Un commento al mio articoletto sullo strapon e cintura di castità mi ha dato lo spunto per parlare di quando un uomo viene umiliato in pubblico da una padrona.
So bene che è molto difficile qui da noi che questo avvenga diciamo, perchè la paura di essere visti o di essere anche denunciati da qualche bigotto è molto alta; non si sa mai se una delle situazioni che vediamo in queste foto che ho scelto sia tale da turbare troppo certe persone.
Succede così che chi ha queste voglie finisce per andare a Cap d’Agde dove è possibile girare per la spiaggia al guinzaglio di una padrona e fare molto altro senza destare proteste ma anzi attirando l’attenzione di altre persone e qui nel caso di cui sto parlando lo sguardo di altri su di sé è proprio il cacio sui maccheroni.
Anche in questo campo non posso vantare grandi esperienze ma qualcosina mi è capitato di fare al ristorante con una padrona di professione ma che per quella occasione si era accontentata di essere invitata a cena in un ristorante raffinato e proprio lì lei mi ha trattato davanti al cameriere come una pezza da piedi facendo in modo che anche un tavolo vicino si accorgesse di questo fatto.
Le sensazioni che ho provato sono state stranissime perchè ero eccitatissimo prima di entrare al ristorante all’idea di quello che sarebbe successo ma poi dentro al ristorante volevo scappare e l’ho supplicata di non continuare nel gioco perchè non me la sentivo ma lei niente, ha continuato come se nulla fosse. E’ stata una vera pena e il mio disagio ha reso tutto ancora più veritiero agli occhi di chi guardava.
Solo tornato a casa e ripensando alla serata mi è esplosa l’eccitazione e solo a casa ho potuto, diciamo, assaporare il piacere dell’umiliazione in pubblico che è un tipo di sottomissione molto particolare e che penso siano in pochi a saper apprezzare.
Ieri sono stato onorato da mia Moglie, la mia Padrona. Lei mi ha portato in diversi negozi di scarpe e mi ha concesso l’onore di provarLe diverse paia. Quando i ricordi di quegli attini mi invadono, mentre inginocchiato dinnanzi a Lei, con umile adorazione sfilavo e calzavo alla Dea, Le sono talmente grato da sentire l’anima e il corpo sobbalzare e ribollire di tutta l’adorazione che vivo nei confronti della Padrona. Auguro a qualunque schiavo una simile gioia e ringrazio umilmente la mia padrona per tale gioia.
A me personalmente piacerebbe molto essere portato a spasso cosi in pubblico,e non ci trovo niente di male se si e consenzienti,bisogna pero dire che cosi facendo si obbligano le persone presenti ad assistere ad uno spettacolo che magari puo essere scioccante x loro,non so dire quindi se sia cosi innocente un gioco come questo.
A me è successo sul posto di lavoro. Lavoravo in un negozio di scarpe. Mancava poco all’apertura. Eravamo io ed una mia collega, Loredana. Mi ero chinato per lucidarmi le scarpe, ed avevo in mano uno straccetto appena intinto nella crema. Lei mi si para davanti, con le mani sui fianchi, mi schiaffa sotto il naso la gamba, con indosso lo stivale e, con tono sprezzante mi fa: -Avanti!. . . Muoviti! Lucidameli e mi raccomando strofinali per bene! Sennò sarai punito!. . . Stupito la guardai e, eccitato, sottomesso ed in ginocchio, con il panno le lustrai gli stivali alla perfezione. Appena finito le chiesi se avevo fatto un buon lavoro. Mi rispose di si, sottolineando che, se fosse stato il contrario, mi avrebbe punito senza pietà. Più tardi, raccontò l’accaduto anche alle colleghe. Per il resto della settimana, poi, mi obbligò ad essere il suo schiavetto, costringendomi a rimettere a posto tutte le paia che portava in area vendita, da far provare ai clienti
La mia Padrona qualche anno fa mi porto in un negozio di intimo femminile e chiese alla commessa un paio di mutandine di pizzo trasparente quando la commessa chiese la taglia la Padrona disse che erano per me. Non vi doco l’espressione della commessa e la mia soprattutto, una cosa umiliante da matti, non sapevo più dove guardare ed ero rosso come un peperone.
Poi la Padrona ha voluto anche che le provassi, la commessa rideva e mi ha indicato il camerino ricordandomi di tenere sotto il mio intimo. poi entrambe hanno voluto vedere come mi stavano. Penso una delle cose più umilianti che ho provato.
Adoro l umiliazione pubblica;
Fatta con la giusta slave e nei luoghi e modi adatti è molto gratificante per entrambi!!
Io ho provato più volte:
In centro commerciale, panchina atrio tra parcheggio e entrata, sotto le scale mobili, ero prostrato a leccare i piedi.
In un pub, ad aperitivo, in ginocchio di fianco alla padrona, seduta, che mangiava.
In strada, schocchio di dita e dovevo prostrarmi a baciare piedi.
ma, sempre io a chiedere…
possibile che non esista una Femmina che ami esibire il suo potere e il suo schiavo?
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