La Fessée (la Sculacciata)

La Fessée, un film francese del 1976, mai approdato in Italia. Troppo esplicito nel suo esprimere gioia per questa passione. E’ un inno alla sculacciata, un inno spiritoso e nello stesso tempo serio. Come sanno fare i francesi che della sculacciata non si sono mai vergognati.
Del resto i quasi 700 romanzi (tanti, si dice, che siano) apparsi in Francia sul tema della fessée tra i primi del secolo scorso e la fine della seconda guerra mondiale, non sono briciole e fanno capire come i nostri “cugini” abbiano la fessée nel sangue, anzi sulle … natiche.
Qualche … leggera differenza con noi italiani?? Ehmm temo proprio di sì.
Del film so parecchio anche se non l’ho visto. Una cara amica che avevo in Francia me ne ha

parlato spesso raccontandomi tutto di questo capolavoro. Da switch tirava fuori il suo lato sadico e godeva nel vedermi roso dalla rabbia per non avere mai messo gli occhi su questa pellicola diretta da Claude Bernard-Aubert, il cui vero nome era (o è perché spero che sia ancora vivente anche se so che il suo ultimo lavoro risale ormai al 1990) Claude Orgel.
Al suo attivo quasi 40 film perlopiù di genere erotico.
Ora il preziosissimo You Tube fa emergere 2 brevi scene dalle quali si intuisce lo spirito del film. O meglio la sua filosofia.
Per un verso la donna come soggetto attivo della sculacciata passiva. Non è un gioco di parole ma evidenziare che in questo caso la donna si rende parte attiva nel decidere di essere sculacciata. Lo fa gioiosamente ed apertamente, addirittura in qualche caso pagando l’uomo che ha la fama, in Parigi, di essere il più valente esperto della sculacciata.
Per un altro verso, facendo emergere come dentro un uomo del tutto normale (a vederlo si direbbe un impiegato di banca) alberghi l’animo di un vero intenditore della sculacciata che si diletta ad arrossare le natiche di tante signore con l’ispirazione che può avere il grande pianista davanti ad un pianoforte a coda Bechstein o Steinway. Ed invece sono graziose natiche femminili.
Dunque la sculacciata come qualcosa di prezioso, di artistico, di appagante e nello stesso tempo come qualcosa di cui la donna ha … diritto di usufruire.
Nel film, sotto le mani di Leon impersonato dal bravo Antoine Fontaine, passano tante donne. Da una comune borghese, alla donna manager, alla moglie accompagnata dal marito ecc per finire con lo sculacciatore Leon, sculacciato lui stesso in nome del Piacere Supremo della Sculacciata.
Insomma un inno trionfale alla Fessée.


Lafessee1
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