Sono qui, ancora una volta.
Legata.
Le braccia in alto.
Pronta.
Pronta per la frusta.
La Tua frusta.
Anzi, pronta per Te.
La frusta sei Tu.
Tu la guidi.
Io la amo.
Io la temo.
Io la desidero.
Io la detesto.
La subisco, la accetto.
Tento di schivarla.
Mi fai male, molto male.
Ho paura.
Mi muovo.
Non resisto.
Tu continui e poi…
Non so come sia.
Sento che qualcosa cambia dentro me.
Non so spiegare.
Sono sempre io.
Sei sempre Tu.
La frusta cala sul mio corpo.
Schiocca.
Colpisce.
Segna.
Il Tuo braccio si alza ancora.
Colpisci forte.
Sento il dolore.
Mi fai male.
Molto.
Ma non so come sia.
Sento che qualcosa cambia dentro me.
Sento i colpi, forti, pesanti, fortissimi.
Sento il dolore.
Ma io sono “sopra”.
Ne voglio di piu’.
Il dolore è diverso.
Vedo il braccio, aspetto rilassata.
Non ho piu’ paura.
Sento lo schiocco, l’impatto.
Sì! Fammi male.
Fammi piu’ male.
Io sento, ma è un male filtrato.
La mia mente gioisce.
La mia mente sta bene.
Anche il mio corpo.
Sento i colpi.
Vado loro incontro, come entrare nel mare e non evitare le onde.
Mi rilasso.
Ferma.
Sorrido.
La pelle si segna.
Ti guardo: capisci quanto sto bene in questo momento?
Quanto sono una cosa sola con Te, la Tua frusta, il mio corpo?
Colpisci sempre piu’ forte.
Ma io sono in alto.
Non so come dire.
Lasciami così ancora un po’.
Un po’ sopra.
Ma forse… ho capito cos’è:
sto imparando a volare.
Non so spiegare, ma sento che è così.
Legata.
Il corpo segnato.
La mia mente presa dalla Tua.
Ed io lì, ma in alto.
Sono sopra.
Ogni colpo come un battito d’ali,
faticoso anche.
Ma ogni colpo un pò più su.
Sì, STO IMPARANDO A VOLARE.
Dafne
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