Il giornale inglese News of the world da oggi grande risalto alla notizia che Max Mosley, Presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile (Fia) ha avuto una sessione di ben 5 ore con alcune professioniste del sadomaso vestite con divise naziste che prima l’hanno frustato e poi lui ha frustato loro.
Di questa performance esiste anche un video.
La prima domanda che mi pongo è come questo fatto e questo video siano divenuti di pubblico dominio. Forse lo sapremo in seguito ma poco importa.
Quello che è triste è la campagna mediatica cui assisteremo nei prossimi giorni.
Certamente vedremo un abbinamento della ideologia SM con quella nazista. E noi sappiamo quanto questo sia profondamente e totalmente errato!
Personalmente conosco una coppia che spesso fa giochi di ruolo e lui – con la sua collezione di divise nazi – la interroga e la tortura. Simpatie per quella ideologia?? Assolutamente no. E come se non bastasse so che quasi ogni anno fanno pellegrinaggio nei campi di concentramento per rendere omaggio alle vittime. “Avete avuto qualche parente morto in campo di concentramento?” – è stata la domanda che ho loro posto. “No, ma tutti dovrebbero rendersi conto dell’orrore del nazismo” – è stata la loro risposta.
E non sono gli unici che giocano con divise e non fanno parte di ideologie totalitarie.
Questa vicenda di Mosley ha veramente tutti gli ingredienti per diventare una notizia scandalo con i fiocchi.
Un uomo potente da buttare nel fango, un uomo potente che si fa frustare da delle puttane, un uomo potente che sevizia delle ragazze, la perversione del sadomaso, il nazismo con le sue efferatezze nei giochi sessuali – ecco solo alcuni spunti sotto i quali si può vedere il fatto.
“Repubblica” dice: Per News of the world è il colpo dell’anno.”
Il titolo di “News of the world” recita: F1 boss Max Mosley has sick Nazi orgy with 5 hookers
FORMULA One motor racing chief Max Mosley is today exposed as a secret sado-masochist sex pervert.
Il giornale va giù pesante e dà anche una serie di particolari.
…. “OK, undress,” she snapped. “UNDRESS! You are going to be punished to be shown how we treat prisoners in our facility…”
… “Hurry up! Lie face down! Don’t look at me!” Mosley meekly obeyed and was chained and manacled before another blonde dominatrix, wearing only a jacket, shirt and knee-length boots, entered the room…
“You are now going to be punished,” hissed the dominatrix. “You are going to receive 12 strokes of the birch plus another three for not telling me your real age. Then you will receive six strokes of the cane.”
… Mosley was then bent over and strapped naked to a leather torture bench. The muscular blonde dealt him 15 savage blows. Towards the end Mosley was whimpering and gasped for breath. Reddened and bruised, he then received a further six strokes with a cane.
… His flogging over, he left the room before saying, “Thank you, mistress”. After having his wounds dressed, Mosley makes the transformation from masochist to sadist. Now fully clothed, he bends two blonde girls over the whipping bench, their striped concentration camp-style uniform bottoms yanked down to expose their buttocks…
Insomma le solite frasi, i soliti strumenti come il “cane” che usiamo noi.
Ehmmm che brutta faccenda.
Vedo che anche i giornali italiani hanno immediatamente ripreso la notizia.
Repubblica racconta la vicenda e dopo una breve descrizione dei fatti “… Mosley, 67 anni, dà ordini in tedesco a due ragazze e conta le frustate inflitte mentre altre donne, vestite con uniformi che ricordano quelle dell’esercito nazista, osservano in silenzio. Prima di infierire sulle giovani, il numero uno della Fia, si sottopone allo stesso trattamento. Nudo, si fa ispezionare i genitali da una donna-kapò, esaminare i capelli (per vedere se ha i pidocchi), poi, legato con le catene alla panca della tortura, chiede pietà mentre la finta guardia gli frusta il sedere …” e poi Repubblica conclude: “Non è possibile fare previsioni sul futuro di Mosley, ma la sua permanenza al vertice della Formula 1 appare quantomeno in dubbio. Il presidente della Fa, tanto per fare un esempio, ha gestito tutta la vicenda della spy story Mclaren-Ferrari. Quale credibilità potrà avere adesso?”
