Incontro al buio

Una sera, sempre in chat, conobbi una nuova amica, che chiamerò Anna.
All’inizio Anna era molto sulle sue, formale ed abbottonata poi, mano a mano che la conversazione procedeva e ci si cominciava a conoscere, cominciò ad aprirsi e gli argomenti si facevano sempre più intimi e personali.
Una sera, quando oramai tra noi si era instaurato un buon feeling, mi confessò che aveva ricevuto qualche tempo addietro una mail/invito da uno sconosciuto e mi disse:– Questo invito mi sta torturando la mente! E’una proposta assurda e la cosa più assurda è che io ci sto pensando seriamente…Dovrei incontrarlo in un luogo che deciderò io senza averlo mai visto nè conosciuto, e continuando a non vederlo (perchè mi vuole bendata), dovrei fare l’amore… Lui dice che mi porterebbe a uno stato di eccitazione tale da dover scoppiare.
– Azzo!!!
Pensai io, ma guarda te queste donne, sembrano tutte suorine, ma sotto sotto…
Anna continuò, oramai le acque si erano rotte e i pensieri le uscivano lucidi ed impetuosi:
– Dovrò resistere alla curiosità, al desiderio di vederlo in volto, alla paura ed all’incertezza di essere posseduta da uno sconosciuto, al buio, in completa balia di colui che frugherà nel mio corpo alla ricerca del suo piacere. E’ una situazione mai provata, forse rischiosa…ma molto eccitante!
In effetti la proposta, ancorchè indecente, aveva qualcosa di fascinoso, e Anna continuò:
– Fare l’amore con uno sconosciuto, senza averlo mai visto nè sentito è una cosa eccitante, ma allo stesso tempo pericolosa… non l’ho ancora chiamato. Ma io non faccio che pensare a come sarebbe.. mi sembra la trama di un film.
Si, a ben pensarci, la cosa era piuttosto intrigante. L’attesa, l’emozione, l’incertezza, il coraggio, la paura, il desiderio…
I sentimanti in una situazione come questa si accavallano, attorcigliano…
La voglia di mollare tutto, di dire che è una idiozia, si scontra col desiderio di voler provare, di correre il rischio.
Ad Anna risposi che si, la cosa sembrava intrigante ed emozionante, però anche rischiosa, perchè lo sconosciuto poteva essere chiunque; persino un pazzo, un paranoico, uno psicopatico, un violento…
Dopo qualche giorno Anna mi ricontattò:
– Ho pensato lungamente alla situazione, la curiosità e la voglia mi tormentano, ma essere alla mercè di un perfetto sconosciuto, mi trattiene…allora ho pensato a te.
Con te ho un buon rapporto, mi fido e non ti conosco di persona…Vuoi essere tu lo sconosciuto che incontrerò bendata e con cui farò l’amore??
– Azzo!!!…che bella sorpresa!
Pensai.
Devo dire che la proposta di Anna non me l’aspettavo e mi colse un pò impreparato ma, passato il primo momento di smarrimento, l’accolsi con entusiasmo e naturalmente….accettai!!
(fine prima parte)
MasterGiò
mail:arriba1@virgilio.it

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