ho bisogno del mio schiavo.
l’essere su cui esercito la mia crudeltà.
sadismo mascherato da gestualità misurata.
Toni sommessi per parole pungenti.
Ho fame della sua paura.
La vibrazione che tramettono i suoi occhi sfuggenti.
Il suo respiro breve le parole confuse,
spezzate dalla tensione.
Mi voglio saziare delle sue lacrime.
Regalargli dolore.
Costruire la sua umiliazione
per ritrovare in essa la mia unicità.
Esisto per il mio schiavo
Conferma che ogni giorno
viene rinnovata dalle sue parole gentili
ogni giorno diverse, ma sempre vibranti di desiderio.
Un caro e devoto saluto,cara Daniela.Beato colui che è il suo schiavo!Di dove è lei?Un bel bacio sulla passerina!
Un sottomesso saluto alla Padrona Daniela e ai suoi bellissimi versi… Posso sapere qualcosa di più su di Lei?
S.
ringrazio per il saluto.
Trovo azzardato il bacio.
Difficile che permetta una cosa simile.
Daniela
Ti ringrazio S.
Per conoscermi è necessario amare la sottomissione, desiderare il dolore, e vivere la concretezza.
Daniela
Esiste la possibilità di un “rapporto” duraturo tra lo schiavo e la Padrona?
La forma ultima e suprema di dominazione è il rifiuto?
(La famosa battuta. Lo schiavo ansioso implora la Padrona “…fammi male…”. E la Padrona perfida gli sibila “No!).
Lo schiavo che ha annullato la propria personalità nel capriccio della Padrona, può rigenerarsi e apparire nuovamente interessante?
In altri termini: la Padrona è necessariamente una “mantide”?
Ho provato a chiederlo ad una Padrona che, mi sembra, sa ragionare.
La Padrona è semplicemente una Donna, non mantide.
Il suo schiavo è prezioso, un valore che aumenta con l passare del tempo, proprio perche è nel tempo che si consolida il rapporto.
Un buon rapporto è duraturato , poichè è necessario tempo a rendere concreto il ‘buono’ che nasce magari da casualtà, o fantasia.
Il rifiuto è un dei modi di esprimere dominio. E’ uno strumento da utilizzare con attenzione perche può facilmente essere confuso con indifferenza, cosa che non trova posto in un rapporto sm.
Uno schiavo non annulla se stesso , ma vive un tipo diverso di emozioni e situazioni. Una Padrona non prova interesse per ‘la pratica’ ma nel vedere e verificare l’impegno che lo schiavo pone nel realizzarla. Una Padrona gode sempre nel vedere il proprio schiavo lottare con se stesso per ubbidirle, e se cio non avviene, significa che non c’è una profonda unione e conoscenza tra i due.
Ma l’indifferenza non è il modo più sofisticato (e, diciamo così, “cattivo”) di provocare sofferenza?
Lo schiavo lotta con se stesso, (…novello Sisifo…), ma non riesce mai a soddisfare la Padrona.
In questa consapevolezza lo schiavo si perde e smarrisce il senso della realtà.
Altrimenti tutto è stupida fisicità (la pratica)…
Comunque grazie della risposta.
semplicemente fantastico. a proposito dello champagne dom perignon soleva dire :<> è IL PARADISO. PADRONA. non so ancora quale sia la mia vera natura, ma i suoi versi sono stupendi.
Dammi la tua saliva
quando vuoi
E mordimi la lingua
quando vuoi
quanto vuoi
La mia lingua, che sarà tua
I miei capezzoli, ancora tuoi
Ed il mio membro, tuo anch’esso
Mordili, son cosa tua
Vestimi d’Ordini
finchè io non t’implori
E continua
quando vuoi
quanto vuoi
Devastami, se vuoi
Ed io mi perderò
In te
ciao Daniela
Vorrei diventare il tuo schiavo e il massimo sarebbe ricevere la tua urina in bocca dopo la monta.
Gradatamente mi farei anche cagare in bocca mangiando la tua merda.
scrivimi in posta privata a agif69@gmail.com
ciao
Un umile saluto , Daniela.
E’parecchio tempo che mi sto interessando all’esperienza della dominazione , mi piacerebbe diventare uno slave , ma essendo nuovo di questo mondo ho molta confusione in testa soprattutto perchè vedo che in giro si trova tanta falsità , molti non sono quelli che dicono di essere!
Se permetti , ti andrebbe di scambiare due chiacchiere via email o msn? Da quello che scrivi sembri la persona più adatta a darmi qualche consiglio in proposito.
Porgo umili saluti , sperando di meritare la tua preziosa attenzione!