Ha fatto scalpore che nelle sfilate dell’alta moda svoltesi in questi giorni alla Mercedes-Benz Fashion Week di Berlino una modella abbia presentato un abito da sposa con sotto quasi nulla. Ovviamente abito del tutto trasparente. Lo stilista di questa stravaganza – sulla quale i giornali si sono buttati a pesce – è nome poco noto, tale Kaviar Gauche (un nome, un programma??) .
E noi pure prendiamo spunto per questa carrellata che non è tanto di abiti da sposa quanto di spose che da subito chiariscono quale sarà il loro ruolo nel matrimonio.
Predomina in questa carrellata la sposa-padrona che appena pronunciato il “si” mette il piede sopra il neo marito o impugna un frustino o gli si siede sopra in un classico facesitting giusto per sigillare il suo attuale e futuro predominio.
C’è la sposa-schiava messa subito al guinzaglio o posta sulle ginocchia per una lunga sculacciata. Lei sa dunque da subito cosa l’aspetta e quale sarà il suo ruolo dentro la famiglia.
Ci sono poi quelle che sposano un uomo ma non dimenticano di chiarire con un caldo bacio all’amica che lei ci sarà sempre e che l’essersi sposata (con un uomo) ha solo un valore simbolico per accontentare i genitori o per depistare l’ufficio delle tasse.
Altre, con il loro esibizionismo o sesso con 2 uomini, mettono in chiaro che il matrimonio poco o nulla muterà delle loro abitudini sessuali libere e disinibite.
Quante diverse pieghe può prendere la giornata delle nozze. Chi dice che ci debbano essere solo noiosissimi e lunghissimi pranzi e i soliti scherzi e battute trite e ritrite???
Fa bene lo sposo a mettere subito le cose in chiaro e a imporre la sua indiscussa volontà alla sposa che deve rimanere al suo posto, silenziosa e obbediente, felice di sottomettersi al marito e alle sue ben ponderate punizioni. E siccome con l’allegria e le bevute del pranzo di nozze può facilmente capitare che la sposa si lasci andare a qualche intemperanza o volgarità, sia un po’ sguaiata e metta in imbarazzo lo sposo…quale migliore occasione per una punizione severa e tempestiva, da impartire subito, in un salottino privato ma non perfettamente insonorizzato, in modo che i pianti della sposa sculacciata siano uditi dagli ospiti e che la sposa stessa, tornata in sala possa leggere sui volti degli invitati la sua vergogna?
Sono d’accordo con Diletta … aggiungo solo che qualora la sposa tornano in sala, dovesse arrossire e per questo lamentarsi con lo sposo … dovrebbe ricevere una nuova punizione la sera. La punizione della sera (della prima notte di nozze) dovrebbe essere impartita dallo sposo con alcuni amici: la sposa primo deve essere sculacciata nuovamente davanti agli amici dello sposo e poi presa a turno dagli stessi amici.
Caro Fourier, mi permetto di dissentire, almeno parzialmente!! In questa fase iniziale l’obiettivo dello Sposo è principalmente quello di inculcare nella Sposa il rispetto della sua autorità e il timore della sua disciplina, non certo quello di farle conoscere il piacere da parte di altri uomini!
Se un’ulteriore punizione fosse ritenuta necessaria, lo Sposo potrebbe ripetere, intensificandola, la fustigazione, magari usando la cintura al posto delle mani nude e completare somministrando alla Sposa la cocente umiliazione di un abbondante clistere, che potrebbe essere subìto mentre la Sposa ancora indossa il suo candido e verginale abito nuziale….lascio a te immaginare gli effetti di tale punizione….II
Brava Diletta, sono in tutto e per tutto d’accordo con te. Quella del clistere, poi, è veramente una bellissima idea.
Cara Eliana, mi auguro davvero che tu conosca e abbia sperimentato l’efficacia punitiva del clistere. E’ certamente una forma di umiliazione e di punizione raffinata e crudele. Rovesciata sulle ginocchia dello Sposo, con la gonna vaporosa tirata sulla testa e le mutandine a mezza coscia, la Sposa disobbediente sentirà il suo signore e marito forzarle risolutamente il piccolo ano…poi l’ondata calda ( o fredda, ancora più dolorosa) le invaderà l’intestino. Cercherà di scalciare, ma lo Sposa la costringerà al suo posto, anche con l’aiuto di qualche pesante sculacciata. Presto la Sposa si sentirà piena e avrà bisogno di correre in bagno. ma lo Sposo la terrà in quella scomoda e vorgognosa posizione. Lei dovrà chiedere perdono, giurare obbedienza e sottomissione, riconoscere la sua inferiorità e solo a questo punto lo Sposo le darà il permesso di correre a liberarsi. Avendo così sperimentato l’autorità del marito, e imparato il suo ruolo, la Sposa potrà da questo momento godersi veramente e consapevolmente le gioie del matrimonio.