Questo è il punto dolente che non cambia giammai. Gli anni passano, ci si illude che l’SM sia sdoganato o almeno sulla via dello sdoganamento ma poi, alla prima occasione, tutto ci appare inesorabilmente come 30 anni fa.
Uno può essere il più bravo ed onesto politico (esempio puramente teorico!) , il più bravo ed efficiente manager o impiegato o funzionario di banca o professore ma se per caso si scopre che ama farsi frustare o peggio che ama frustare altra persona consenziente e maggiorenne, tutto crolla e tutti si interrogano se possa ancora restare al suo posto.
L’ipocrisia è colossale. Tutti sanno che queste cose succedono. I 30 anni di cui sopra sono serviti almeno a questo, a far capire che il gioco SM esiste ed anche ben diffuso. Ma esso deve restare sepolto. Guai se viene a galla. Si faccia ma si faccia al buio e in silenzio così come al buio, in silenzio e sotto le coperte le nostre bisnonne potevano allargare le cosce.
Se emerge la pena è assicurata.
Queste sono le regole, regole della ipocrisia e della falsità.
Caro Fulvio,
così dovrebbe essere.
Non si giudica la professionalità (in senso largo comprendente affidabilità, onestà, trasparenza, oltre alle abilità richieste) da ciò che accade “sotto le lenzuola”.
Ma non mi sembra che il sadomaso sia particolare in questo.
Non penso che nel rapporto, vita privata-vita pubblica, di personaggi importanti, il sadomaso aggravi la questione. E’ piuttosto una questione “geografica”.
Quando un uomo politico, o comunque di rilievo pubblico,
viene “scoperto” a relazionarsi con ragazze a pagamento
(fruste o pompini alla levinsky è uguale), nei paesi anglosassoni il politico si dimette subito, anche se nel suo campo è stato irreprensibile, mentre da noi non si dimettono neanche se fossero pagati loro dalle ragazze
e fossero i peggiori corrotti o completamente negligenti nella loro funzione.
Ritengo assolutamente necessario evidenziare ciò che sottolinei tu cioè la mancanza di collegamento divisa- adesione all’ideologia sottesa. Ma detto questo,
Fulvio, sarò ottimista ma non penso che casi del genere possano fermare il giusto processo di sdoganamento
del sadomaso.
Fenomeno di cui tu sei un esponente d’avanguardia e di cui internet è un mezzo fondamentale.
Grazie a voi molti che si sarebbero sentiti in passato “fatti male” riescono a vivere la loro natura in modo meno traumatico.
E anche io quasi quasi ci riesco 🙂
grazie a te e alla gabbia
squalettoblu
splashhhhhh
Caro amico grazie per quello che dici e per darmi atto del grande lavoro svolto. Vero, ma avrei voluto fare di più! Avrei voluto che la mia azione, perdurata da tanti anni, avesse fatto maggiori effetti. Però, dici tu, accontentiamoci.
A dire il vero la mia azione, già ben prima dell’avvento di internet, è servita molto a livello individuale: le persone non si sono sentite più sole e hanno capito che eravamo una moltitudine di persone “normali” solo con altre forme ( forse più raffinate) di erotismo. E’ servita invece meno a livello di cambiamento della società. Ma ciò – devo riconoscere – ha sempre tempi lunghi soprattutto in un Paese, come il nostro, che ha solide tradizioni di cultura cattolica.
Quanto scrivi mi induce ad una altra riflessione di cui spesso ho scritto sulle riviste.
La differenza che tu chiami”geografica” che induce i politici di altri Paesi ( quasi sempre di tradizione protestante – quindi non è questione di latitudine o longitudine ma di tradizioni culturali-religiose) a dare le dimissioni se trovati ad andare a puttane, mentre da noi così non avviene.
Io trovo che sia uno dei pochi punti sui quali noi italiani dovremmo essere presi ad esempio ed imitati.
Ho sempre trovato profondamente triste e soprattutto scorretto che le campagne elettorali di inglesi ed americani e persino australiani siano all’insegna dello spiare la vita privata e sessuale, presente e passata, dell’avversario. Se si scopre che al college, 20 anni prima, una sera, l’avversario politico ha fatto sesso con un suo compagno di stanza, si può dire di averlo vinto e di avergli stroncato la sua carriera politica.
Io dico: che squallore!!!
