NUDA DAVANTI A TE (seconda parte)

…e mi sussurri che la punizione non è ancora finita, che mi farai male e che mi farai fare ancora molto male…
Seconda parte.
Mi fai alzare, mi sleghi i polsi e
mi dici di sedermi, prima di farlo mi tocco le natiche, è incredibile il calore che trasmettono! Sembra di posare le mani su una stufa.
Non piango piu’, assaporo le sensazioni che mi dà il mio culo caldissimo e contuso ed il contatto delle mie natiche roventi con la pelle dello sgabello mi procura dei veri e proprio brividi.
Brividi di freddo ma anche brividi di eccitazione.
Commenti con i tuoi amici il mio comportamento durante la punizione, mi vieni vicino, mi sfiori il sedere procurandomi un piacere che vorrei continuasse a lungo e :
” Mettiti in posizione sul cavalletto, vogliamo godere della vista del tuo sedere rosso fuoco”.
Queste parole mi imbarazzano, abbasso lo sguardo immaginandomi la posizione, il culo tutto rosso per aria, alla vista tua e dei tuoi amici.
Sollevo il viso e Ti guardo: i tuoi occhi che mi scrutano, il tuo sguardo deciso, duro, e assieme all’imbarazzo ora si fa strada una certa fierezza, sono cosa Tua ora, puoi fare quello che vuoi, e sento una nota di esibizionismo farsi strada fra il turbinio di emozioni che provo e… sì, sono pronta per essere esposta, guardata, umiliata.
Sento l’eccitazione che sale.
Mi accompagni e mi metti in posizione, ben piegata sul cavalletto, le braccia sotto, ad abbracciarlo, mi rileghi i polsi, il sedere ben esposto, mi divarichi le gambe e mi sollevi ancora un po’ il sedere. Ti facilito in questa manovra, alzando piu’ che posso il culo, che sento dolente, caldo, gonfio.
Mi sento osservata, scrutata, consapevole della mia posizione che accentuo ma sono in imbarazzo, piacevolmente in imbarazzo, Tu lo sai e godi di questo, ti piace farmi vergognare, umiliarmi, ed io sono consapevole di questo Tuo piacere, così come Tu sei consapevole di tutto quello che provo ora.
Accarezzi le mie natiche, sono eccitata, mentre continui ad accarezzarmi mi dici che devo essere punita e torturata ancora, ci sarà la frusta, e poi mi torturerai la figa e lì dove godo mi metterai delle mollette e mi farai urlare dal dolore, ed i tuoi amici mi vedranno, mi puniranno ed abuseranno di me, e che non ci sarà nessuna pietà oggi, nessuna pietà…
Le tua parole mi cullano, mi eccitano, mi fanno desiderare tutto quello che vuoi farmi. Sì, frustami e fammi frustare, torturami, puniscimi, fammi punire…fallo forte, senza pietà…E questi pensieri portano in alto la mia eccitazione, avrei voglia di toccarmi, di stroppicciarmi per far calare la tensione, ma non posso.
Ti avvicini al mio orecchio, lo mordi dolcemente e mi sussurri che ora mi benderai, che non potrò vedere chi mi farà male, ma che sarai sempre Tu, qualsiasi cosa sentirò sarai sempre Tu che l’hai voluta, sempre Tu che godi nel vedermi.
La mia mente è presa dalle tue parole ma quando sento della benda ho paura, vorrei continuare a vederti, non so perchè ma penso mi dia sicurezza, ma tu sei deciso e mi benderai. Sai che posso sopportarlo.
Respiro a fondo, piano, cercando di calmare il batticuore. So che con Te sono al sicuro.
MI metti una mascherina nera, tipo quelle per dormire, e poi un foulard nero a fissare ancora.
Non vedo nulla nulla, buio.
Respiro ancora profondamente, cercando di normalizzare il battito del mio cuore ed il caos della mia mente.
Improvvisamente mi vedo “dal di fuori”: Sono nuda, bendata, legata al cavalletto, culo per aria, 3 uomini intorno a me… la mia parte iper-razionale ha il sopravvento e mi domando: ” E’ questo che vuoi Dafne?”
Ma è solo un attimo, la risposta è SI! è questo che voglio, e subito torno in me, la razionalità non è piu’contrapposta ad altre parti, sono sempre io, e io sono ANCHE così.
Poi mani 1, 2 , 3 ,4 mani…che mi accarezzano la schiena, le natiche, che vanno sotto, cercano la figa, la penetrano senza nessuna dolcezza, cercano il clitoride lo tirano, lo graffiano, lo titillano, , facendomi sentire usata, sì, usata per Tuo volere, ed eccitandomi ancora di piu’ mio malgrado…
Poi mani che sfiorano l’ano, lo toccano, lo accarezzano, e subito mi irrigidisco, mi contraggo.
” Uhm…bellissimo questo istinto di difesa…ma arriveremo anche qui dopo, non è ancora il momento ora” dice la voce, credo sia quella di P.
” E così a questa signorina piace masturbarsi pare…” La voce ancora non è la tua e mentre la sento una frustata arriva sui miei glutei, facendomi urlare.
E’ una cinghia, la riconosco, ne ho paura, il mio culo è già un fuoco ed il colpo è stato come una staffilettata che è arrivata diretta al mio cervello e già dico basta, dico che non voglio.
” La signorina non vuole…” dice P. ” Mi fermo?” Sento una nota di scherno nella sua voce.
” LA SIGNORINA CONTA 10 colpi” – è la tua voce – e voglio che siano dati forti.
Sono tesa, sono troppo tesa all’idea dei colpi che arriveranno, cerco di muovermi come posso.
