Sculacciate, mon amour…

In una chat su internet, tempo fa, conobbi una signora di mezza età che chiamerò Lisa.
Lisa era interessata alle sculacciate, la eccitava molto essere rimproverata perchè faceva le corna al marito e poi sculacciata forte nel sedere.
La situazione mi sembrava piuttosto interessante e naturalmente non me lasciai sfuggire… così, decidemmo di incontrarci.
Ci demmo appuntamento una sera e dopo avere fatto un pò di presentazioni,aver bevuto un drink in un pub e scambiato 4 chiacchiere, la portai in un parcheggio non troppo trafficato, ma ben illuminato.
Parcheggiata la macchina ed assicuratomi che non vi fossero intrusi o guardoni nelle vicinanze mi misi, con piglio autoritario e severo, a rimproverare Lisa per le sue frequenti scappatelle ed incontri ai danni del marito cornuto che forse, troppo preso dal lavoro o da altri interessi, non si curava troppo di cosa facesse la moglie quando era fuori casa.
Dopo averla redarguita più volte ed apostrofata con parole colorite e di sicuro effetto, tipo put…porc…, le chiesi di calarsi le slip.
Lisa non se lo fece ripetere 2 volte…
A questo punto l’afferrai, me la misi sulle ginocchia, le tirai su la gonna che tra l’altro era piuttosto stretta e… due belle chiappone rosa fecero la loro apparizione.
Completavano il quadro delle calze autoreggenti che avvolgevano 2 belle cosce, tornite e sode.
Niente da dire…un bellissimo panorama…
Iniziai a lavorare quel bel culone a suon di sculacciate, dapprima piano poi più energicamente, intervallando con pause, sfruttate per accarezzare il corpo di Lisa che cominciava a scaldarsi… ed oltre ai lamenti si cominciavano a sentire anche i gemiti.
Ora ordinai a Lisa di allargare un pò le cosce per poter meglio apprezzare e godere della vista della sua calda passera e ripresi nuovamente a sculacciarla.
Non mi fermai fino a che il suo bel culone non assunse un deciso colorito rossastro.
A questo punto voltai Lisa e presi ad accarezzarle la passera ed i seni.
La passera era calda, bagnata e dai gemiti capii che l’orgasmo non era lontano ed infatti, altri pochi colpi e puntuale arrivò poco dopo.
Ora ero io che avevo bisogno di Lisa, mi abbassai i pantaloni e le misi il pene duro, eccitato e bagnato in bocca.
Lisa prese a lavorarlo con maestrìa ed impegno.
Non passò molto che un altro orgasmo, questa volta il mio, arrivò a destinazione.
Tutto era finito… all’agitazione e al trambusto segui la calma
ed il rilassamento… fisico e mantale.
Ci ricomponemmo, sistemammo e, stupito del fatto che neanche un guardone fosse venuto ad importunarmi, parlando e scherzando riaccompagnai Lisa alla macchina e dopo un pò la salutai…ero felice perchè l’incontro non era stato niente male.
MasterGiò
mail: arriba1@virgilio.it

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