Di esempi di questo genere così come di esempi di politici che hanno avuto amanti, frequentazioni di prostitute e che , scoperti, hanno dato addio alla politica è pieno il mondo anglosassone.
Non da noi.
Il grave è che da noi il politico che viene trovato con le mani nel sacco a rubare, resti al suo posto. Che grazie ad avvocati potenti riesca a girare la frittata ed appaia come una vittima. Questo è scandaloso.
E’ scandaloso anche che siano state bloccate tutte le iniziative per capire quanta droga entra in certi palazzi; i cittadini avrebbero diritto di sapere come stanno le cose.
Questo è il nostro difetto. Ma che i politici possano avere una loro vita sessuale come tutti noi e che per le loro scelte non debbano essere discriminati, mi pare una conquista civile di altissimo livello.
Per concludere un piccolo esempio … di civiltà! Mentre mai gli Usa potrebbero avere un Presidente gay, voglio rammentare che poco meno di 30 anni fa da noi, in pieno regime democristiano, la seconda carica istituzionale dello Stato Italiano – si diceva – lo fosse. E nessuno ha mai sollevato obiezioni.
Fulvio
Carissimi,
Sul fatto che Mosley sia stato bellamente – e premeditatamente – sputtanato senza ritegno e senza un minimo di etica, sono d’accordo.
E si potrebbe fare anche dietrologia sui motivi. (Sarà una “vendetta” per la sentenza McLaren?). Però non sono d’accordo sul fatto che sia stata fatta una “demonizzazione” dell’SM da parte dei giornali. Ovviamente – come è normale – i giornali si sono buttati a capofitto nella vicenda, ma l’accusa di “nazismo” arriva non da qualche sculacciata, ma dalla storia familiare di Mosley (Più sotto riporto un articolo apparso su ‘Il Giornale’).
Non credo che c’entri molto l’SM in sè per sè. Teniamo presente che gli inglesi sono sensibili al nazismo e che lo stesso principe Harry fu duramente censurato perchè si vestì da nazista ad una parata di carnevale.
Un Mosley con il padre nazista che è circondato da signorine vestite da campo di concentramento più che ad un giochino sessuale richiama la sua storia personale. Quindi non sarei troppo severo nel giudizio sulla stampa. E non c’entra nemmeno troppo il sesso o la perversione sessuale.
Lo scandalo è legato al personaggio pubblico e al ruolo che ricopre più che alla situazione di imbarazzo. Clinton è stato sputtanato – e messo pure sotto accusa – per un sigaro e del sesso orale. Ma se vi ricordate il Congresso Americano non cercò di accusare Clinton per l’infedeltà coniugale o perchè gli piacevano gli Avana, ma quanto sul fatto che avesse mentito. Perchè un presidente non dovrebbe mentire. O non dovrebbe tenere comportamenti censurabili. E, amettiamolo, stare sedere all’aria a farsi frustare o viceversa non è il miglior modo per ispirare autorevolezza e serietà, per quanto possa essere divertente e appagante sessualmente.
Ma così come qualsiasi altra vicenda che richiami il sesso o altri comportamenti imbarazzanti. Non dimentichiamoci che gli inglesi non sono proprio dei fustigatori di costumi dato che hanno eletto come sindaco di Londra Ken Livingstone, che proprio bacchettone non è di certo. Anzi.
Perchè il problema, per un uomo pubblico o con una carica di quel livello, ma da un lato il dovere di trasparenza e dall’altro la “ricattabilità” che può avere. Mi spiego meglio: prima che uscissero le foto di Sircana che si ferma a transessuali tutti, ma proprio tutti, sapevano da mesi la vicenda. Rendiamoci conto che in quel momento il portavoce del Governo era molto ricattabile.
E che faceva parte di una compagine di Governo che voleva rendere reato la prostituzione per strada.
AMATO: RENDERE REATO LA PROSTITUZIONE PER STRADA (Asca – 23 maggio 2007).
E’ coerente tutto ciò? La ricattabilità di un personaggio pubblico non è un danno per la stessa comunità?
Lo sputtanamento di Mosley ci tocca tutti più da vicino perchè richiama preferenze sessuali a noi simpatiche, però chi si è indignato per lo stesso sputtanamento nei confronti del Governatore di New York Eliot Spitzer?
