Sembra che l’uomo sia condannato a cercare un senso ad ogni cosa, una logica o un sentire che possano giustificare un’azione o un desiderio o semplicemente una vita, la propria vita… e arriva anche il momento che si trova il Senso in un amore e può darsi che l’averlo finalmente trovato sotto questa forma possa infastidire perchè prende le sembianze di una dipendenza, ed è a questa che ci si ribella, forse perchè l’essere così arrendevole a quest’amore coglie tanto di sorpresa.
Quando L’ho amato Lo sentivo invadere ogni piccola porzione della mia vita, e ne era diventato il Senso e pensavo che questo fosse il paradiso mentre vivevo col terrore dell’inferno che la sua assenza avrebbe causato… mi sono dovuta ricredere.
E’ successo il giorno che l’ho adorato come un dio, è il giorno che mi sono ritrovata sua schiava, è ogni attimo che con un fare altalenante riesco a sentirmi sua ed è in questi momenti che capisco… capisco che Lui NON dà un senso alla mia vita, per la vita posso trovare mille sensi e controsensi, mille ragioni valide e superarle velocemente perchè mai abbastanza convincenti o perchè semplicemente sono ragioni incapaci di trovare il sinigifcato nel verbo stesso: ‘vivere’, così banalmente autosufficiente. No, Lui NON dà un senso alla mia vita … Lui dà un senso a me e cos’è la mia vita difronte al mio essere? cos’è il mio vissuto, la mia storia, le mie ambizioni, i miei progetti difronte al mio essere significato della mia vita? e Lui sa donarmelo. Perdendomi in Lui, dimenticandomi della mia esistenza per ritrovarmi nei suoi occhi, smettendo di chiedere per vedermi davanti la risposta…ecco è così che dandomi a Lui ricevo il dono più grande che si possa mai ricevere…Lui mi restituisce a me e il mio amore si addensa tanto da assumere le sembianze di una donna, un corpo in attesa di ricevere il dolore che gli viene inflitto e il piacere che ne consegue e finalmente mi dà forma liberandomi dai miei confini ed è Lui la mano che mi conduce a quest’incontro, là dove viso contro viso mi riconosco e non posso che meravigliarmi, riconoscente, perchè questo è un Dono eterno, un dono che non si esaurisce, un Dono che non dipende…semplicemente ‘è’.
vorrei sussurrare queste parole sperando che la donna irriverente, la schiava che troppo spesso lotta contro sè stessa, si ricordi di queste sensazioni ogni volta che per ingiustificato terrore pensa che il suo Signore le abbia lasciato la mano….ogni volta che volta le spalle a sè stessa andando via da quel luogo d’incontro…ogni volta che cerca di staccare una parte di sè per non sentire dolore o affanno….ogni volta che tra le lacrime e la promessa di essere forte pensa di non essere la stessa adorante che Lui le ha fatto conoscere.
Un senso a me
with
no comment