Giovanni Falcone, “Cose di Cosa Nostra” (Rizzoli, 1991): “Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande”.
Il 23 Maggio 1992 Giovanni Falcone , sua moglie, e la sua scorta sono barbaramente assassinati.
Era rimasto solo, ed era entrato in un “gioco troppo grande” iniziando a capirne i segreti.
Buscetta lo aveva avvertito: “L’avverto, signor giudice. Dopo quest’interrogatorio lei diventerà forse una celebrità, ma la sua vita sarà segnata. Cercheranno di distruggerla fisicamente e professionalmente. Non dimentichi che il conto con Cosa Nostra non si chiuderà mai. E’ sempre del parere di interrogarmi?”.
“Qualcuno” sapeva che Falcone era in Sicilia e che sarebbe passato in quel tratto di autostrada.
Lo disse anche il Cardinale Pappalardo, nella sua omelia:
“Ma è certamente motivo, e lo sappiamo, di particolare sgomento l’avere appreso che il giudice Falcone si muoveva in via e con mezzi che dovevano rimanere coperti dal più sicuro riserbo.
Chi li conosceva?
Chi li ha rivelati ai nemici dei giudici?”
Dafne.
Il giudice Falcone, il dott Falcone: un simbolo della Sicilia, terra di contrasti. Per me, siciliano lontano dalla propria terra, è motivo di orgoglio e riscatto da tanti luoghi comuni che infangano questa meravigliosa terra.
Gli uomini che sapevano e che hanno ordinato l’omicidio o da ciò hanno tratto vantaggio vanno ricercati nei buoni salotti della finanza italiana, europea o mondiale, laddove i soldi “sporchi” diventano “puliti”: i milardi di euro che i traffici di sostanze stupefacenti fanno guadagnare possono mai servire per il povero casolare dove è stato arrestato Provenzano? O forse servono a potenti lobby finanziare che possono poi condizionare governi di mezzo mondo?
Ecco perché Falcone, siciliano, è il simbolo di una Sicilia che non è solo mafia: ecco perché Falcone è il simbolo di un uomo del nostro mondo, che dentro le istituzioni, è riuscito a mettere a nudo le contraddizioni delle istituzioni e, più in generale, le contraddizioni dell’uomo moderno: sono veramente presentabili i salotti buoni della finanza, del politicamente corretto ?