Praticamente nessuno, anzi tutti giù a dire che erano dimissioni sacrosante dato che quando era giudice adottò il pugno di ferro contro la prostituzione.
Mosley è stato uno stupido perchè un uomo con il suo potere e la sua visibilità se voleva divertirsi con cinque signorine poteva farlo in un appartamento di sua proprietà dove sarebbe stato sicuro di non trovare telecamere nascoste o microfoni.
Nel Regno Unito la prostituzione non è illegale, quindi Mosley non ha commesso nessun reato. E’ stato solo uno stupido, vittima probabilmente di un tranello creato ad arte. Ma domandatevi una cosa: cosa sarebbe successo se il video, invece di finire su internet gli fosse stato recapitato a casa, con la richiesta di qualche “favore” per non divulgarlo?
Un uomo di potere non dovrebbe mai mettersi nella condizione di poter essere ricattato. Se lo fa è giusto che si dimetta. Non tanto per ciò che ha fatto, ma perchè si è dimostrato meno intelligente delle sue pulsioni sessuali o di altra natura che siano.
Io sono convinto che i politici, come tutti, non debbano essere discriminati per la loro vita sessuale. Però ci sono delle opportunità legate al ruolo che si ricopre. Dove le scelte sessuali – ma che siano SM oppure no – sono discriminanti quando si ricopre un ruolo pubblico.
E mi spiego meglio: io metterei i test antidroga non solo per i politici ma anche per chiunque ricopra una carica pubblica (anche i membri del cda di una società quotata) perchè vorrei sapere se il ministro tal dei tali o l’ad della società sulla quale investo i miei soldi prende le sue decisioni sotto l’influsso di cocaina. Ma vorrei anche sapere se una stagista (leggi lewinsky) viene fatta assumere (leggi Pentagono) in un posto pubblico per un pompino oppure se una decisione di un certo tipo viene presa sotto “l’infuenza” di qualche mistress. Così come di un politico vorrei sapere se gioca d’azzardo, le sue proprietà e i suoi interessi. Mosley può fare quello che vuole nella sua camera da letto finchè è così intelligente da farlo restare nella SUA camera da letto.
Chi ha registrato il video è giusto che paghi i danni morali e materiali e che finisca in galera per violazione della privacy.
Chi l’ha ricevuto e l’ha diffuso – i giornali – hanno fatto solamente il loro dovere (perchè è giusto che si sappia se un personaggio pubblico possa essere ricattato per qualcosa o meno e lo ‘sputtanamento’ chiamiamolo così mette fine al ricatto, senza considerare che una notiza è sempre una notizia e va data). E a Mosley non resta che dimettersi. Non tanto perchè gli piace farsi spankettare ma perchè non è stato così intelligente da tenerselo per sè.
Altrimenti, d’ora in avanti, ogni volta che Mosley annuncerà “prenderemo provvedimenti” a cosa penseranno tutti? 🙂
“Il Giornale”
Una vita spesa per far dimenticare gli amici di papà: Hitler e Goebbels
Nessuno, nei patinati paddock della F1, sapeva di queste sue perversioni. Tutti sapevano del suo grande cruccio: non poter diventare Sir, Sir Max, Sir Max Mosley.
Colpa di quei natali tanto ricchi quanto politicamente scorretti nell’Inghilterra sonnacchiosa e svampita degli anni Trenta. Un isola grande che guardava incredula e distratta alla Germania che si riarmava. Colpa, soprattutto, di suo padre Oswald, leader del British Union of fascists, dei suoi rapporti con un signore di nome Adolf Hitler, colpa dell’amicizia ancor più stretta con un gerarca di nome Joseph Goebbels, tant’è vero che papà e mamma Mosley si sposarono proprio a casa del potente nazista. Era il 1936. Max nacque quattro anni dopo, a guerra ormai scoppiata: i genitori, in quanto militanti fascisti, erano stati arrestati. Solo su intercessione di Winston Churchill, a mamma Diana fu dato il permesso di vedere il piccolo.
