua Diletta apparteneva sempre più al suo migliore amico…..più che ad entrambi,Aase ora era proprietà privata di Hakai. Nils non riusciva a credere che sua moglie,per un desiderio così infantile,potesse donarsi ad altri…