Tu mi vieni ancora vicino, mi parli. Mi dici che mi farai dare 10 colpi, e saranno forti, Tu vuoi che lo siano , e vuoi vedermi soffrire, vuoi vedermi urlare, vuoi goderti lo spettacolo, oggi sarà molto il dolore, e mi chiedi se sono pronta ma io non so rispondere, ho la mente confusa, ho paura, ho male, e ho desiderio, sì ho desiderio del tuo dolore, ho paura e desiderio, e Tu lo sai, lo senti e ora vorrei vederti in volto e ricevere dal Tuo sguardo, ma sono bendata, sotto alla benda i miei occhi pieni di lacrime, e ancora mi chiedi se sono pronta , ed io volto la testa nella Tua direzione e ti dico che sì, sono pronta, e ti chiedo di farmi male, ” Fammi male, ti prego fammi male, fammi tutto il male che vuoi”.
E dopo un attimo arriva il colpo UNO! dico, e non so come mi esce la voce, alterata da un singhiozzo, e poi DUE, l’altro colpo si abbatte forte e davvero io ho la sensazione che non ce la posso fare, sono sudata, il dolore è forte, l’ eccitazione ha lasciato il posto al solo dolore, stringo le braccia come posso, cerco qualcosa da morsicare ma non c’è nulla e TRE basta basta per favore, QUATTRO la cinghia colpisce le cosce in alto, dove la pelle è delicata e sensibile e riprendo a piangere, mi contraggo e CINQUE e urlo.
Vieni ancora vicino a me, a parlarmi. Mi dici che è bellissimo vedermi così, e c’è una pausa, sento mani che mi accarezzano il sedere, che indugiano, poi un dito guantato mi penetra dietro, improvvisamente, mentre una mano mi tocca la figa, mi masturba rudemente. E Tu che ancora mi parli, mi ricordi che sarò torturata ed io sto ricominciando ad eccitarmi per le tue parole, e per quel dito , ora anzi sono 2, che entra e che esce.
” Ora mettiamo dentro questo bel coso” sento dire, e avverto un qualcosa di rigido all’ingresso dell’ano, e mi contraggo, dico no.
” La signorina dice no” sento dire ” eppure mi sembrava che non disdegnasse certe attenzioni…” E sento le dita lubrificate che entrano, che accarezzano per distribuire il gel.
E qualcosa – un plug? – che viene appoggiato e piano spinto dentro, avverto il dolore della forzatura dello sfintere, cerco di respirare a fondo, ed il rilassamento successivo, e la sensazione piacevole a sentirlo dentro, sì mi piace, dentro di me lo so che mi piace anche se non voglio farlo vedere ora, loro non devono sapere.
Il plug viene mosso su è giu’, girato, mentre altre mani mi sfiorano il sedere dolente con carezze delicate ed ora sono decisamente eccitata, il calore del culo,le mani, il plug…
AHHHHHHH SEI Ahiahiahi.
Il sesto colpo arriva all’improvviso, distogliendomi da altre sensazioni, facendo calare di netto l’eccitazione, bloccando il respiro e facendomi contrarre le natiche in modo esagerato.
SETTE basta per favore basta basta.
OTTO pietà per favore pietà.
NOVE ed è un urlo che mi esce…
DIECI e sono sfinita, sfatta.
Le altre tue mani mi accarezzano, mi sfiorano, giocano col plug.
Tu mi sollevi un attimo la benda e la mascherina ed io Ti guardo, e vedo iTuo volto che mi sorride, le tue labbra sfiorano le mie, poi pretendi la mia lingua per morderla, stringerla mentre io mi sto ancora lamentando e:
” Sei stata molto brava, ti do’ altri 5 colpi in premio”.
Mi sento persa e ti dico no, per favore, ma Tu mi dici che certo che me li darai, anzi forse me ne darai di piu’, e poi ancora mi dici che mi torturerai, che è bello vedermi così.
CONTA!
Il tuo braccio si abbatte, la cinghia colpisce a destra…uno, ma la mia voce è contraffatta dal dolore, piego le gambe. Due, il colpo arriva da sinistra e ancora mi muovo, mi contraggo e penso che deve essere un bello spettacolo per voi, il mio culo rosso fuoco, la mia posizione, i miei movimenti…trequattro sinistra destra, 2 colpi senza pausa e la parola quattro si smorza nei miei singhiozzi senza lacrime, nel mio basta ti prego basta per favore basta, ma Tu non ti fermi, lo so che non ti fermi e ho paura di quell’ultimo colpo che immagino piu’ forte di tutti, ho paura di quell’ultimo colpo che tarda a venire e la mia tensione aumenta, aumenta e nella mia mente Ti prego di colpirmi ma ancora non arriva nulla e sono tutta un fascio di nervi e finalmente sento ancora la cinghia arrivare da sinistra, fortissima, un dolore lancinante, un urlo, le mie gambe che si piegano e subito ecco che arrivi di lato, mi togli foulard e mascherina e mi porgi il Tuo cazzo durissimo in bocca e io lo prendo tutto, avidamente, mi aggrappo a lui come un naufrago ad un relitto e così mi sento ora io, naufrago alla deriva in un mare di dolore, con onde di piacere, di eccitazione, e mi sento persa ma tenuta stretta da Te, e lecco, e succhio avidamente, mentre le altre tue mani mi sfiorano la schiena, il sedere, e l’eccitazione ritorna, alta, e Ti sono grata, sì, Ti sono grata perchè mai hai avuto timore dei mie pensieri, delle mie voglie, delle mie fantasie, e docile assecondo il movimento che la tua mano imprime alla mia testa, il Tuo cazzo in bocca, ,in gola, e altre mani che mi
sfiorano e so che non è finita, che ci saranno poi altre torture, che ancora
mi farai naufragare in questo mare di dolore e piacere…
Dafne
continua…

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