Osare o non osare


Una mia carissima amica, sapendo delle mie passioni un po’ strane, mi ha chiesto di darle qualche suggerimento per la festa di addio al celibato che lei stava organizzando per conto di una sua amica che – dopo 10 anni di convivenza e due figli – aveva deciso di sposare il suo compagno.
E io che le dico, non son pratico di ‘ste cose?
Pensa che ti ripensa non mi sono venute in testa che idee improponibili a base di schiavi vestiti da camerieri, un risciò umano che andasse sotto la casa della futura sposa a prelevarla e portarla al ristorante prescelto nella speranza che non fosse né troppo vicino (altrimenti che gusto c’è) e neppure troppo lontano con tratti di tangenziali dove i risciò umani non possono transitare. In questi casi il codice della strada prevede la fustigazione seduta stante sia degli schiavi che tirano il risciò sia della passeggera trasportata.
Insomma tante idee, ma il mandato della mia amica era di suggerire qualcosa lasciando perdere l’SM..
Allora un po’ di sesso tradizionale – ho pensato io – è forse quello che ci starebbe bene.
Ho spiegato alla mia amica con l’ausilio di queste foto.
“Ma è la festa di addio al celibato della mia amica Maria, non è la mia .. io l’ho già fatta anni fa’ … insomma non ti si può mai chiedere nulla a te” . E così mi ha bruscamente liquidato.
E io che pensavo di avere avuto una buona idea.
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