IL MIO GIOCATTOLO

Le mie mani stringono.
Con le dita sento la pelle fremente
per il sudore della paura.
Le mie unghie tracciano simmetrie.
Segni dell’appartenenza.
La mia voce sussurra ordini.
Ubbidire nel silenzio è il tuo compito.
Il mio sguardo ti avvolge di dolcezza
mentre la voce sferza con severità
Solo il lamento del dolore ti è permesso.
Sento il piacere afferrami le viscere
mentre il mio braccio ti colpisce
ancora, ancora ed ancora
fino a quando dopo il mio
anche il tuo orgasmo esploderà.

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