La famiglia si ricongiunse tre anni dopo: Max e i suoi tre fratelli crebbero così, studiando, imparando le lingue europee come nobili dell’Ottocento, sbattuti da un collegio all’altro, da una nazione all’altra. Quindi il ritorno in Inghilterra, gli studi universitari, la laurea, e la consapevolezza di dover per sempre convivere con quel cognome ingombrante. Ciò nonostante, il giovane Max Mosley ha sempre coltivato la politica, aiutato in questo dall’innata eleganza e dall’ereditata ricchezza: «Se avessi la possibilità di fare delle libere scelte, allora intraprenderei di certo la carriera politica… ma so di non poterlo fare, so che è impossibile per via del mio cognome…».
Negli anni ’60 Max partecipò, col fratello Alexander, al consolidamento del partito fondato da padre nel Dopoguerra, l’Union Moviment, formazione che si batteva per l’Europa unita. Max divenne il braccio destro del genitore, addirittura lo salvò da un violento pestaggio nel ’62, in seguito al quale finì in galera. Venne rilasciato perché il giudice riconobbe la legittima difesa. Negli anni ’60, visto che era un paracadutista riservista dell’esercito inglese, alcuni giornali avanzarono l’ipotesi di un suo possibile coinvolgimento nella guerra d’Algeria. Voci, storie, leggende.
Un personaggio avventuroso Mosley junior. Non foss’altro per il pesante passato paterno, per le convinzioni, per l’abilità oratoria, per la passione per le corse, per l’innato savoir faire con le donne aiutato dal metro e novanta, gli occhi azzurri e i capelli biondi. Ostinatamente biondi anche oggi che ha quasi settant’anni. Nel 1970 ecco le corse, ecco l’avventura da costruttore, a capo della March F1, ma la passione politica avrà di nuovo il sopravvento. Stavolta il suo cognome verrà però sdoganato grazie ai motori: via via s’allontanerà dal ruolo di costruttore per scalare i vertici del governo dell’auto. Ci arriverà nel 1991, a capo della Fisa, dalle cui costole nascerà l’attuale Fia (Federazione internazionale dell’auto).
Da capo assoluto dei motori, Mosley ha raccolto consensi unanimi: sue le campagne per la sicurezza che hanno portato le corse a questo livello; sue le iniziative per ridurre i costi in F1; sua l’accelerazione nella sicurezza anche sulle strade europee; sua la decisione di punire in modo esemplare la McLaren per la spy story ai danni della Ferrari e di tutta la F1.
In questi mesi qualcuno ha avanzato l’ipotesi che forse sì, il suo cognome, il suo passato, forse per una volta non lo avrebbero ostacolato, forse, alla scadenza del mandato, ottobre 2009, sarebbe diventato finalmente Sir. Il sogno, invece, finisce qui: davanti a un anziano signore travestito da nazista mentre sculaccia una prostituta camuffata da deportata di Auschwitz. Troppo per chiunque. Imperdonabile, se sei il figlio di un amico di Goebbels e hai trascorso la vita a farlo dimenticare.
Il problema qui è appunto che uno con il suo passato si vesta da nazista e nel medesimo contempo sembra mostrare divertimento (anche se è un gioco sessuale) nel rievocare gli orrori dei campi di concentramento. Se l’avesse fatto anche in un altra occasione tutto sarebbe ugualmente grave (sempre in relazione alla sua storia personale). Se fossi un giornalista è su questo che insiterei e che trovo personalmente schifoso. Per il sadomaso: ognuno vive la sessualità come vuole; se poi mel mondo ci si scandalizza… Cmq penso che se fosse stato solo questo il problema il tutto sarebbe stato trattato con molta più ilarità
Ciao,
personalmente trovo giusto il tuo articolo, anche se forse un pò troppo pessimista in un senso. Sono d’accordo sul fatto che il sadomaso, comunque, una volta scoperto nella vita di qualche cosidetto pezzo grosso, ne mina la carriera e che non è giusto, dato che, a prescindere da tutto, i fatti privati di una persona devono restare tali. Però, secondo me, se avessero trovato il video di “semplice” sadomaso, ci sarebbe stato meno scalpore. Oddio, certo, il casino sarebbe scoppiato comunque, non mi faccio illusioni, ma meno di come sta succedendo ora. Non è tanto per l’orgia, quanto per l’ambientazione nazista. Insomma, con tante cose da scegliere, proprio un campo di concentramento? Quella, per me, è stata la cosa veramente stupida e irrispettosa verso milioni di persone, vittime dei campi o della guerra.
Però, certo, preghiamo sempre per lo sdoganamento ^_^ ciao!