Riterrei opportuno, qualora la sposa dovesse sporcare quel Virtuoso e candido vestito, somministrare un’ennesima punizione, chiaramente dopo aver ripulito il tutto…Voi cosa suggerireste?
Altrochè se conosco e sperimento carissima Diletta! Il mio dom. la chiama “purificazione”: clisteri di due litri con una soluzione di acqua, camomilla e bicarbonato. Che, nota bene, sono io a preparare sotto il suo sguardo vigile. Mi infila nell’ano la lancia di una cannula, delle dimensioni di un pene, e se durante la somministrazione mi lamento o mostro insofferenza muovendomi, mi colpisce col “cane”. Puoi ben immaginare, e probabilmente saprai, cosa significhi ricevere dei colpi con la pancia piena. Ultimata la somministrazione mi toglie la cannula, ma prima di darmi il permesso di correre in bagno passa qualche minuto che mi pare un’eternità. Se durante questo lasso di tempo mi lascio scappare qualcosa…. sono dolori! Se ha passato la notte con un’altra donna e il mattino decide di “purificarmi”, la donna in questione assiste. In questo modo dimostra anche a lei l’autorità che ha su di me. Inutile dire che ai disagi di un clisterone si aggiunge l’umiliazione. Comunque giusta, perchè rientra nella logica delle cose. Anche tu la pensi così, vero?
ma scusate i testimoni di nozze cosa ci stanno a fare?? Il marito dovrebbe chiamarli, farli venire subito da loro e chiedsere a essi di dare una vigorosa sculacciata sulle natiche della sposa usando le loro cinture. Sai che male e sai che umiliazione per la sposa farsi vedere in quelle condizioni con il vestito rovesciato sulla testa e le mutandine calate a mezza coscia. Mi sa che una punizione del genere se la ricorda a lungo e starà buona come il marito vuole.
Per me un’altra punizione s’impone. Dirò di più: dovrebbe essere la più dura, tale da farle finalmente capire come stanno le cose.
Caro Dino, non sono d’accordo.
I testimoni meglio lasciarli a casa loro, è allo Sposo e solo allo Sposo che spetta il compito di educare la Sposa. Noi Spose sappiamo istintivamente che dobbiamo obbedire e rispettare il marito e sottometterci al suo giudizio per ogni cosa. E’ il nostro dovere, che ci piaccia o no. Ma anche voi mariti avete un dovere: farvi carico di noi e della nostra educazione. Punirci e addestrarci, ricondurci all’obbedienza e alla sottomissione.
Come ulteriore punizione proporrei l’inserimento di una bella radice di zenzero nell’ano, ovviamente sbucciata: bruciore e umiliazione garantiti…
behh cara diletta se si tratta di lasciar perdere i testimoni per mettere invece dello zenzero sbucciato nell’ano, sono d’accordo con te.
Ciao a tutti scusate la domanda tecnica in ambito \clisteri\ (mi rivolgo a tutti ma in particolare alle esperte Diletta e Eliana) ma mi pare che un bel clistere caldo sia una punizione ben più forte e sicuramente una purificazione efficiente di un clistere freddo nòoo ?!?
Vi hanno mai fatto provare il tubo della doccia?Vi assicuro che introducendovi un ghiacciolo di sapone liquido precedentemente congelato delle dimensioni di una saponetta e immediatamente a seguire il tubo del doccino con l’acqua già preriscaldata a 30/35 gradi quindi più che tiepida quasi la temperature di una doccia bollente vi assicuro che cercare di trattenersi in posizione 4zampe con testa bassa e schiena inarcata cercando di trattenere dentro il tubo della doccia altro che 2Litri e che sensazioni sentirsi talmente pieni da notare quanto sì sia deformata la pancia è davvero un’impresa ogni volta.
Torno alla sposa, si da subito Lei deve sapere quale è il suo ruolo, ubbidire ai desideri del marito, è che facendolo la punizione per lei diventa piacere. Meglio così.-nicola-
Lei ubbidisce all’eventuale punizione, ma ne trae piacere.-nicol-
a trovarlo un marito così…per assecondare la mia natura ho dovuto scindere le cose e dividermi tra due uomini: un compagno gran scopatore con dotazione di serie a livello mercedes (è in cantiere il matrimonio ma ho dei dubbi se lo voglio io) ma purtroppo vanilla, e un master davvero esperto che seppur lontanissimo dall’essere il mio tipo di uomo forma con me una coppia dom-sub perfetta. se non lo sento per piu di qualche giorno sto male come un cane che viene lasciato in casa solo per il w.end. sono la sua cagna e mi sta entrando dentro l’anima il mio padrone, al punto che mi faccio fantasie di sposarlo, anche se lui non è innamorato di me e il nostro rapporto sm è puro, totale, ma senza sesso. è dura ammettere però che ho versato più litri di liquidi sessuali e orgasmini in tre mesi per lui in sessione senza che lui mi toccasse se non con le sue fruste , che non in 5 anni per il mio compagno. come la capirei quella sposa…