Spencer Tunick, il maestro del nudo di massa

E’ il noto fotogrago di New York che raggruppa centinaia, forse migliaia di volontari e li fotografa nudi, realizzando composizioni d’arte contemporanea.
Spenser non seleziona le persone in base alla loro bellezza fisica: nelle foto entra chi lo desidera.
Ecco allora che centinaia di corpi nudi invadono spazi metropolitani o luoghi naturali, costituendosi come parte del paesaggio.
Il fotografo riesce a far spogliare centinia di persone, dirigendo le operazioni di sistemazione
dall’alto, col megafono. Le persone, nude, ubbidiscono pazienti e devote, sfidando il freddo e le intemperie.
I corpi sono usati come le tessere di un mosaico o di un enorme puzzle.
L’artista vuole restituire al corpo umano la giusta dimensione, dignità e naturalezza in rapporto all’ambiente in cui viviamo, sia esso naturale od urbanizzato.
Più che un fenomeno artistico a me sembra un fenomeno sociale e mi chiedo cosa spinga migliaia di persone a denudarsi per essere immortalate in una foto: Esibizionismo? Protagonismo? Trasgressione? Emulazione?





MasterGiò
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